Casbah
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1 |
Uragano (ipnotico
arabico) |
1' 23" |
2 |
Hanabel |
3' 14" |
3 |
Jamila |
3' 52" |
4 |
Casbah |
3' 05" |
5 |
Pomeriggio
tropicale |
3' 41" |
6 |
Nostra signora dei
diseredati |
3' 30" |
7 |
Tempi tribali |
3' 36" |
8 |
Nubi di guerra |
4' 12" |
9 |
La verità è
nascosta |
4' 22" |
10 |
Il puma |
2' 40" |
11 |
Pranzo reale |
3' 51" |
12 |
Uragano |
4' 16" |
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Sara Piolanti |
voce, darbouka,
piano |
Deborah Walker |
il violoncello,
cori, piano |
Giovanni Rubbiani |
chitarra acustica,
piano |
Erik Montanari |
chitarra elettrica |
Nicola Bonacini |
basso |
Marco Rutelli |
congas, djembè,
darbouka |
Michele Mazzieri |
batteria |
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Josh Sanfelici |
campioni e loop
a pecchi, oud in (3), basso e chitarra
acustica in (11) |
Aziz Riahi |
voce araba
in (12) e (4) |
Tate Nsongan |
voce e djembè
in (9) |
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in "Nostra Signora dei Diseredati":
Wled Bled (Mohammed, Sheb, Moustafa): voci
rap
Sandro Campani: chitarra elettrica
Filippo Rosi: tastiere
Mario Benelli: basso
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La
recensione
di
Mario Corsini
04/04/2004 |
Due fascini tutt'altro che discreti convivono
nella musica dei "Caravane de Ville": quello dell'oriente e quello
dell'occidente. In realtà un punto d'incontro, un crocevia comune esiste da
sempre e si chiama "Mediterraneo".. un'area geografica, un mare che è quasi un
lago che bagna tre dei continenti della terra. E' la grande Madre Comune che
dovrebbe (ahimè, devo usare il condizionale..) rendere spontanei una comune
lunghezza d'onda ed un dialogo profondo tra popoli non dissimili. Ma non si
dialoga con le bombe intelligenti, non ci si incontra esportando a viva forza la
democrazia, non si distingue alcuna parola tra le grida disperate dei pendolari
madrileni saltati in aria sul loro treno, non si costruisce la pace lanciando
razzi su una sedia a rotelle, non si raggiunge nessun paradiso usando come mezzo
un giubbotto pieno di esplosivo!
Ci si
incontra invece sulle rive di questo mare così solare, riscaldandosi dello
stesso tepore o inebriandosi della stessa brezza. Musica e poesia hanno molto a
che fare con questo.. Ci si accorge allora che in qualche parte di noi di questa
riva vibrano le sensuali ondulazioni di un canto magrebino. E che tra i profumi
d'oriente, su quell'altra riva, si profonde la calorosità franca di una melodia
italiana o addirittura il battito nervoso di una litania rap che viene da più
lontano. A questo punto si aggiungano dei testi non banali che parlano di verità
e menzogna, della bellezza del sentimento coniugale per una "jamila", "fiore di
ciclamino", o per contro della selvaticità di un amore ambiguo, ed ancora di
torri gemelle e di aroma di spezie e cumino, di calure estive raddolcite dal
vento di mare o di improvvisi lampi felini.
Si condisca
il tutto con la voce davvero mediterranea di Sara Piolanti a dialogare con
naturalezza con voci arabe o con "posse" tunisine (Wled Bled), accompagnata qua
e là dal vellutato violoncello di Deborah Walker, sostenuto il tutto da un
"combo" discreto e solido di derivazione "Modena City Ramblers". Si otterrà alla
fine un "100% meticcio metropolitano", una nuova ricetta "made in Italy" davvero
non male!
Mario Corsini |