Ottobre

2003

Ottobre

2003

 

 

Introduzione alla Rubrica e indice di tutti i numeri

 

23 Ottobre 2003 – Palermo - Teatro Metropolitan - The Saxophone Summit

 

la recensione del concerto     -     le foto del concerto     -    intervista a Joe Lovano


 

INTERVISTA A DAVE LIEBMAN

di Luigi Farina

 

23 Ottobre 2003 - ore 19.00 - Mi trovo nei camerini del Teatro Metropolitan di Palermo, prima delle prove per lo spettacolo che vedrà in scema tre fra i più importanti sassofonisti jazz del momento. Mi presento a Dave Liebman che mi accoglie con simpatia ed accetta di rispondere alle mie domande.

 

Come si uniscono tre personaggi che hanno dato un'impronta molto personale ad uno strumento come il sax, con quali stimoli e motivazioni?

Anche se ognuno di noi ha un suo modo personale di interpretare il sax, abbiamo tutti e tre lo stesso vocabolario, gli stessi punti di riferimento come per esempio John Coltrane, ci è sembrato interessante dare ognuno di noi la sua interpretazione e fonderle nello stesso insieme, per vedere cosa sarebbe uscito fuori, visto che anche se con lo stesso strumento in mano e parlando la stessa lingua abbiamo messo ognuno di noi un modo personale di interpretarlo, di esporlo, come tre poeti che parlano la stessa lingua, ma mettono le proprie rime.

Visto che abbiamo parlato di vocabolario e di Coltrane, chi fra i sassofonisti del passato chi ti ha influenzato di più?

Per me John Coltrane è stato chi mi ha ispirato di più, l'ho visto suonare un sacco di volte. Mi ha ispirato sin dalla prima volta che l'ho sentito suonare, avevo circa 15-16 anni, e per me è stato l'input fondamentale che mi ha fatto decidere di diventare un sassofonista professionista.

Facendo adesso un salto nell'eno-gastronomia, che rapporto hai tu con il cibo e il vino, e che rapporto hai con la cucina italiana?

Per me la cucina italiana è la migliore cucina europea, non solo ci sono degli ottimi piatti, fatti con ottimi ingredienti, ma le porzioni sono sempre abbondanti. Mi piace moltissimo la frutta, la verdura, mi piace sopratutto la varietà della cucina, perchè puoi trovare di tutto costantemente, anche se "arrangiate" in modo diverso. Poi il pane è fantastico. Poi la cucina in Italia è fantastica dappertutto, dalla Toscana alla Puglia. Non sono un grande esperto di vino, ma mi piace un sacco il barolo.

Tornando alla musica, dove va il jazz di oggi?

Il jazz è come un fiume che ha tanti affluenti, e una serie di fiumiciattoli che vanno nascendo di volta in volta, il fiume principale è però sempre quello storico con Louis Armstrong, John Coltrane, Charlie Parker, Duke Ellington..., e tutti i personaggi che hanno fatto la storia del jazz. Tutte le varie contaminazioni che sta subendo il jazz da tutte le altre parti del mondo penso siano senz'altro positive, perchè il jazz non è più un monopolio americano o europeo, ma arrivano contributi da tutto il resto del mondo, dall'Australia all'Africa, dall'oriente, e questo fa in modo che il jazz si stia trasformando in musiche nuove, ma senz'altro in meglio.

 

Ringrazio Dave Liebman per la sua disponibilità e per la simpatia con cui mi ha accolto e mi commiato aspettando con interesse di assistere alla loro performance.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

ottimizzato per 1024x768 pixel

Logo L. F. Soft

 

L. F. Soft

L. F. Soft di Luigi Farina

E-mail: info@spaghettitaliani.com