Buon pomeriggio anonimo - esegui il login:

Sponsor

A.S.I.

logo Associazione Spaghettitaliani

Associazione Spaghettitaliani

Via Salvo d'Acquisto, 6

80046 - San Giorgio a Cremano (Napoli)

info@spaghettitaliani.com

win.spaghettitaliani.com

Informazioni

Questo spazio è dedicato ai prodotti agroalimentari made in Italy e ai loro derivati, divisi in singoli Blog.

Gli elenchi dei prodotti presenti sono divisi per regione e per categoria e si trovano nelle Pagine regionali. Basterà accedere alla pagina della Regione di cui si vuole vedere l'elenco dei prodotti, cliccare su Prodotti d'Eccellenza e successivamente scegliere la categoria desiderata.

Ogni singolo Blog sarà dedicato ad un singolo prodotto e vi si potranno inserire messaggi (Bacheca), fotografie, filmati, articoli, eventi dedicati al prodotto, le aziende presenti nel nostro archivio che producono o manipolano il prodotto e le loro proposte.

Questo Blog è dedicato a: Malvasia delle Lipari - DOC (Vini).


prodotto da:

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia



Vini

Scelta Regione > Sicilia > Vini > Malvasia delle Lipari - DOC > Indice Articoli

Malvasia delle Lipari - DOC

Queste pagine si occupano dei prodotti agroalimentari made in Italy e ai loro derivati, e sono divise in singoli Blog (uno per ognuno di essi, ne sono già presenti 5.995).

Questo Blog è dedicato a: Malvasia delle Lipari - DOC (Vini).

Sicilia


Le uve destinate alla produzione del vino “Malvasia delle Lipari” devono essere prodotte
nell’arcipelago delle isole Eolie (o Lipari) in provincia di Messina.
L’arcipelago è costituito da sette isole vere e proprie cui si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal
mare.
Le isole sono disposte al largo della Sicilia settentrionale, di fronte la costa tirrenica del messinese
da cui distano circa 40 km.
Le sette isole, tutte di origine vulcanica, sono: Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e
Vulcano.
L’arcipelago comprende ben due vulcani attivi (Stromboli e Vulcano), oltre a fenomeni vari di
vulcanismo secondario.
Nel 2000 le Eolie sono state proclamate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La vite è coltivata soprattutto nell’isola di Salina ed anche in quelle di Lipari e Vulcano.
Lipari ha un estensione di circa 37 Km quadri ed è l’isola più grande dell’arcipelago; Salina è la
seconda con oltre 26 Km quadri ed è una oasi ricca di verde e d’acqua dolce con veri e propri
boschi di castagni, pioppi ed altre specie arboree della macchia mediterranea.
Salina veniva chiamata anticamente “Didyme” dal greco gemelli, in quanto costituita da due vulcani
gemelli; il Monte dei Porri, geologicamente più recente, alto 860 m. e l’antico Fossa delle Felci che,
con i suoi 962 mt., è la vetta più elevata dell’intero arcipelago, oggi Riserva naturale integrata.
I vigneti si trovano dal livello del mare fino ad oltre i 400 metri di altitudine.
Le isole furono colonizzate dai Greci, intorno al 580 a.C.; essi chiamarono le isole Eolie poiché
ritenevano che fossero la dimora di Eolo, dio dei venti.
Ritrovamenti a Lipari di monete antiche (V-IV sec. a.C. ) recanti l’immagine di tralci e di grappoli
testimoniano le antiche origini e l’importanza economica della viticoltura in questa zona geografica.
Lo storico Diodoro Siculo parla di una colonia greca, che nel 588-577 a.C. avrebbe importato a
Lipari un vitigno che prese il nome di Malvasia, ma non si è certi che tale vitigno sia l’attuale
Malvasia di Lipari.
Una delle prime testimonianze della produzione vitivinicola delle Eolie è di A. Bacci che nel 1596
afferma che “ …l’isola di Lipari è sparsa di fecondi colli, che per l’interno calore del suolo danno
un vino sincero…..”
Si riferiscono a questo vino e alla cultivar diffusa nell’arcipelago il conte Odart (1859) ed il Barone
Mendola di Favara (1868).
Nel 1890 Guy de Maupassant nella sua “La vita errante” descrive l’isola di Salina ed il suo vino
così “mentre tornavo, avevo scoperto dalla barca un’isola nascosta dietro Lipari. Il battelliere la chiamò Salina. Lì si produce il vino di Malvasia. Volli bere… una bottiglia del celebre vino….E’
proprio il vino dei Vulcani, denso, zuccherato, dorato …”
Nel 1900 il vino fu presentato all’esposizione di Parigi dove ricevette un premio.
Nel 1933 fu portato alla prima “mostra dei vini tipici di Siena”, dove fu definito “d’aroma squisito”.
La produzione dell’uva e del vino ha subito negli anni forti oscillazioni; nel 1800 si producevano
circa 10.000 ettolitri; negli anni sessanta del 900 ha raggiunto il minimo storico con una produzione
di circa 200 ettolitri, attualmente se ne producono circa 800-900 ettolitri.
Una prima forte contrazione si ebbe nei primi del ‘900 a causa dell’invasione fillosserica, poi la
forte emigrazione della popolazione e lo sviluppo del turismo, le difficoltà di una viticoltura
estrema, difficile, basata sul duro lavoro manuale, portarono ad un progressivo abbandono della
agricoltura.
A partire dalla fine degli anni ottanta c’è stata una forte ripresa della viticoltura eoliana sotto la
spinta di alcuni illuminati produttori; la storia recente è caratterizzata da una evoluzione positiva
della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende, la professionalità
degli operatori che hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza della DOC
“Malvasia delle Lipari”, come testimoniano i riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale
dei vini a DOC “Malvasia delle Lipari” prodotti dalle aziende della zona geografica di riferimento.
E’ stata una delle prime DOC ad essere riconosciuta in Sicilia con Decreto del Presidente della
repubblica (Dpr) del 20 settembre 1973....
[d]Dal Disciplinare di Produzione della Malvasia delle Lipari DOC[/d]

NON SONO PRESENTI ARTICOLI