2003
Quest’anno i
Nomadi festeggiano i 40 anni di musica!
Nel mese di
gennaio Beppe Carletti insieme a Massimo Cotto e
Marco Scarpati è andato in Vietnam, ad Ho Chi
Minh City, per visitare il Centro che aiuta le
bambine vittime dello sfruttamento sessuale. Il
Centro sta operando grazie al sostegno di tutti
i Fans e Fans Club dei Nomadi che nel corso del
2002 si sono impegnati per raccogliere,
attraverso le loro attività, i fondi necessari
alla campagna lanciata a gennaio 2002 e
realizzata con le Associazioni Afesip e Ecpat.
A febbraio il NOMADINCONTRO – XI
Tributo ad Augusto
A maggio uscita del BEST “NOMADI
40”
2002
Il 7 gennaio Beppe Carletti parte
per la Cambogia, meta del viaggio: inaugurazione
della casa di Battambang che ospiterà bambini
portatori di handicap causati dalla mine. La
casa è stata costruita nel corso del 2001,
attraverso la campagna “Nomadi for Cambogia” ,
grazie all’intraprendenza dei fans, dei fans
club dei Nomadi e alle partite della “Nomadi
Calcio Fans Club” contro la squadra delle soap
“Vivere e Centovetrine” e “Juventus Calcio Fans
Club”. I NOMADI hanno inoltre iniziato una nuova
campagna di solidarietà insieme a AFESIP (agir
puor les femmes en situation prècaire) e ECPAT
(end child prostitution, pornography and
trafficking) per sostenere un centro che aiuta
le bambine vittime dello sfruttamento sessuale
in Vietnam.
Il 2002 si è aperto con il
“Nomadincontro – X Tributo ad Augusto Daolio”
assegnato alla Nazionale Italiana Cantanti, la
manifestazione ha visto oltre 12.000 presenze.
Il 19 aprile 2002 è uscito il
nuovo Album dal titolo “Amore che prendi
amore che dai”.
E naturalmente…tanti concerti!
2001
L’anno inizia con il viaggio di
Beppe Carletti in Cambogia, dove, accompagnato
dall’Avvocato reggiano Marco Scarpati, visita
alcuni centri del CIAI (centro italiano aiuti
all’infanzia). Durante il soggiorno e dopo la
visita all’ospedale di Emergency a Battambang,
nasce l’idea della campagna “Nomadi for
Cambogia” per la costruzione di una casa per
bambini portatori di handicap causati dalle
mine.
Il 2001 scorre scandito dai
numerosi concerti in ogni parte d’Italia.
2000
Con la nuova formazione già
sperimentata: Beppe Carletti (tastiere), Daniele
Campani (batteria), Cico Falzone (chitarra),
Danilo Sacco (voce e chitarra), Massimo Vecchi
(voce e basso), Sergio Reggioli (percussioni,
violino e whistle) a ottobre i Nomadi hanno
pubblicato un nuovo album di inediti dal titolo
LIBERI DI VOLARE.
1999
Nel mese di giugno i Nomadi
partono per dell’Albania, grazie all’Ass.
Rock no war, visitano alcuni campi profughi
e si esibiscono in due concerti: uno ad Elbasan
ed uno a Tirana.
Nel mese di ottobre durante la
visita di S. S. il Dalai Lama in
Italia, hanno di nuovo l’occasione di
incontrarlo a S, Polo D’Enza (RE) e a Votigno di
Canossa (RE) presso la Casa del Tibet.
In questo scorcio di fine
millennio arrivano sul mercato CD e Home Video
SOS CON RABBIA E CON AMORE,
rispettivamente contenenti 15 e 20 brani, che i
Nomadi presentano al pubblico e che racchiude,
in un simbolico viaggio musicale, la sintesi di
tante esperienze maturate in questi ultimi anni,
nei frequenti viaggi a contatto con la
sofferenza e la privazione di tanti popoli.
Basta sfogliare l’album, allegato
all’omonimo CD musicale, per comprendere come
ogni canzone è frutto emotivo di episodi e
sensazioni che il tempo ha legato
indissolubilmente all’anima del gruppo
plasmandone personalità e coerenza.
1998
Il 1998 vede la conferma del
successo dell’Album “Le strade, gli amici, il
concerto” oltre 250.000 le copie vendute,
ma una novità raggiungerà tutto il mondo nomade:
Elisa Minari e Francesco Gualerzi lasciano, per
motivi personali, il gruppo e intraprendono
nuove strade.
