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News da Palermo |
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19 Agosto - al via la rassegna Contemporanea del KALS'ART, la drammaturgia di scena nell'atrio di Palazzo Bonagia. |
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KALS’ART
2004 KALS’ ART, PARTE STASERA
LA RASSEGNA “CONTEMPORANEA” LA DRAMMATURGIA DI SCENA NELL’ATRIO DI PALAZZO
BONAGIA “Contemporanea” presenta un programma ricco di emozioni con testi di grande successo, inediti composti appositamente per Kals’Art e opere prime di giovanissimi autori. Una rassegna che, con uno sguardo attento e disincantato, ricco di vitale entusiasmo e di riflessiva amarezza, si sofferma sulla nostra vita e sui nostri sogni. Arriveranno a Palermo nomi che hanno fatto la storia del teatro italiano: da Arnoldo Foà, al quale è affidata la chiusura della sezione con lo spettacolo dal titolo “L’albero di Natale”, a Valeria Valeri, Milena Vukotic e Walter Manfrè. Tra gli attori dal futuro promettente spiccano Maria Paiato e Paolo Triestino, mentre saranno presenti anche autori famosissimi tra cui Eric Emmanuel Schmitt, Giuseppe Manfridi ed Edoardo Erba. Da segnalare anche l’opera prima di Marco Amato “Il piccolo portinaio”, una vicenda quotidiana che si inserisce nel tragico affresco dell’Europa nazista. Il regista Walter Manfrè ha definito il testo “nobile” perché contribuisce alla preziosa e necessaria “conservazione della memoria”. Nel programma di “Contemporanea”, il 19 settembre, c’è anche il convegno “Nuova drammaturgia, nuovo pubblico” che, coordinato da Ernesto G. Laura, prevede la partecipazione di registi, produttori, critici e docenti universitari. IL PROGRAMMA DI OGGI E DOMANI Oggi e domani alle 21,30 (ingresso 5 euro) di scena “Il Gregario”, scritto, diretto e interpretato da Sergio Pierattini, attore e regista senese. Autore teatrale raffinato e sensibile, capace di un realismo scarno e immediato, di un linguaggio asciutto ed essenziale di grande impatto emotivo, Pierattini, all’interno della rassegna palermitana, presenterà anche “La Maria Zanella” (Palazzo Bonagia, 12 e 13 settembre). “Il Gregario” è ambientato
nell’estate del 1946, durante il primo Giro d’Italia del Dopoguerra. Due oscuri
gregari del mitico Bartali rientrano nella stanza d’albergo sfiniti e stremati
dalle fatiche della tappa, che ha visto il più giovane dei due ottenere la
prima, e forse unica, grande affermazione della sua carriera. Il Campione gli
ha, infatti, concesso di tagliare il traguardo per primo. Ma se per lui è un
giorno di festa, per l’altro il destino è amaramente segnato. Non c’è più posto
per lui, deve tornare a casa. Neanche la possibilità di riprovare, nemmeno il
tempo di finire il Giro. Con un dialogo stretto e serrato, aspro e duro,
emergeranno vecchi rancori e frustrazioni mai sopite e sembrerà di assistere,
più che a un congedo, ad una resa dei conti tra vincitori e vinti |