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DAL 17 NOVEMBRE SARA' IN VENDITA NEI NEGOZI

 

Nella stanza 26

 

 

Il nuovo disco di inediti

di

 

NEK

 

 

www.nek.net

 

biografia

 

A quasi due anni di distanza dalla pubblicazione del disco “Una Parte di Me”, Nek ritorna sulle scene musicali con un nuovo album di inediti, “NELLA STANZA 26” (prodotto da Alfredo Cerruti e da Dado Parisini per Warner Music Italy), in uscita il 17 novembre.

Nek ( Filippo Neviani), con all’attivo più di dieci anni di carriera, dieci album pubblicati e oltre sei milioni di dischi venduti nel mondo, è uno dei pochi artisti italiani ad avere successo anche all’estero, in particolare in America Latina (come Eros Ramazzotti e Laura Pausini).

Le dieci tracce che compongono “Nella stanza 26” rispecchiano l’inconfondibile impronta pop-rock di Nek e una ricerca musicale accurata che ha impreziosito il disco con suoni caldi e avvolgenti. Nel primo singolo “Instabile” (in radio dal 20 ottobre) Nek canta, per la prima volta, in falsetto (un esperimento ripetuto con uguale successo nel brano “Serenità”), mentre un’altra novità è rappresentata dai cori imponenti (18 voci sovrapposte e tutte cantate da Nek).

L’amore con il suo caleidoscopio di sentimenti: l’amicizia, la solidarietà, il coraggio, la comprensione, la nostalgia, gli affetti… e perfino la rabbia, quando la fiamma di un amore smette di ardere apparentemente senza una ragione. È questo il fil rouge che unisce le dieci canzoni dell’album “Nella stanza 26”, in uscita il 17 novembre su etichetta Warner Music, prodotto dallo stesso Nek assieme ad Alfredo Cerruti e Dado Parisini.

«“Nella stanza 26” è il mio decimo disco: l’ho concepito in armonia con la mia crescita umana e artistica, assecondando il mio istinto senza alcuna limitazione. È una sorta di concept album sulle tante sfaccettature dell’amore, perché sono uno stimolo a reagire di fronte a qualsiasi difficoltà e a portare avanti, per faticoso o leggero che sia, il peso della nostra esistenza, che a volte ci appare tremendamente complicata, ma in realtà è bellissima e vale la pena di essere vissuta con entusiasmo e coraggio in ogni singolo attimo».

Nelle dieci tracce del cd “Nella stanza 26” si rintraccia l’inconfondibile impronta pop-rock di Nek e una ricerca musicale accurata che ha impreziosito il disco con suoni caldi e avvolgenti. Anche la voce di Nek è al servizio della sonorità: nel primo singolo “Instabile”, per esempio, è stata registrata più bassa per fare in modo che si fondesse con gli altri strumenti. In questa canzone per la prima volta il trentaquattrenne artista di Sassuolo canta in falsetto (un esperimento ripetuto con uguale successo nel brano “Serenità”) e per lui sono una novità anche i cori imponenti (che ritroviamo in “Sei”) con fino a 18 voci sovrapposte e tutte cantate da Nek.

«Ho messo particolare attenzione nella ricerca dei suoni più caldi e più vicini al pop, che sono la via più naturale per comunicare in diretta le mie emozioni. Mi sono sforzato di sviluppare la musica diversamente, in modo che la gente possa scoprire qualcosa di nuovo in ogni mio disco. “Nella stanza 26” prosegue il viaggio introspettivo che avevo accennato nel cd “Le cose da difendere” del 2002 e avevo iniziato seriamente nel precedente cd “Una parte di me”: voglio dare libero sfogo ai miei istinti, ai miei dubbi, alle mie paure, alle mie insicurezze. Solo cantando quello che piace a me, senza lasciarmi suggestionare da ciò che gli altri si aspettano, posso essere totalmente credibile.».

Nek è protagonista dell’album “Nella stanza 26” nella doppia veste di autore di alcune canzoni e di orgoglioso interprete di altre concepite totalmente da Andrea Amati e Daniele Ronda: «Andrea ha scritto “Fumo” e “Serenità”: ci siamo “annusati” collaborando in “Contromano”, il secondo singolo del cd “Una parte di me”, e fra noi è nato un feeling istantaneo. È stimolante anche il rapporto con Daniele, già mio autore per “Almeno stavolta”: in questo disco ha composto “Cri” riuscendo ad affermare senza l’uso di frasi taglienti che vale la pena di soffrire per le persone davvero importanti».

Sul fronte delle liriche, il singolo “Instabile” raffigura alla perfezione le molteplici coniugazioni del verbo amare: «La canzone descrive un momento di solidarietà verso una persona a cui si vuole bene e che sta vivendo un periodo difficile: è possibile alleviare il suo fardello facendosi carico di parte del peso del suo dolore. Il testo può essere rivolto a chi si ama come all’amico: la chiave di lettura è l’atteggiamento di condivisione nei confronti di qualcuno che ha un problema e ha bisogno del nostro aiuto».

Le canzoni di Nek si intendono autobiografiche perché rispondono ai segnali inviati a Filippo Neviani (il suo vero nome) dalle persone che entrano nella sua vita, magari soltanto attraverso una lettera come nel caso della ragazza che ha ispirato l’emozionante e incalzante brano “Nella stanza 26”: «Fra le lettere arrivate al fanclub ne ho trovata una anonima di una ragazza dell’est, che mi ha raccontato la sua triste realtà: per mantenere la famiglia è costretta a prostituirsi. Non ha aggiunto altro e non mi ha più scritto: evidentemente in quel momento sentiva semplicemente la necessità di sfogarsi con qualcuno e sono contento che abbia visto in me un amico, seppure sconosciuto, con cui confidarsi. Non potendo fare altro, io ho cercato di condividere il peso del suo dolore (è il concetto espresso nel singolo “Instabile”) dedicandole questa canzone, nella quale immagino un finale di libertà da questa schiavitù.

