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28 Agosto - Palermo - KALS’ART 2004: per l'Estate Palermitana concerto di Francesco Renga al Teatro di Verdura e a Villa Filippina la compagnia “The Music Hall Ballet” mette in scena il musical Il gioco divino dell’amore, per la sezione Teatro – Rassegna Contemporanea a Palazzo Bonagia (via Alloro) andrà in scena l’opera prima Il Piccolo Portinaio di Marco Amato con Milena Vukotic, regia di Walter Manfrèa, al Teatro Ditirammu andrà in scena Barunissa 4 dicembre 1563, a Palazzo Steri sarà rappresentato Don Giovanni all’Opera dei pupi a cura dei Figli d’arte Cuticchio, per la rassegna Cose Nostre nel vecchio molo dei pescatori di Mondello andrà in scena lo spettacolo Rais una favola di mare di e con Lollo Franco, a piazza Kalsa Tributi concerto di Liliana e Daniela Caronna, per la rassegna cinema nel complesso dello Spasimo Wu Ming presenta Dead Man di Jim Jarmusch e a seguire Il fiore delle mille e una notte di Pier Paolo Pasolini - per il SummerFestival of Sicily: Arte E Armonia a Misilmeri - Vito Brusca Orchestra a Villa Serradifalco.

 

KALS’ART 2004
 

KALS’ART, IL “DON GIOVANNI” DI CUTICCHIO A PALAZZO STERI - “TRIBUTI” A PIAZZA KALSA, “RAIS” DI LOLLO FRANCO A MONDELLO E PER L'ESTATE PALERMITANA CONCERTO DI FRANCESCO RENGA AL TEATRO DI VERDURA

 

Ha scelto Palermo come unica tappa siciliana del suo tour e sabato 28 agosto, Francesco Renga si esibirà al Teatro di Verdura, nell’ambito dell’estate palermitana organizzata dal Comune.

A partire dalle 21.30, l’ex leader dei Timoria proporrà al pubblico brani del suo repertorio e vecchi pezzi portati al successo con la storica band. In scaletta anche alcuni remake dedicati alla produzione della Pfm e di Ivan Graziani.

Francesco Renga è nato a Udine il 12 giugno 1968. Inizia a cantare giovanissimo e a 16 anni partecipa al concorso Deskomusic con il gruppo “Modus Vivendi”. In quella occasione conosce altre band e da lì a poco nascono i Timoria.

L’esperienza di Francesco nei Timoria dura tredici anni: un sodalizio artistico e umano importantissimo, un periodo durante il quale Francesco affina la sue doti vocali. I Timoria incidono sette album e tengono centinaia di concerti in tutta Europa, raccogliendo una folta schiera di fan e la stima degli addetti ai lavori. Col tempo Francesco nutre esigenze diverse. Nel 1998 avviene il distacco dai Timoria.

Dopo un necessario periodo di pausa e riflessione, Francesco torna all’inizio del 2000 con l’album che segue il suo esordio da solista, “Francesco Renga”, nel

quale conferma le sue qualità vocali. Dopo una serie di concerti, si presenta a Sanremo nel 2001 nella categoria giovani, con il brano “Raccontami…”, con il quale vince il “Premio della Critica”. Per l’occasione viene ristampato l’album d’esordio con l’aggiunta del brano sanremese e di due tracce inedite. Nel febbraio 2002 Francesco torna a Sanremo nella categoria “big” con il brano “Tracce di te”, arrivando ottavo; poco dopo esce il secondo album, “Tracce”, che conferma il suo percorso artistico.

Il cantante promuove il disco con una serie di esibizioni dal vivo, che proseguono per tutto il 2003. A maggio dello stesso anno Francesco trionfa al Premio Titano del Festival di San Marino: riceve i riconoscimenti come miglior artista e per il miglior album. Nel frattempo inizia a lavorare ai brani per un nuovo album, che vede la luce il 30 aprile 2004 con il titolo “Camera con vista”. Il disco è anticipato agli inizi del mese dal singolo “Ci sarai”.

I biglietti per assistere al concerto possono essere acquistati al Box office in via Cavour, da Ellepì in via Libertà e al botteghino del Teatro di Verdura. Ingresso 17.50 euro (posto numerato) e 11,50 euro, compresi i diritti di prevendita.