Il cammino dei Nomadi continua e
vede arrivare l’entusiasmo del reggiano MASSIMO
VECCHI, al basso e voce.
La nuova formazione inizia, già
da Febbraio, i lavori per un nuovo Album dal
titolo “UNA STORIA DA RACCONTARE”, tutto
di brani inediti. L’Album uscirà a settembre
1998. Un’attenzione particolare vorremmo
riservarla al brano “Le leggende di un popolo”
frutto dell’esperienza del viaggio di Beppe
Carletti nella riserva indiana di Rosebud
nel Sud Dakota e dall’amicizia nata con
il popolo Lakota, in particolare
con Duane Hollow Horn Bear, guida
spirituale dei Lakota. Contemporaneamente però
continua l’intenso Tour che vede il gruppo in
ogni angolo del nostro paese. Andrea Pozzoli
saluta il gruppo e si unisce alla famiglia
SERGIO REGGIOLI violino e percussioni.
Già dalla primavera i Nomadi in
collaborazione con la CGD progettano l’uscita di
una collana di musica etnica “A world of Nomads”
così descritta da Beppe Carletti: “La collana “A
world of nomads” non è altro che un lungo e
insolito diario di viaggio tradotto in musica.
Durante i viaggi di questi ultimi anni, in Sud
Dakota, in India settentrionale, Perù, Messico,
Cuba, Palestina e Marocco, ho lentamente
maturato la consapevolezza dell’immenso
patrimonio culturale racchiuso nella tradizione
musicale di questi paesi. Per questo motivo, ho
sentito la necessità di cogliere l’atmosfera dei
momenti più intensi che ho vissuto, non solo per
diffondere una cultura alternativa alla nostra,
ma anche per custodire una tradizione che
potrebbe presto essere dimenticata.
Come musicista,
ho avuto la possibilità di conoscere e
apprezzare numerosi artisti di grande talento;
come uomo, ho constatato la drammaticità della
situazione in cui questi musicisti e i popoli a
cui appartengono vivono. Così, le royalties
delle vendite di “A world of nomads”
contribuiranno ad aiutare tutte quelle
associazioni che si occupano della salvaguardia
dei diritti di popoli in difficoltà. Non credo
che la carità dei paesi ricchi possa salvare
quelli poveri e del resto non sono certamente in
grado di fornire soluzioni a squilibri politici
ed economici determinati da secoli di storia,
credo comunque che un progetto come “A world of
nomads” sia un piccolo passo verso la scoperta e
la rivalutazione di culture diverse e lontane,
un modo per dare loro quella dignità che i soldi
non daranno mai.”
L’anno si è chiuso con oltre
150.000 copie vendute dell’album “Una
storia da raccontare” una grossa
soddisfazione per il gruppo.
1997
“LE STRADE, GLI AMICI, IL
CONCERTO”: così i Nomadi (Beppe, Cico,
Daniele, Elisa, Francesco, Danilo) hanno voluto
chiamare il nuovo doppio CD live, album n.23
della loro carriera, contenente 34 brani tra i
più significativi del percorso musicale del
gruppo. Spiccano, inoltre, le collaborazioni
musicali con gli spagnoli CELTAS CORTOS, “20
de Abril” (brano inedito), con il
gruppo di cornamusa bretoni BAGAD QUIMPERLE
BRETAGNE, “C’è un re”, “Bianchi e neri”
e “Contro” e con l’arpa celtica di ANDREA
POZZOLI, “Hasta siempre comandante”, “Ophelia”,
“Il vecchio e il bambino”.
E la gente ricambia questa
coerenza con tanto affetto, che tradotto in
cifre fa 12 dischi di platino, 150
concerti ogni anno con una media complessiva di
oltre 500.000 presenze, 150 fans club sparsi per
l’Italia. E poi, ad arricchire questa
lunga storia c’è l’impegno umanitario, la
raccolta di fondi e i numerosi viaggi dei NOMADI
nelle aree critiche del mondo, come ambasciatori
di pace e solidarietà. In segno di riconoscenza
per tutto ciò, la UNITED ARTISTS FOR PEACE, il
20 settembre, durante il concerto
di ASSISI (PG), in occasione del
II° FESTIVAL PER LA PACE, ha consegnato
al gruppo il premio “ARTISTI PER LA PACE 1997”.
