"L'Alberata incontra Napoli" nelle viscere del capoluogo partenopeo articolo inserito su spaghettitaliani da Laura Gambacorta
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Articolo inserito da Laura Gambacorta il giorno 14/12/2022 alle ore 17.05.52

"L'Alberata incontra Napoli" nelle viscere del capoluogo partenopeo

 

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Il 7 dicembre il Consorzio Vitica, in partnership con Ais Campania, ha dato vita a un evento di grande suggestione nel cuore del centro antico di Napoli. La giornata intitolata "L'Alberata incontra Napoli" è stata strutturata in più momenti.

Il viaggio alla scoperta dell'Asprinio di Aversa è iniziato al Complesso della Pietrasanta, edificato dove un tempo sorgeva il Tempio di Diana. Oggetto di una poderosa opera di recupero realizzata da privati senza il sostegno di fondi pubblici, il Complesso della Pietrasanta che ospita il Lapis Museum è attualmente un importante polo culturale che ospita al suo interno uno spazio museale. Ad accogliere il gruppo di giornalisti e produttori è stato il direttore Raffaele Iovine, che ha raccontano la genesi del progetto culturale del Lapis Museum; ci si è poi spostati nell'area che ospita la sezione della mostra "Convivia, il gusto degli antichi", che guida il visitatore dall'agricoltura alla cultura del cibo attraverso i racconti di Plinio, perfettamente rappresentati dalla straordinaria Collezione dei commestibili del MANN: una collezione unica al mondo fatta di vinaccioli per il vino; cariossidi di farro e orzo per i cereali; noccioli e olive essiccate; e una eccezionale bottiglia con olio, un vero e proprio unicum che fu "scoperta" grazie a un'intuizione di Alberto Angela durante le registrazioni del programma televisivo "Stanotte a Pompei". E' qui che, tra le teche contenenti questi preziosi reperti, è avvenuto il primo momento di degustazione dell'Asprinio di Aversa dedicato alle versioni spumantizzate delle aziende che aderiscono al Consorzio Vitica. Ancora più suggestivo, e unico nel suo genere, il secondo momento di degustazione, dedicato alle versioni ferme dell'Asprinio, che è avvenuto nelle viscere di Napoli a quaranta metri di profondità sotto il livello stradale a cui si è giunti grazie a un ascensore archeologico. Entrambi i momenti di wine tasting sono stati curati con attenzione dai sommelier di Ais Campania. Il racconto dello "Champagne napoletano" è stato, invece, a cura del Presidente di Ais Campania Tommaso Luongo, del Delegato di Ais Napoli Gabriele Pollio e del Delegato di Ais Caserta Pietro Iadicicco affiancati da Cesare Avenia, Presidente del Consorzio Vitica.

L'esperienza sotterranea si è conclusa con la visita ai ricoveri antiaerei della seconda guerra mondiale, attraversando il museo dell'acqua, per poi assistere in un altro ambiente alla proiezione, sulla volta della grotta, di un video in realtà aumentata che simula il bombardamento e la distruzione del rifugio.
Ritornati in superficie, ci si è spostati verso la Locanda del Gesù Vecchio per un pranzo a base di cucina tipica napoletana, la cucina di territorio a cui storicamente il vino Asprinio veniva abbinato, in quanto Napoli rappresentava il principale mercato di prossimità nel quale veniva venduto e consumato. In abbinamento ai piatti proposti da Vittorio Fortunato, patron del ristorante, è continuata la degustazione dei vini di tutti i produttori partecipanti al progetto Aversa Wine.
Ecco l'elenco completo delle cantine presenti all'evento "L'Alberata a Napoli":
Cantine Caputo, Cantina De Angelis, I Borboni, Vitematta, Salvatore Martusciello, Masseria Campito, Enoteca Il vino, Cantine Magliulo, Cavasete, Tenuta Fontana, Coop. Terra Felix, Palazzo Marchesale, Paparelli

L'Asprinio di Aversa e l'Alberata
Un territorio vitivinicolo celebrato fin dal '500, come testimoniano le notizie tramandate da Sante Lancerio, il cantiniere di Papa Paolo III Farnese, che ha la peculiarità della vite maritata al pioppo, ovvero le alberate aversane, un sistema di allevamento di origine etrusca caratterizzato da tralci nodosi che corrono verso l'alto fino a raggiungere i quindici metri d'altezza. I filari tesi tra gli alberi regalano uno spettacolo unico soprattutto durante la vendemmia, quando gli "uomini ragno", con scale a pioli lunghe e strettissime, si inerpicano fino in cima rinnovando una tradizione secolare. Un areale vocato che gode oggi di una generazione di produttori dinamici e intraprendenti, sostenuta dall'attività incessante di valorizzazione e tutela del Consorzio Vitica che ha recentemente promosso uno studio conoscitivo e divulgativo sull'alberata aversana (scaricabile dal sito https://www.eventivitica.it/digital-book/ )

 

 

 

 

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