 

Per Kals’art, la rassegna promossa dal Comune, alle 21,30, nel Cortile di Palazzo Steri (in piazza Marina), sarà rappresentato Don Giovanni all’Opera dei pupi, a cura dei Figli d’arte Cuticchio. È uno spettacolo che accosta il teatro dei pupi all'opera lirica. Un incontro personalissimo che trae la sua linfa da quel rapporto plurisecolare che vede la storia del melodramma intrecciarsi con quello delle marionette. Ciò che insiste in questo spettacolo non è la sfarzosità dell'apparato scenico, non è l'imitazione dell’opera lirica, seppure in forma raffinata come accade per le marionette di Salisburgo, ma la forza emozionale del racconto, la valenza epica dei personaggi del melodramma, improbabili eppure vivissimi, al pari dei pupi. Dopo aver affrontato Monteverdi (1984) con il Combattimento di Tancredi e Clorinda, Tosca (1998), Manon (1999), i madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa (2000), Macbeth (2001) ecco l’incontro con Mozart e Da Ponte, per un sorprendente Don Giovanni all’opera dei pupi. Non è l’opera in miniatura o la sostituzione dei pupi ai cantanti. Qui sono due lingue del teatro, popolari e auliche ad un tempo, ad incontrarsi e parlarsi. Lo spettacolo non tradisce, nell’essenza, né lo spirito di Mozart né quello dell’opra. È come se radici lontane si riannodassero, trovandosi sorelle. In scena la musica e i personaggi di Mozart si mescolano, compenetrandosi, ai paladini, ai pupi di farsa, ai manianti, ai combattenti, al puparo-cuntista, motore dell’intera azione. Tutto converge e tutto implode. E così Leporello può ritrovarsi a Palermo per dimenticare il suo padrone rapito dal Commendatore per portarselo all’inferno. E qui può trovare, in una taverna Mastru Ramunnu, il cuntista che evoca eroi e combattimenti. E le prodezze antiche possono cedere il passo a quelle del gran Burlatore. Insomma, Don Giovanni entra nell’opera dei pupi, e i pupi entrano nel Don Giovanni. E ancora una volta, Mozart saprà essere tragedia e farsa, e ancora una volta il cunto saprà trasformarsi in musica. Ingresso libero.

 

Alle 21,15, al Teatro Ditirammu (via Torremuzza), ultima replica dello spettacolo di teatro dialettale Barunissa 4 dicembre 1563: nato da una spinta verso le leggende raccontate dai cantastorie, questo spettacolo è un omaggio che la Compagnia Ditirammu dedica al ricordo di una storia d’amore ambientata nella prima metà del secolo XVI. Da sempre, la tradizione popolare siciliana ha sviscerato emozioni e sentimenti d’amore attraverso la poesia. La sensibile interpretazione di Elisa Parrinello rievoca il racconto che Laura Lanza di Trabia, Baronessa di Carini, fa con se stessa, rispecchiandosi in una marionetta costretta a fare ciò che le famiglie impongono. Poesie, memorie e canti della tradizione siciliana compongono questo lavoro teatrale messo in scena con la regia di Antonio Raffaele Addamo e le scenografie di Fabrizio Lupo, in cui la voce solista di Rosa Mistretta si unisce al racconto di Francesco Giordano, alle espressioni di Giuseppe Dominici (Scarpuzzedda), al monologo con la marionetta, creata e manovrata da Elisabetta Giacone, e all’attenta ripresa musicale dell’orchestra del teatro Ditirammu.

L’ingresso è gratuito, ma a causa del numero limitato di posti si consiglia la prenotazione, telefonando ai numeri 091/6177865 – 3485204533.

 

Alle 21.30, a piazza Kalsa, Tributi concerto di Liliana e Daniela Caronna. Arrangiamenti e orchestrazione di Luciana Rumore. “Tributi” è uno spettacolo nato come omaggio alla musica leggera italiana ed internazionale, e ai suoi più grandi interpreti. L’accurata e attenta selezione dei brani, ha lo scopo di cogliere il pensiero e l’animo del cantautore – interprete. I brani saranno eseguiti in una veste inedita, che spazierà dal pop al jazz, con classici della musica italiana e americana. Il pubblico potrà godere di uno spettacolo melodico in cui, oltre alla musica, si darà spazio al messaggio dei testi, che ne svela un volto non solo artistico, ma anche culturale. Un viaggio nelle melodie, insomma: la musica con cui si è ballato, cantato e amato, diventa il mezzo attraverso il quale viaggiano fiumi di ricordi e piacevoli passioni, avvolgendo il pubblico in un’affascinante atmosfera. I brani, elaborati e diretti da Luciana Rumore, saranno eseguiti dal vivo da cinque musicisti e interpretati dalle vocalist Liliana e Daniela Caronna. L’ingresso è libero.