 

Nella stanza 26

Tracklist con il commento di Nek brano per brano

 

Notte di febbraio

È il riaccendersi di una storia che sembrava conclusa e invece riesplode con tutta la forza che si celava dietro una finta e reciproca indifferenza. Le incomprensioni si azzerano all’interno di un’auto, in una notte di febbraio, mentre la pioggia rende più seducente il ritrovarsi. Svanisce ogni forma di rancore, i corpi si concedono senza più difese e non esiste più niente intorno.

 

Cri

La rivisitazione di una relazione con le sue confusioni, i ripensamenti e i dubbi propri di queste storie. Il volersi bene è pieno di egoismo: “ma tu sei così” dice il protagonista quasi meravigliato dallo scoprire che la persona con cui parla è diversa da come lui la vorrebbe. Molto spesso, e senza accorgercene, cerchiamo di cambiare le persone che diciamo di amare, invece bisogna rispettarle e apprezzarle così come sono senza tentare di mutarne la personalità. Questa è una delle tre canzoni dell’album (con “Fumo” e “Serenità” di Andrea Amati) in cui sono puro e orgoglioso interprete, infatti parole e musica sono di Daniele Ronda (già autore di “Almeno stavolta”): mi è piaciuta la semplicità del testo, che senza ricorrere a frasi taglienti afferma che vale la pena di soffrire per qualcuno, o qualcosa, che per noi è davvero importante.

 

Instabile

Un momento di solidarietà verso una persona a cui si vuole bene e che sta vivendo un periodo difficile: se io mi faccio carico di parte del suo dolore, allevio il suo fardello e lo aiuto a sopportarlo con più forza e coraggio. Il testo può essere rivolto a chi si ama come all’amico: la chiave di lettura è l’atteggiamento di condivisione nei confronti di qualcuno che ha un problema e ha bisogno del nostro aiuto.

 

Fumo

È una reazione d’orgoglio quando un rapporto finisce e sei consapevole che non c’è alcuna possibilità di recuperarlo. Per recuperare almeno te stesso e superare questa frustrazione devi comprendere che accettare la sconfitta è come prepararsi la strada per la vittoria successiva. Testo e musica sono di Andrea Amati, che ha collaborato anche nell’album “Una parte di me” e asseconda il mio sforzo di distinguermi dai dischi precedenti attraverso un’attenta ricerca melodica.

 

Attimi

Capita spesso di non apprezzare ciò che si ha, perché siamo troppo impegnati a desiderare quello che non abbiamo. Se ci si sofferma a pensare che possiamo perdere all’improvviso, per qualunque motivo, le persone o le cose a cui teniamo, impareremmo ad apprezzarle maggiormente e a riscoprire gli attimi, piccoli e quotidiani, fatti di carezze distratte e momenti ignorati. Ritorna il concetto di “Notte di febbraio”, dove i dettagli erano importanti: gli attimi sono dettagli e ogni attimo, anche quello solo apparentemente insignificante, è una tappa fondamentale del nostro percorso umano. Io mi ritengo molto fortunato, ma ho come tutti la tendenza a vedere il prato del vicino sempre più verde del mio: è un difetto, ma al tempo stesso anche un atteggiamento propositivo, perché ti spinge a un continuo confronto con gli altri nel tentativo di migliorarti sempre. Nella musica, come nella vita, nessuno può mai dire di essere arrivato: ogni disco o concerto è un esame senza appello.

 

Nella stanza 26

Fra le lettere arrivate al fanclub ne ho trovata una anonima di una ragazza dell’est, che mi ha raccontato la sua triste realtà: per mantenere la famiglia è costretta a prostituirsi. Ho voluto cantare il suo dramma e ho immaginato un finale positivo, nel quale riesce a liberarsi da questa schiavitù, per aiutare lei e altre ragazze che si trovano in questa tremenda situazione a trovare il coraggio di cambiare vita. Questa ragazza è rimasta anonima e non ha più scritto: evidentemente in quel momento aveva bisogno di sfogarsi e io con questa canzone cerco semplicemente di condividere il peso del suo dolore (riprendendo il concetto del singolo “Instabile).

 

Sei

Una classica dichiarazione di una persona molto innamorata: un modo di trasmettere le emozioni e i forti sentimenti scaturiti dalla propria compagna, che è l’unica ragione di vita e la fonte della sua felicità.

 

Ancora un giorno di te

Quando due persone si lasciano, restano sempre sospese in aria molte cose da dire, tanti dubbi da sciogliere. Rimane forte l’esigenza di parlare, spiegarsi, motivare, riallacciare il filo di una comunicazione interrotta. Tutte le frasi non dette, però, riemergono quando si è soli e distanti. E assumono significati importanti.

 

Serenità

Un omaggio a quello stato mentale che ogni essere umano dovrebbe cercare di raggiungere nel corso della propria vita. Forse è un’utopia come la felicità, ma rappresenta una condizione di vita essenziale per affrontare in modo sereno la propria esistenza. Io sono un uomo sereno grazie alle persone che mi vivono accanto e all’educazione che ho ricevuto. A volte la vita va presa con leggerezza, perché comunque c’è sempre chi ha una soluzione migliore della tua e chi dice per partito preso che stai sbagliando.

 

Contro le mie ombre

Un uomo non si giudica dai suoi trionfi, ma da come ha saputo reagire alle sue sconfitte. Non conta quante volte si cade nella vita: ciò che è davvero importante è che ci sia sempre la volontà di rialzarsi e riprendere il cammino.