Fontana di Papa al Vinitaly insieme a Matilde Brandi

“Alta qualità e capacità di essere sul mercato globale”

Tra i vini presentati, anche quelli premiati alla selezione dei vini del Lazio, anche con il Calix Aureus

Verona, 7 aprile 2005. - Anche quest’anno Fontana di Papa sarà presente al Vinitaly di Verona ed anche quest’anno ci saranno parecchie novità. Nel 2004 di Fontana di Papa se ne e’ parlato molto, sia per il lancio della nuova linea di vini del “Ducato dell’Ariccia”, sia per la presenza prestigiosa di Pierluigi Collina come testimonial.

Quest’anno Fontana di Papa presenterà nuovi vini destinati ad arrivare sulle tavole di tutto il mondo, con le caratteristiche peculiari dei prodotti di questa importante casa vinicola dei Castelli Romani: coniugare qualità e prezzi contenuti.

A fare da testimonial per questa nuova produzione e dei prodotti presentati, una showgirl di particolare bravura e bellezza: Matilde Brandi.

Quest’anno il rilancio di Fontana di Papa, dopo alcuni anni di difficoltà, appare completo. Oggi, dopo il recupero di importanti quote di mercato sia nazionale che internazionale, Fontana di Papa e’ tornata ad essere la prima tra le cantine del Lazio per il suo sapere coniugare la qualità con la quantità. E se sul piano delle quote di mercato Fontana di Papa e’, ad esempio, la prima esportatrice nel Canada, sul piano della qualità ormai lancia la sua sfida ai nomi più noti dello scenario nazionale. Il Calathus, vino IGT rosso “di punta” della linea di qualità “Ducato dell’Ariccia” e’ stato premiato nel corso dell’ ultima “ Selezione dei vini del Lazio 2005” promossa come ogni anno dall’ARSIAL e dalla Regione Lazio, addirittura con il Calix Aureus, ma anche con il Diploma di menzione speciale, con il Diploma di merito e con il Premio Provincia di Roma. Nel corso della stessa selezione anche il “Poggio del Cardinale” (IGT Bianco) e’ stato premiato con il Diploma di Merito.

Il 2005 sarà l’anno del definitivo rilancio di Fontana di Papa non solo dal punto di vista del mercato, ma anche e soprattutto del livello qualitativo. I riconoscimenti che abbiamo ottenuto sono solo il primo passo di un percorso che abbiamo voluto intraprendere con forza, quello di far fare un salto di qualità ai nostri prodotti, di riposizionarli per far comprendere ai consumatori ed agli esperti che si può essere “di qualità” senza abbandonare i grandi numeri e la capacità di porsi sul mercato internazionale. – ha dichiarato l’Avv. Renato Negroni, Presidente della Fontana di Papa – Il vino italiano rischia la concorrenza della grandi aziende vinicole australiane proprio perché fino ad oggi le proposte italiane sono sempre state divise tra prodotti di qualità altissima, ma di prezzi altrettanto alti e con numeri di produzione limitati, e prodotti da grande distribuzione, con prezzi contenuti, alti numeri ma di qualità assai discutibile. Oggi Fontana di Papa vuole compiere una rivoluzione: unire alti numeri produttivi, prezzi contenuti, qualità riconosciuta dai premi ottenuti, capacità manageriale di stare al passo con i tempi e con la concorrenza globale. Credo che sia il tempo di uscire dagli stereotipi che vorrebbero i Castelli Romani fatti solo di fraschette e trattorie. Oggi la qualità e la genuinità dei nostri prodotti si uniscono con la competenza e l’impegno di chi lavora nelle nostre aziende.”.

Abbiamo voluto al nostro fianco al Vinitaly una testimonial perfetta per i nostri vini:Matilde Brandi. Una showgirl straordinaria, che alla bellezza unisce, e non e’ cosa da tutti, la bravura. Un po’ come i nostri vini, che non si accontentano di essere “belli” ossia di buon livello qualitativo, ma sono anche “bravi”, ossia capaci di conquistare i mercati globali.”.

Fontana di Papa, come azienda che riunisce centinaia di produttori locali, vuole anche essere motore attivo dello sviluppo del territorio. Oggi noi siamo presenti, ad esempio, nel Consorzio per la Tutela del Frascati, nel Consorzio delle Cantine del Lazio, interloquiamo con gli Enti Locali, con la Regione, con il Ministero per le Politiche Agricole, con le altre aziende del territorio. Perché questo e’ il modello di impresa nel quale crediamo: un modello comunitario, radicato nella identità del territorio. La globalizzazione che ci piace e’ quella che esporta l’Italia, i suoi valori. Insomma, vogliamo essere i portabandiera del “Made in Castelli Romani” – ha concluso Renato Negroni.