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CCP Agricantus

e

Martedì 30 Novembre - ore 21,15

Teatro Agricantus

Via XX Settembre, 82a

PALERMO

new thing

immagini del suono

curata da: Fabio Caronna

 

Wayne Horvitz e Robin Holcomb

Double solos

in concerto

 

presentazione rassegna

 

L’incontro fra uno dei più affascinanti innovatori sulla scena musicale contemporanea, il pianista e compositore Wayne Horvitz, e la più innovativa e sofisticata cauntatrice americana, Robin Holcomb.

Straordinario compositore e pianista, Horvitz suona abitualmente in Europa, Giappone e Stati Uniti. Negli ultimi 10 anni ha guidato vari ensemble, fra cui Zony Mash, Zony Mash Acoustic, The President, The Horvitz-Morris-Previte Trio, Pigpen.

Nel 1988 la sua produzione Nine Below Zero (Sound Aspects) ha ricevuto il premio della critica tedesca Preis der Deutschen Schallplattenkritik. Il suo album Miracle Mile (Elektra) è stato nominato Best of the Month dalla rivista "Stereo Review" e ha ricevuto 5 stelle da Down Beat.

Musicista dalla vena delicatamente poetica e dalla raffinatissima ispirazione, Horvitz è rimasto il piu' volutamente convenzionale degli sperimentatori newyorkesi. Rappresenta l'ala opposta a quella di Zorn: invece di decomporre la musica, Horvitz la "ricompone". E' al tempo stesso il più arditamente "rock" del nuovo jazz, capace di insinuare ovunque quei fraseggi sincopati che sono sempre stati una risorsa per il jazz sin dai suoi esordi.

Zony Mash è il quartetto più longevo nella carriera di Horwitz: a Milano egli ne presenterà la versione acustica (Sweeter Than The Day), più paesaggistica, intima e crepuscolare, di impianto pressoché cameristico, continuazione ideale del viaggio nella vastissima provincia americana intrapreso con un'incisione quale American Bandstand: musica ed andamenti da prateria, folk e country music spogliate dalla loro demagogica "happiness",

ma rivisitate in una chiave spesso malinconica, a tratti desolante. Atmosfere e temi che Horvitz condivide con altri artisti dell'avanguardia bianca, quasi che fosse necessario riconfrontarsi con i miti bidimensionali della americanità per individuarvi e incidervi significati nuovi, per ricostruire un immaginario musicale più complesso, stratificato ed onesto, o per ripercorrere quella ricerca dell'innocenza perduta che contraddistingue l'intera cultura americana, e che nell'ambito della musica statunitense rappresenta una sorta di filo rosso che si perpetua dai tempi di un autore come Stephen Foster.

Per la prima volta in Italia, Horvitz si presenterà affiancato non solo dall'eccezionale Sweeter Than The Day, ma anche dalla moglie, la cantautrice Robin Holcomb, una fra le massime figure dell'attuale scena musicale americana. Compositrice particolarmente sofisticata, co-fondatrice della New York Composers Orchestra, collaboratrice di artisti come Bill Frisell e Marty Ehrlich, la Holcomb, che è di suo non solo un'affascinante poetessa ma anche una pianista di vaglia, presenterà assieme a Horvitz e a Sweeter Than The Day una serie di sue apprezzate e pregiate composizioni, sempre sostenute da melodie chiare e precise, che attraversano i territori di Leonard Cohen, Kurt Weill e Joni Mitchell.

Per effetto di quest'arte vocale al tempo stesso umile e aristocratica e degli arrangiamenti surreali, la musica talvolta ha una qualità cerimoniale. La sensazione viene acuita dal suo pianismo, un incrocio fra Erik Satie e Cecil Taylor che è al tempo stesso soave, ipnotico e tenue, e dalle liriche, che evocano un flusso di coscienza criptico e misterioso.

 

Ideato e realizzato da Luigi Farina ( LuigiFarina@musicaeteatro.com )

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segnalato da Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia