Paolo Morelli |
Alle 21.30, a Villa Trabia,
per la sezione musica del “Teatrodelsole festival”, concerto degli Alunni del
sole: gruppo napoletano che nasce nella seconda metà degli anni '60; il nome
è preso da un romanzo di Giuseppe Marotta. Scoperti da Renzo Arbore, che li
presenta nel suo programma “Speciale per voi”, ottengono un contratto
discografico con una piccola casa, la Parade, che pubblica i loro primi 45 giri,
con cui ottengono subito successo, incidendo “L’aquilone” nel 1968 ma
soprattutto, l’anno dopo, “Concerto”. Gli “Alunni del sole” presentano uno stile
personalissimo, una voce inconfondibile, testi eleganti e arrangiamenti
ineccepibili. Le premesse c’erano tutte, fin dall’inizio, perché questo gruppo
entrasse nel cuore del pubblico italiano. Una serie di brani orecchiabili li fa
rimanere in classifica per moltissimo tempo. Nel 1978 vincono il Festivalbar con
“Liù”; il 33 giri omonimo è il primo inciso per la Ricordi. La loro musica trova
un nuovo slancio negli anni novanta: nel 1996 gli “Alunni del sole” incidono
“L’amore che non finirà”, comprendente 5 canzoni inedite ed alcune nuove
registrazioni di alcuni loro vecchi successi come “Concerto”, “E mi manchi
tanto” e “a canzuncella”. Quest'ultima canzone, ormai un classico, viene
reincisa da Ornella Vanoni nel suo album del 2001 “Un panino, una birra e
poi...”. A Villa Trabia riproporranno successi quali Liù, Concerto, Isabella,
L’Aquilone, Canzuncella. La band è composta da Paolo Morelli (che è il cuore del
gruppo, la voce), Bruno Morelli (chitarra), Gianfranco Coletta (chitarra e
basso), Enrico Oliveri (tastiere e basso), Ruggero Stefani (batteria),
Alessandro Saba (basso). Ingresso gratuito. |
Sempre alle 21.30, nel
complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo, La Compagnia Darianton
(Dario Ferrari, Antonella Lombardino) mette in scena “L’ospite e Lo sputo”.
Lontani dal teatro classico all’italiana o inglese “Darianton” fa suo unico
interlocutore il pubblico. Gli attori vengono chiamati ad essere primi testimoni
diretti di una riscrittura teatrale storica che li porta verso un contatto
diretto col pubblico. Due atti unici, “L’ospite e Lo sputo”, che in un’unica
scena racchiudono due storie, una al femminile, l’altra al maschile. L’una
frutto di una cattiveria soggettiva presente nel microcosmo di una vita se si
vuole qualunque, in un luogo, dove tutto ti si scaglia contro, dove è meglio
cercare di non ricordare niente, niente di niente, dove tutto riversa addosso
tutto e trafigge, e dove unica salvezza risulta essere, forse, la snervante
follia di una donna. L’altra invece, frutto di una cattiveria oggettiva, risulta
essere l’epilogo di una possibile esistenza lucida, che un uomo ha cercato di
condurre, ma che la realtà schiacciante ha negato, mettendolo nelle condizioni
di assoluta follia, o, a seconda dei punti di vista, di assoluta lucidità. Cosi
è se vi pare. Biglietto 3 euro. |
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Alle 21.30, al Teatro di Verdura, andrà in scena il musical “Madre Teresa”.
Musiche di Michele Paulicelli. Testo di Piero Castellacci. Il cast è quello di “ForzaVeniteGente”.
É la vita di Madre Teresa di Calcutta raccontata in musica ed in prosa
attraverso i suoi pensieri, le preghiere, la sua gente, il suo lavoro, la sua
vita, con particolare riferimento agli aspetti più semplici e più umili: l'amore
per i poveri, il lavoro, il valore nella diversità fra gli uomini, la sua gente,
il suo sorriso gioioso nell'affrontare i problemi più tristi... La storia prende
le mosse dal momento in cui Madre Teresa abbandona la congregazione di Loreto, a
Calcutta. L'entusiasmo, la voglia di dare inizio alla sua missione nel nome di
Dio sono subito messi a confronto con le terribili condizioni di quella parte
del mondo, da sempre bisognosa d'aiuto. Le malattie, la fame, la povertà,
l'incontro-scontro con le autorità religiose locali, i problemi e i dolori, i
drammi dei singoli individui, sono gli elementi affrontati e svolti ora in
musica ora in prosa, con il chiaro intento di far riflettere ed al tempo stesso
fare spettacolo. Il musical non ha la pretesa di essere la storia di Madre
Teresa romanzata in chiave musicale. Intende recuperare teatralmente, offrendoli
al pubblico, segmenti e sentimenti "cantati, ballati e mimati" della vita di una
piccola donna considerata a ragione fra le più grandi del mondo. Teresa, un
uccellino lluminato al Signore, distribuisce il suo mangime in un mare di
sofferenza incommensurabile. Eppure lotta, s'ingegna, soffre, prega... e
lentamente riesce a costruire, semplicemente, spargendo intorno a sé amore, fede
e speranza. La semplicità è una delle sue armi preferite per combattere la
povertà. Una povertà che non è soltanto quella materiale di una terra, l'India,
ai limiti della sofferenza; ma è soprattutto la povertà del cuore. Giochi di
luci, coreografie e musica creano ricche e suggestive ambientazioni. Ingresso
gratuito. L’ingresso sarà consentito a quanti saranno in possesso dei tagliandi
omaggio. I tagliandi saranno distribuiti gratuitamente dalle 17 al botteghino
del Teatro di Verdura, fino ad esaurimento posti. Non sarà consentito l’ingresso
a chi si presenterà ai cancelli senza l’apposito tagliando gratuito. I cancelli
apriranno alle ore 20.30.
Alle 21,30, sulla terrazza a mare del Foro Italico (accanto all’Istituto “Padre
Messina”), nell’ambito della sezione cinema del “Teatrodelsole festival”, la
rassegna “dalla pagina allo schermo” propone il film “L’uomo che volle
farsi re”, regia di John Huston, con Sean Connery e Michael Caine (USA 1975):
nell’India del 1880 due ex sottufficiali dell’esercito britannico decidono di
conquistarsi un regno. Da un racconto del giovane Rudyard Kipling. Ingresso
gratuito.
Ai
Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili, 4), “Spazio Nuovo”, dalle 9.30 del
mattino fino alle 21.30, l’ Associazione Dancing, in collaborazione con European
Dance Alliance, propone un work-stage con cinque insegnanti (Mauro
Astolfi, Caterina Felicioni, Adriana De Santis, Val Suarez, Victor Litvinov) che
si alterneranno, proponendo lezioni tra stili più apprezzati del panorama
danzante: modern hip-hop, laboratorio coreografico, modern, classico e hatha
yoga per danzatori. Ingresso libero.
Alle 23, nei Giardini sopra le mura dello Spasimo, Maurizio Curcio in “The
Willy songs”: lettura e “live performance” sui sonetti di William
Shakespeare. Ingresso gratuito.
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