Di questo concerto è stato realizzato un home
video doppio con lo stesso titolo del disco “Le
strade, gli amici, il concerto”
Il 1997 si è concluso con il
viaggio in Chiapas, dove i Nomadi, insieme a
Lorenzo Jovanotti, si sono inoltrati in quella
regione del Messico per incontrare i campesinos
guidati dal subcomandante Marcos. Il viaggio in
Messico è stata inoltre occasione per un lungo
incontro, a San Cristobal De Las Casas, con
l’Arcivescovo della Diocesi Samuel Ruiz Garcia,
il viaggio si è concluso con l’esibizione in due
concerti: uno a Città del Messico, l’altro a
Milpa Alta.
L’incontro con altri musicisti,
forse lascia presagire che i NOMADI, in un
futuro prossimo, saranno sempre più un circo
musicale dove si ritroveranno di volta in volta
Artisti più o meno noti, tutti accomunati, però,
da quello che i fans simpaticamente chiamano
“Spirito Nomade”, una sorta di riferimento per
chi con la musica ha a cuore la solidarietà e la
speranza. Un’ occasione di musica, quindi,
questo album, ma anche un modo di
proiettare
I NOMADI VERSO IL 2000 DALLA
PARTE DELLA PACE.
1996
Esce l’Album “Quando ci sarai”
un disco all’avanguardia in quanto a sonorità ed
invenzioni musicali, ma al tempo stesso fedele
alla tradizione di un gruppo, ormai “storico”.
Contiene 10 brani inediti. La solidarietà a
favore dei bambini cubani ha portato i Nomadi a
contatto con giovani musicisti della Scuola
Nazionale di Musica di Cuba, che sono stati
coinvolti in alcuni degli arrangiamenti presenti
nell’album. E’ stato realizzato, inoltre, un
video clip, protagonista il brano “Quando ci
sarai”, tutto “made in Cuba”.
1995
Questo incontro con il Dalai Lama
è solo l’inizio di un rapporto destinato a
durare nel tempo. E di tempo non ne passa molto
prima che i Nomadi abbiano occasione di
rincontrarlo, ma stavolta non in Italia, bensì
in India, a Dharamshala. Nel marzo del 1995 su
invito del Dalai Lama i Nomadi si sono recati in
India, accompagnati da alcuni amici tra cui
Fausto Pirito del GGM, Stefano Dallari della
Casa del Tibet di Votigno e Massimo Stordi dell’Istituo
Lama Tzong Khapa, per consegnare parte dei
proventi relativi all’iniziativa discografica “Tributo
ad Augusto”. Esce nel luglio del ’95
l’album “Lungo le vie del vento” (oltre
150.000 copie).
1994
Nel mese di maggio esce “La
Settima Onda” (oltre 150.000 copie),
primo album veramente senza Augusto; il disco è
forte, accattivante e vicino ai temi della
gente. Nel frattempo viene lanciata una campagna
pro Cuba interamente dedicata alla raccolta di
materiale didattico da inviare ai bambini cubani
contro l’embargo americano che opprime
economicamente l’isola dei Caraibi. E’ il tema
che domina la tournée del ’94 e la raccolta si
conclude con oltre 500.000 pezzi raccolti. A
dicembre tutto il materiale reperito viene
portato a Cuba dai Nomadi in persona ed il
viaggio è anche l’occasione per far conoscere la
loro musica al popolo cubano.
Sempre nel ’94 i Nomadi hanno
l’occasione di incontrare il Dalai Lama,
premio Nobel per la Pace, in visita in
Italia, in una sua tappa a Bologna.
1993
Il 1993 è il banco di prova del
nuovo gruppo. Inizia tra mille trepidazioni il
tour che troverà il suo culmine a Novellara, ove
si svolgeranno i festeggiamenti per i 30 Anni
di Nomadi e contemporaneamente l’uscita
dell’album “Contro”. I brani in esso
contenuti sono le ultime incisioni di un disco
concepito e realizzato da Augusto e i Nomadi
realizzate nel febbraio-marzo ’92 ed è
emozionante ascoltare ancora la calda voce di
Augusto con l’inserimento, dosato ed
intelligente, dei nuovi elementi. Sempre del ’93
è l’uscita della biografia ufficiale dei Nomadi
“Il suono delle idee..1963-1993” ad opera
di Davide Carletti, figlio di Beppe, edito
dall’Arcana Editrice.
E’ singolare come, dopo la morte
di Augusto, l’affetto dei fans e degli amici del
gruppo abbia portato, innanzitutto i Nomadi alla
scelta di continuare il viaggio intrapreso
trent’anni prima, ma soprattutto la volontà di
fare parte integrante del gruppo costituendo
fans club e gruppi di amici che collaborano
all’attività del complesso stesso e partecipano
attivamente alle iniziative di solidarietà
lanciate dai Nomadi. L’affetto per i Nomadi
sfocia in amore per l’uomo, in perfetta sintonia
con lo spirito nomade da sempre professato dalla
band.
