| Messaggio inserito da nicoladilorenzo il 08/02/2014 alle ore 11.16.04 MARIA CACIALLI E FELICE MESSINA A CASA SANREMO
Posted in: Eventi Collaterali, News | febbraio 6, 2014 at 15:18, by ufficiostampaComments are closed
Sono una coppia unita nella vita e nel lavoro; o meglio, nella loro arte. Stiamo parlando di Maria Cacialli e Felice Messina, titolari de "La Figlia del Presidente", pizzeria e friggitoria, situata nel pieno Centro Storico di Napoli. Oltre 150 posti a sedere, per un locale che è un vero e proprio tempio dell'eccellenza gastronomica. Saranno a Casa Sanremo per portare un pezzo di Napoli nell'area ospitalità ufficiale del Festival. Li abbiamo incontrati, ormai a pochi giorni dall'evento.
Maria Cacialli e Felice Messina sono insieme da 28 anni. Il nome che hanno scelto per la propria attività non è affatto un caso.
«Si chiama così in memoria di mio padre», spiega Maria. «È un omaggio che io e mio marito abbiamo voluto donargli. Lui lavorava con umiltà, e grazie a questo ha collaborato con i più grandi chef stellati del mondo. Ma tutto questo non gli interessava. È andato via quattro anni fa. Voleva tramandare la sua arte ai figli, e ci è riuscito alla perfezione».
Maria, «una donna tosta, forte, che non si spaventa davanti a nulla, che tiene unita la famiglia con orgoglio», è figlia d'arte. Suo padre è il grande Ernesto Cacialli, Presidente dell'Associazione Pizzaioli nel Mondo, divenuto famoso per aver simpaticamente trascinato nella sua pizzeria l'allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, per offrirgli un "pezzo di Napoli".
Qual è il segreto per fare una buona pizza?
«La cosa più importante sono gli ingredienti», ci dicono Felice e Maria. «Devono essere tutti di prima qualità, dai pomodori alla mozzarella, dalla farina ai lieviti, senza mai dimenticare l'olio extra vergine di oliva».
Qual è il piatto più apprezzato dai clienti?
«La pizza fritta è un'istituzione. A Napoli si entra in una pizzeria e si chiede della pizza fritta. I locali che non la preparano rischiano di vedere i clienti andare via. Da noi è molto amata la Montanara classica, fatta con semplice impasto fritto, poi condito con sugo di pomodori freschi, basilico, formaggi e mozzarella».
Potremo assaggiarla a Casa Sanremo?
«Certo, la prepareremo sicuramente».
Oltre a questo piatto forte, cosa porterete?
«Il repertorio sarebbe infinito. Di sicuro non mancheranno piatti della cucina tradizionale napoletana, dolci tradizionali, cucina povera. Inoltre promuoviamo la rivalutazione dei vecchi cibi di strada».
Torniamo alla pizza. Se ne vedono di tante ed elaborate. Ma quanto è importante saper fare bene la Margherita?
«La margherita è unica e inconfondibile, inimitabile. La ricetta classica prevede pomodoro, fiordilatte, olio extravergine di oliva, formaggio e basilico. Pomodoro San Marzano pelato, mi raccomando».
Casa Sanremo, cosa significa per voi?
«Crediamo sia un buon modo per farci conoscere. Vogliamo essere valutati - e speriamo apprezzati - per il nostro prodotto, per la nostra qualità, per quello che daremo alle persone. Quello che conta è far conoscere la nostra tradizione, le nostre radici. Siamo una famiglia che è alla terza generazione di pizzaioli. Ho un figlio di 21 anni, e anche lui è un bravo pizzaiolo.
Pensa che tutta la famiglia fa colazione con uno spicchio di pizza margherita, niente latte e cornetti».
Cosa consigliate a un giovane con tanta viglia di percorrere il vostro stesso cammino?
«Di farsi strada a spalle larghe. Di essere sempre attento ai dettagli, di curare la ricerca del prodotto. Dare un buon prodotto ai clienti è la cosa più importante»
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