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23 Ottobre - Teatro Metropolitan - ore 21.15 - Serata inaugurale della rassegna Jazz al Metropolitan con The Saxophone Summit featuring Mike Brecker, Dave Liebman, Joe Lovano.

 

Jazz al Metropolitan

Palermo - Teatro Metropolitan

The Saxophone Summit

Mike Brecker, sax

Dave Liebman, sax

Joe Lovano, sax

Phil Markowitz, piano

Cecil McBee, basso

Billy Hart, batteria

 

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Per la sua serata inaugurale la rassegna Jazz al Metropolitan ospita un concerto di grande richiamo che vede la compresenza sul palco di tre senatori del sassofono jazz quali Michael Brecker, Dave Liebman e Joe Lovano.
Musicisti tra i più autorevoli della loro generazione, i tre sassofonisti non hanno certo bisogno di presentazioni, avendo suonato Liebman con Miles Davis (On the Corner, Get Up With It, Dark Magus), Lovano con Chet Baker, Sarah Vaughan, Carla Bley ed Elvin Jones, e Brecker con Horace Silver, Billy Cobham ed altri.

Prescindendo dalle rispettive collaborazioni, ciò che li rende singolarmente particolari è il carattere personale che ciascuno infonde nell’approccio al proprio strumento, determinando tre stili distinti e inconfondibili.

Dunque, sarebbe riduttivo definire il loro progetto un all star group, avendo percorso ciascuno dei tre il proprio cammino artistico combinando una profonda comprensione della tradizione con gli sviluppi contemporanei degli ultimi decenni, dalle ballads tradizionali alla fusion, all’avanguardia.

E il repertorio della serata includerà, infatti, composizioni di Coltrane, in special modo quelle del suo ultimo periodo musicale, nonché brani originali di ognuno dei tre saxplayers. Del resto, anche la sezione ritmica è una combinazione di musicisti all’altezza della situazione: Phil Markowitz al piano, Cecil McBee al basso e Billy Hart alla batteria.

Oltre all'elevato livello d'intensità tipico di una esecuzione live, ciò che cattura l'ascoltatore è il modo in cui i tre artisti hanno assorbito e ampliato le proprie influenze comuni per sviluppare al sax concezioni tecniche ed estetiche individuali.

Non si tratterà allora di una classica "battaglia di sassofoni", bensì di una vera esposizione sullo stato dell'arte dell'improvvisazione jazz contemporanea