I Nomadi durante le loro
ininterrotte tournée hanno conosciuto gli Inti
Illimani, ed è stata subito amicizia.
Il 1993 si chiude con un viaggio
in Cile, ove tengono concerti insieme agli Inti
Illimani.
1992
Entro la fine del 1992 giungerà
un altro disco celebrazione, il live “Ma che
film la vita” (4 dischi di platino),
e sarà tra le poche consolazioni di un’annata
altrimenti terribile. Il 14 maggio muore in un
incidente stradale il bassista Dante Pergreffi e
il 7 ottobre, dopo una breve e straziante
malattia, muore Augusto Daolio. Lo choc per il
complesso è tremendo e lo scoramento è tale che
si prende in considerazione l’ipotesi di
abbandonare tutto, di sciogliere il complesso.
Incoraggiati e sollecitati con testimonianze
d’affetto di ogni natura e migliaia di amici e
fans, il gruppo decide per il meglio: si va
avanti. Con Beppe, Daniele, Cico ed Elisa
(entrata in sostituzione di Dante), il complesso
riparte insieme a Danilo Sacco, voce e chitarra,
e Francesco Gualerzi, voce e sax.
Come nel ’63 la formazione si
compone di sei elementi.
1990
Augusto, Beppe e Dante vengono
affiancati da Cico Falzone alla chitarra, e
Daniele Campani alla batteria. Il gruppo
guadagna in entusiasmo e il sound generale
risulta più fresco ed attuale. Ne è
testimonianza l’album “Solo Nomadi”. La
storia continua nel 1991 con “Gente come noi”
(disco di platino con oltre 100.000 copie
vendute) e poi nel 1992 con l’antologia “Ma
noi no” (ad oggi si è aggiudicata 5
dischi di platino).
1984
Dante Pergreffi sostituisce al
basso Umberto Maggi
1970
Oltre che da innumerevoli lavori
discografici ed alcune sostituzioni tra i
componenti del gruppo, i Nomadi furono impegnati
in molte trasmissioni televisive e
manifestazioni canore: nel ’70 parteciparono al
“Disco per l’estate” con “Un pugno di sabbia”,
nel ’71 al “Festival di Sanremo”, in coppia con
Mal, con “Non dimenticarti di me”, ed
ancora varie edizioni del “Disco per l’estate”:
nel ’71 con “So che mi perdonerai”, nel
’73 con “Un giorno insieme”, nel ’74 con
“Tutto a posto”. Con il brano “Un
giorno insieme” parteciparono anche al
“Festivalbar” edizione ’73, mentre con le
canzoni “Tutto a posto” e “Voglio
ridere”, nel ’74, parteciparono anche a “Canzonissima”.
1966
L’importantissimo incontro con
Dodo Veroli, amico produttore e Corrado
Bacchelli. Esce il singolo “Come potete
giudicar” con il quale ottengono i primi
consensi del pubblico ed è grazie a Dodo che i
Nomadi incontrano il giovane e sconosciuto
Francesco Guccini. Da questo incontro nasce una
collaborazione che porta immediatamente ad un
grande risultato: “Noi non ci saremo” e “Dio
è morto” e da qui ha inizio la carriera di
Guccini. Apriamo una piccola parentesi
portandoci per un attimo al presente,
sottolineando come l’atteggiamento dei Nomadi
verso giovani autori ancora sconosciuti al
grande pubblico, sia ancora oggi di grande
importanza. Tutti gli album della band emiliana
sono costellati da brani concepiti da questo
genere di collaborazioni e che sempre hanno
riscosso grandi successi.
1965
Primo disco “Donna la prima
donna”
1963
E’ il 1963 tra Reggio Emilia e
Modena, come in tante altre zone dell’Italia del
dopo-boom, nascono, a ritmo frequentissimo,
centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla
voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed
insoddisfazioni dei giovani della nuova
generazione, la prima del dopoguerra. Tra questi
anche i NOMADI. La primissima formazione
era composta di sei elementi: Augusto Daolio
(voce), Beppe Carletti (tastiere), Franco Midili
(chitarra), Leonardo Manfredini (batteria),
Gualberto Gelmini (sax), Antonio Campari
(basso). Poco dopo Gelmini, Campari e Manfredini
abbandonarono il gruppo, vennero sostituiti da
Bila Coppellini (batteria) e Gianni Coron
(basso). La formazione contava cinque elementi. |