Cilento Tastes, come gli artigiani del gusto promuovono il loro territorio

In un momento in cui "tipicità" e "stile di vita sano" sono temi sempre più attuali, puntare i riflettori sul Cilento è la scelta più naturale possibile. E' qui dove si vive più a lungo. Ed è qui che i sapori, i profumi inconfondibili dei piatti e la filiera agroalimentare costituiscono il "sentiero del benessere", in poche parole l'elisir di lunga vita. Oggi che il desco familiare è sostituito da hamburgerie, chips e panini con intingoli sempre più grassi -un rituale di cibo che nuoce alla salute- mangiare con gusto ed in maniera salutare non è difficile.

L'alimentazione corretta è quella che ci insegna la Dieta mediterranea, ricca di verdure, cereali, pesce azzurro, frutta secca, olio extravergine di oliva; una cucina di cui il Cilento è depositario storico. Una dieta che è anche cultura e stile di vita, non solo cibo. Un metodo, insomma, che riscopre la sana alimentazione, le proprietà nutrizionali e nutraceutiche di ciò che riempie il piatto. Un'alimentazione bilanciata, a basso contenuto di grassi animali, con tanti legumi.

Lo sanno bene le aziende agricole e di trasformazione del Cilento che interpretano bene questi fattori. E lo dimostrano i veri artigiani del gusto, gli ambasciatori di questa terra che dal 22 al 25 aprile daranno vita al Next di Capaccio Paestum alla rassegna Cilento Tastes, l'evento nato per dare voce alla gastronomia e alle bellezze del territorio cilentano. A presentare l'evento, il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, che si è soffermato sugli aspetti sociologici ed antropologici del "Metodo Cilento", e delle tradizioni gastronomiche. "Sapori e piatti della Dieta mediterranea sono un modello e uno stile di vita", ha rilevato Giovanna Voria (nella foto), la chef contadina -come ama definirsi- nel corso della presentazione di Cilento Tastes presso il Savoy Beach Hotel di Paestum.

"La Dieta mediterranea è alla base della piramide alimentare, dove con l'acqua c'è la storia e la cultura di un popolo, la biodiversità, la convivialità", ha rimarcato Voria. "La Dieta mediterranea non toglie nulla, man mano che si sale si trovano i prodotti della terra, l'olio, le carni, i cereali. Se usiamo queste indicazioni la Dieta mediterranea funziona", dice Voria che dal 2017 si fregia del titolo di "Ambasciatrice della Dieta mediterranea nel mondo", ricevuta dal Museo Vivente di Pioppi.

Un modello, quello cilentano teorizzato da Ancel Keys più di sessant'anni fa, che ha ispirato anche i piatti ed i sapori di Giovanni Solofra, chef dei "Tre Olivi" del Savoy Beach Hotel, che in soli nove mesi di attività è riuscito a riscrivere la geografia dell'alta ristorazione italiana ricevendo le due stelle Michelin in un colpo solo, partendo dall'eccellenza culinaria del territorio cilentano, dalle antiche farine, dalle preparazioni vegetali con erbe spontanee, fino alla mozzarella con latte di mandorla, nella terra dove la "vera mozzarella" è quella di bufala. "Il Cilento è tante cose", ha aggiunto lo chef bistellato. "Nel segno della "c", è conoscenza, è coscienza, è cultura, è comunità. Il Cilento ha delle straordinarie ricchezze che vanno capitalizzate, facendo rete, ed è quello che mi sforzo di fare ogni giorno". Cilento

Tastes si terrà presso l'ex tabacchificio, oggi Next, di Capaccio Paestum dal 22 al 25 aprile. Oltre settanta artigiani, con i relativi prodotti tipici, animeranno l'area di degustazione con uno spazio interamente dedicato ai vini del Cilento. Previsti inoltre approfondimenti sui salumi cilentani, sull'olio extravergine di oliva Cilento Dop, sui vini Dop e Igp del territorio e infine sulla mozzarella di bufala Dop e altri formaggi tipici attraverso una serie di masterclass. In programma anche laboratori dedicati al cibo e alla Dieta mediterranea curati da associazioni locali, come "Associazioni per la dieta mediterranea di Paestum" e il "Museo vivente della Dieta mediterranea" di Pioppi, patria della dieta riconosciuta Patrimonio immateriale dell'Umanità.

Eduardo Cagnazzi