 

Per la sezione cinema del “Kals’art”, alle 21, nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo, Wu Ming presenta Dead Man di Jim Jarmusch, con Johnny Depp, Gabriel Byrne, Robert Mitchum. La trama: William Blake è un contabile che si ritrova a essere braccato dai sicari dell’uomo del quale ha ucciso in circostanze fortuite il figlio. Ferito gravemente, Blake è assistito da un indiano rapito e allevato dai bianchi e per questo emarginato dalla sua gente. Quest’indiano, che si esprime spesso in modo indecifrabile e oracolare, si convince di aver di fronte il poeta William Blake del quale cita i versi.

A seguire, alle 23,30, sarà proiettato il film Il fiore delle mille e una notte di Pier Paolo Pasolini, con Franco Merli, Ines Pellegrini e Ninetto Davoli (prodotto nel 1974). Dopo Il Decamerone (1971) e I racconti di Canterbury (1972), Pasolini trae ispirazione dalla raccolta di novelle arabe ambientate nel 1400. La vicenda di Nur-er-Din e della sua ricerca di Zumurrud, la donna che ama e che è stata rapita, fa da cornice e contenitore per le altre quattro novelle della raccolta.

Il biglietto per assistere a ciascun film costa 3 euro (6 euro per i due film; botteghino allo Spasimo e prevendite al Box office di Ricordi, in via Cavour).

 

Per la sezione teatro del Kals’art, alle 21,30, a Palazzo Bonagia (via Alloro), ultima replica de Il Piccolo Portinaio di Marco Amato, con Milena Vukotic, regia di Walter Manfrè. Questa pièce è ambientata a Roma, nel febbraio del 1944, poco prima dell’ingresso nella Capitale dell’esercito americano, e racconta la storia di una famiglia di portinai ebrei nel periodo dell’occupazione nazista. Ingresso 5 euro.

 

Per la rassegna Cose nostre, promossa dal Comune, sempre domani, alle 22, nel vecchio molo dei pescatori di Mondello, andrà in scena lo spettacolo Rais una favola di mare di e con Lollo Franco. Lo spettacolo inizia con la proiezione di un video, che documenta la tradizione della mattanza e le tonnare. Quindi, l’ingresso in scena del rais, disperato e ubriaco, che viene dal mare, con una barca, accompagnato dallo scrivano, cioè da colui che tiene la contabilità della mattanza, interpretato da Pino Russo. Lollo Franco sarà accompagnato dal chitarrista Toti Basso e da “Il Carretto”, un gruppo di musica popolare composto da venti elementi.

Il rais, dopo l’ingresso in scena, prende atto di una realtà drammatica, spiegando che, quest’anno, per la prima volta, dopo millenni, i tonni non sono arrivati, non sono entrati nel passaggio da cui transitano, ogni anno, nello stesso giorno. Il rais racconta le storie di mare tramandategli dal nonno, pure lui capo dei tonnaroti, e tenta di convincersi e di convincere i propri compagni che i tonni, alla fine, entreranno. I tonni, tuttavia, non entrano e il rais prosegue nel suo monologo, ricordando le vicende della mattanza, la tradizione di quest’antica forma di pesca, la lotta con il mare e nel mare dei tonnaroti. Il rais dice che il fatto che i tonni non siano entrati nelle reti è la dimostrazione “chi sta finennu u munnu: ma io un ci vogghiu pinsari, e vogghiu ricurdari i cunti ri me nannu”. Alla fine, il rais è disperato e lo spettacolo termina con un canto popolare “l’assummata ri tunni”, intonato dagli stessi tonnaroti.

Per questo spettacolo, Lollo Franco porterà in scena anche un contributo di Salvo Licata, tratto dalla “Ballata del sale”, e si avvarrà di musiche del maestro Mario Modestini, composte per la stessa “Ballata”. L’ingresso è libero. 

 

Alle 21.30, a Villa Filippina, nell’ambito dell’Estate palermitana promossa dal Comune, la compagnia “The Music Hall Ballet”, composta da sedici elementi, mette in scena Il gioco divino dell’amore: si tratta di un musical, dove si combinano l’espressività, il fascino della danza classica e la leggerezza del ballo, con i costumi e le scene sfarzose a cui i grandi musical ci hanno abituato. Un varietà internazionale in cui pantomimi, attori e ballerini si esibiscono, con vari cambi di costumi, nelle coreografie che hanno fatto la storia del musical.
La Compagnia si è formata, dopo tanti anni di studi, presso il “Theatre Faculty” di Bucarest e si è esibita in teatri di tutto il mondo, interpretando diversi brani di Shakespeare e partecipando a diversi Festival e in diversi Film (l’ultimo nel 2001, “Callas Forever”, diretto da Franco Zeffirelli). L’ingresso è libero.


 

Per il Summerfestival in Sicily stasera:

Arte E Armonia a Misilmeri


inoltre:

Vito Brusca Orchestra a Villa Serradifalco.