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Buono come il pane - Gastronomia in pillole a cura di Luigi Farina
Articolo inserito da luigi il 03/02/2018 alle ore 09.01.29
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Alcuni alimenti che giornalmente si trovano sulla nostra tavola, hanno una loro storia e si sono trasformati nei secoli, assumendo un ruolo a volta simbolico importante, basta pensare al pane e al vino durante le funzioni religiose cristiane, che si trasformano simbolicamente nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo.
Il pane ha avuto sempre un ruolo importante nella storia dell'uomo ed è entrato nel linguaggio comune con modi di dire come: "guadagnarsi il pane", "perdere il pane", "non è pane per i miei denti", "dire pane al pane", "buono come il pane", per finire con "pane quotidiano", che viene usato anche nelle preghiere.
In passato ha avuto un'importanza spesso rilevante. Come esempio ricordiamo che nell'antico Egitto Ramsete III nei trenta anni del suo regno offrì agli dei, 6 milioni di sacchi di grano e 7 milioni di pagnotte.
Il pane dei nostri antenati sicuramente non era come quello di oggi. Si usavano impasti di cereali grossolanamente macinati, e i cereali che venivano usati variavano da zona a zona. Non era lievitato e veniva cotto alla griglia o su pietre o ciottoli roventi.
I primi a perfezionare l'arte di fare il pane furono senz'altro gli egiziani, che poi esportarono questa arte in tutto il Mediterraneo.
Roma conobbe il pane intorno al II secolo a.C., ed inizialmente, fino all'età imperiale, era un alimento usato soltanto dalle classi superiori.
Nei secoli successivi il pane diventò un alimento importante ed essenziale per tutta la popolazione, fino a scatenare veri moti di piazza per la sua tassazione o il razionamento. Esempio su tutti i tumulti del pane di Milano ben descritti da Alessandro Manzoni nel suo romanzo "Promessi Sposi".
Oggi ci sono svariate varianti nella produzione del pane, ed in Italia, cambiando zona geografica, si trovano differenze anche consistenti:
Nella pianura padana troviamo un pane di origine Celtica, molto lievitato.
Nel centro Italia il pane casareccio assume forme varie e sapore diverso secondo la zona di produzione.
In Sardegna sono famosi i "carasau", fogli sottili e croccanti prodotti con farina mista a semola.
In Sicilia, si usa molto di più il sale e sono caratteristici i pani cosparsi di grani di sesamo: il "pane con il cimino".
Altra caratteristica nostrana è che spesso diventa protagonista durante le feste paesane, quasi sempre di origine religiosa, assumendo forme particolari, come il pane a forma di donna con tre mammelle dei Castelli Romani o il pane che assume svariate forme negli altari di pane duramnte la Festa di San Giuseppe a Salemi, in provincia di Trapani (vedi foto).
Ecco come un alimento semplice, che consumiamo giornalmente, diventato ormai essenziale per la nostra alimentazione, possa essere ricco di storia.
Allora possiamo a buon titolo dire: "Buono come il pane!"
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