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Continua l'intervento di www.lucanianet.it con i suoi contributi dedicati ai prodotti tipici della Basilicata. Questo articolo è dedicato al pesce. L'attività dell'acquacoltura, che vanta tradizioni antichissime, risalenti ad oltre 5000 anni or sono, ha conosciuto un recente sviluppo in Basilicata, dove oggi sono presenti diversi impianti che praticano un allevamento ittico di tipo intensivo e biologicamente controllato. Grazie alla diffusa presenza di bacini idrografici e ad un complessivo basso livello di inquinamento delle proprie acque dolci, la produzione delle acquacolture in Basilicata trova le condizioni ideali di sviluppo per potersi trasformare in un importante settore produttivo dell'economia regionale. |
Tutto ciò tenendo
anche conto delle rinnovate esigenze dei
consumatori, i quali, indirizzandosi in
prevalenza verso precise specie, favoriscono
sempre più la tendenza del mercato di ricorrere
alla produzione proveniente dagli allevamenti.
Sono presenti sul territorio lucano nelle varietà di iride, fario, salmerino e tonnata. Si tratta di tipici pesci d'allevamento, perle loro spiccate caratteristiche di adattabilità e riproduzione. Esse rappresentano il più importante prodotto della piscicoltura italiana e trovano sempre maggior gradimento da parte del consumatori per la loro genuinità e il loro alto valore nutrizionale.
Appartengono alla
famiglia dei salmonidi e prediligono acque
fresche, pulite e ben ossigenate. Per questo in
Basilicata si allevano in vasche a bacini
naturali, assai indicati per la purezza dei loro
fondali.
Chiamate anche con
il termine di branzini, vengono attualmente
sottoposte in Basilicata ad un vasto progetto di
allevamento intensivo, dal momento che
rappresentano una delle specie più pregiate per
la loro ottima qualità delle carni e la facilità
riproduttiva. Si tratta di predatori che si
nutrono di piccoli pesci e crostacei e vivono
sia nelle acque salmastre delle lagune che nelle
foci dei fiumi.
Si allevano nella
regione in maniera intensiva presso impianti di
tipo artificiale. Il loro ciclo biologico dura
dai due ai tre anni, mentre al termine del primo
anno di vita il crostaceo è in grado di
riprodursi. Acque temperate sono alla base del
successo economico dei loro allevamenti. In Basilicata si trovano in vasche d'acqua dolce e in bacini idrografici adatti al ripopolamento. Questa specie si riproduce in maniera naturale in un periodo che è ancora sconosciuto. L'Italia è il primo produttore europeo di anguille e questo importante risultato si deve anche grazie agli allevamenti lucani. |