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14 Luglio - Palermo - XXX Edizione Premio Mondello - i vincitori.

 

PREMIO INTERNAZIONALE MONDELLO-CITTÁ DI PALERMO ECCO I TRE VINCITORI DELLA XXX EDIZIONE

 

Maurizio Bettini, con Le coccinelle di Redùn (Einaudi, 2004), Giorgio Montefoschi, con Dove comincia l’Oriente - (Guanda, 2003) e Nelo Risi, con Ruggine (Mondadori, 2004), compongono la terna dei vincitori del “Premio internazionale Mondello – città di Palermo”, sezione “Opera di autore italiano”, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con la Fondazione Andrea Biondo. Il “supervincitore” verrà proclamato nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà a Mondello il prossimo 27 novembre.

I vincitori delle altre sezioni “Opera di autore straniero”, “Opera prima”, “Premio Ignazio Buttitta”, “Premio per la comunicazione”, “Teatro”, “Opera di traduzione” verranno comunicati all’inizio di ottobre.

L’edizione 2004 coinciderà con il trentennale del Mondello. La premiazione sarà preceduta da un convegno di tre giorni, su “Il Canone oscillante”,nel corso del quale si discuterà delle mutazioni del canone letterario negli ultimi trent’anni. Al convegno, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune, parteciperanno i maggiori critici italiani e alcuni tra i vincitori stranieri delle precedenti edizioni. In questa occasione verrà conferito un Premio speciale del presidente della Giuria a un autore di grande rilievo internazionale.

Gli autori e i libri:

Maurizio Bettini insegna Filologia classica all'Università di Siena e collabora con «La Repubblica». Tra le sue opere: Nascere, Storie di donne, donnole, madri ed eroi e Il ritratto dell'amante; I classici nell'età dell’indiscrezione («Einaudi contemporanea»); Le orecchie di Hermes e Il mito di Narciso («Biblioteca Einaudi»). Ha inoltre coordinato la traduzione e curato la premessa del Dizionario delle letterature classiche nella collana «Grandi Opere». Come narratore ha pubblicato la raccolta di racconti con i libri : In fondo al cuore, Eccellenza («I coralli»).

Le coccinelle di Redùn

Da quando in Città è comparso lui - un piccolo tiranno che sorride sempre, ma non per questo è meno prepotente - la libertà e la giustizia stanno scomparendo. I cittadini badano soltanto ad accumulare danaro, a coltivare la loro ignoranza e a raccontarsi barzellette e storielle piccanti. Jan, Toplitz, Streben e Gerauch decidono perciò di partire per una spedizione che li condurrà lontano, a Redún, una pianura sospesa fra canne e paludi, fra terra e mare, dove da decenni infuria la guerra. Per uno strano miscuglio di circostanze, infatti, Redún è divenuto il luogo in cui ognuno di loro si aspetta di trovare la cosa per cui vale la pena vivere: un antico tempio sepolto nel fango, una lettera, una coccinella.

E proprio a Redún la libertà – creatura aerea e invisibile, come una coccinella – mostrerà inaspettatamente la sua ala.

Giorgio Montefoschi ha esordito come romanziere nel 1974 con “Ginevra” e nel 1994 ha vinto il Premio Strega con “La casa del padre”. Collabora da anni al Corriere della Sera ed è autore di documentari di viaggio per la televisione. Tra le opere, Il volo (Mondadori, 1997), “L’amore borghese” (Mondadori,1998).

Dove comincia l'Oriente.

Giorgio Montefoschi ritorna al viaggio, una passione che lo accompagna da lungo tempo. E lo fa con lo sguardo che gli è più consono, ossia quello del narratore. L'India, il Nepal ma anche Israele o l'Iran non sono solo mete geografiche ma soprattutto spunti di riflessione, di conoscenza, di comprensione. E il suo approccio ai fatti, alle cose, ai luoghi, agli uomini è innanzitutto motivato da una tensione morale, da una necessità spirituale.

Nelo Risi (Milano, 1920), è uno dei nomi più autorevoli della poesia contemporanea. Tra le opere si ricordano Polso tenero (1956), Di certe cose (1970), Amica mia nemica (1976), Le risonanze (1987), Mutazioni (1991), Il mondo in una mano (1994), Altro da dire (2000).

Ruggine

Il tema intermittente, nel nuovo libro di Nelo Risi, è il tempo. Del resto l'autore ne parla spesso, e senza alcuna reticenza. Ma questo gioco, con il tempo o contro il tempo, offre a Risi una risorsa, che in fondo gli è familiare da sempre. Ed è quella che gli consente di collegare passato e presente, e di avvistare un futuro in ipotesi. Così riporta a galla, con sobria affabilità e impeccabile grazia, ricordi o fantasmi di ricordi, arrivando fino ai tempi milanesi, mentre altrove torna a orientarsi criticamente sui guasti di un’epoca.


BREVE STORIA DEL PREMIO

Il Premio letterario internazionale Mondello-città di Palermo, attualmente promosso dal Comune di Palermo, nasce nel 1975 per volontà di privati operatori culturali palermitani, facenti capo a un’Associazione, poi divenuta "Fondazione Premio Mondello", con il fine di istituire nella città di Palermo, e per la prima volta in Italia, un premio letterario internazionale e di svolgere manifestazioni letterarie e teatrali. L’anima del Premio era Francesco Lentini, giudice e uomo di raffinata cultura, che ha guidato il Premio fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2000. Tra i primi a essere premiati Bartolo Cattafi, Stefano D’Arrigo, Günter Grass e Milan Kundera.

Fin dalla sua prima edizione, il premio ha avuto una notevole eco per la scrupolosità della giuria, composta da critici letterari di tutta Europa, per gli eventi collaterali di notevole interesse culturale e, non da ultimo, per la sua collocazione.

Gli autori premiati nel corso delle varie edizioni sono stati tra i più prestigiosi e sei di essi hanno poi ricevuto il premio Nobel per la letteratura: Josef Brodskji, Günter Grass, Seamus Heaney, Kenzaburo Oe, Octavio Paz, Josè Saramago. Tra gli altri si ricordano Thomas Bernhard, Christa Wolf, Bernard Malamud, Kurt Vonnegut, Stephen Spender, Giovanni Macchia, George Semprun, Wole Sojnka e Nortrop Frye. Grazie al premio Mondello-Città di Palermo, la baia di Mondello è divenuta uno dei centri di maggior rilevanza della letteratura internazionale ospitando alcuni tra i protagonisti più importanti della scena culturale mondiale. Nel 1995 il Comune di Palermo ha acquisito la titolarità del Premio e a partire dall'edizione del 2000 la manifestazione viene organizzata dalla Fondazione Andrea Biondo in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.