Aminea celebra in vigna a Montemarano la prima festa della vendemmia articolo inserito su spaghettitaliani da Eduardo Cagnazzi
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Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 22/10/2021 alle ore 13.59.00

Aminea celebra in vigna a Montemarano la prima festa della vendemmia

 

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Pronti a pigiare l'uva. In un tripudio di colori autunnali, è tutto pronto per la prima "Festa della Vendemmia" di Aminea Winery. Un'occasione per fare festa riprendendo una tradizione lunga secoli ed interpretandola in chiave moderna. L'evento, per chi non volesse perdersi questa esperienza unica, è per domenica 24 ottobre a Montemarano. "La vendemmia è per noi il momento più importante dell'anno, quello in cui raccogliamo i frutti del lavoro nelle vigne e si decide il futuro", sottolineano Immacolata e Antonia Tortora, quarta generazione di una famiglia di Pagani che produce vino dal 1890. Non capita di certo tutti giorni, poter vivere da protagonista, nel cuore dell'Irpinia, l'esperienza della Vendemmia, così come avveniva un tempo.

"Quando affermiamo che Aminea è la declinazione al femminile di ogni aspetto del vino intendiamo dire che la nostra storia è una storia di amore, di famiglia, intrinsecamente legata alla Terra, che in Irpinia ancora si fa sentire con tutta la sua forza. Un territorio che bisogna essere capaci di ascoltarlo, solo come le donne sanno fare", affermano Immacolata e Antonia. Quattro i vitigni: Sarracino a Lapio per il Fiano, Calore per il Greco a Tufo, Tre Rupi a Luogosano per la Falanghina, Monsignore a Montemarano per l'Aglianico, tutti in un territorio tra i più antichi nuclei di insediamenti della vite.


Il via alle 10, con l'accoglienza degli ospiti e un piacevole welcome coffee, cui seguirà la presentazione della Cantina e la vestizione da contadino dei partecipanti, all'insegna di grembiule, bandana, guanti e forbici. Si partirà poi per i vigneti, dove poter assistere o partecipare attivamente alla Vendemmia, accompagnata dalla descrizione dell'intero ciclo produttivo della vite, a cura di Immacolata, l'enologa. Si rientra poi in cantina per la pigiatura dell'uva coi piedi in tini di legno, attività amata anche dai bambini, scandita per l'occasione dal ritmo travolgente della tarantella Montemaranese. A seguire, visita guidata della cantina con racconto del processo di vinificazione abbinata alla degustazione del mosto in fermentazione. Gran finale, Alla Taverna di Santa Lucia di Castelvetere sul Calore, dove prenderà forma e sapore un pranzo genuino a base di prodotti tipici della zona, accompagnato da un'inebriante degustazione dei vini Aminea: Fiano d'Avellino Docg 2020, Irpinia Rosato 2020, Irpinia Aglianico 2019.

Eduardo Cagnazzi


 

 

 

 

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