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Salvamm’ ‘O Munno

ENZO AVITABILE & bottari

 

 

APPUTAMENTI DAL VIVO PRESENTAZIONE DEL CD:

mercoledì 17 marzo 2004
ROMA – LA PALMA CLUB
CONCERTO DI PRESENTAZIONE DEL CD

venerdì 19 marzo 2004
NAPOLI - LA FELTRINELLI LIBRI E MUSICA
PIAZZA DEI MARTIRI
 

SALVAMM’ ‘O MUNNO è il ritorno da parte di ENZO AVITABILE con un cd collegato ad un progetto nuovo. Esso mette in relazione la tradizione arcaica contadina della Campania con il suono antico delle Botti e dei Bottari di Portico ed i suoni e gli stili musicali contemporanei. Una fusione che può essere ricondotta sul terreno della world music, spaziando verso orizzonti musicali che tagliano il mediterraneo trasversalmente – Africa, Italia, Medio Oriente.

Il disco si avvale dell’apporto di straordinari artisti. Passando per i CANTORI DEL MISERERE DI SESSA AURUNCA, tradizione della Settimana Santa (Campania, 1500), collaborando con l’ultima grande voce del Canto a Fronna, espressione vocale tipica dell’area Vesuviana ZI GIANNINO DEL SORBO, per giungere ai colori magici della Launeddas del grande sardo LUIGI LAI, la prima parte è attenta alla tradizione popolare e permette il passaggio cruciale verso la World Music; qui le collaborazioni importanti sono con il sassofonista camerunense MANU DIBANGO, il sudafricano HUGH MASEKELA, la tunisina AMINA, il palestinese SIMON SHAHEEN, gli egiziani BACHIR MIZMAR BRASS BAND, il musicista del Mali BABA SISSOKO,ed infine il Re del Rai, l’algerino KHALED.

Salvamm’ ‘o Munno è un lavoro di grande portata artistico-culturale, senza compromessi verso il mercato e cantato in dialetto napoletano con storie che raccontano di popoli sofferenti nel dramma della guerra e della vita passando dai villaggi africani a quelli sofferenti e oppressi della Palestina , il tutto eseguito con un impeto e una forza travolgente ma anche con una tenerezza che arriva dritta al cuore. Di Enzo Avitabile si apprezzano il suono, le parole e le storie delle persone che portano con sé la propria cultura e valori.

 

Parte degli introiti del cd saranno devoluti ad AMNESTY INTERNATIONAL per la causa dei bambini soldato.

 

SUONANO NEL CD:

• ENZO AVITABILE : voce , sassofondo, Ciaramella, Organo

• CAPOPATTUGLIA : Carmine Romano

• BOTTI : Gianbattista Vendemia, Donato Vendemia, Mario Roggiero

• TINI : Salvatore Guida, Massimo Piccirillo,Giuseppe Trotta,Gianni Iannotta

• FALCI: Raffaele Nacca, Antonio Nacca

• TAMBURI: Carlo Avitabile

• MANDOLA: Piero Gallo

• CHITARRA BATTENTE: Mario De Rosa

• BASSO: Alfonso Adinolfi

GUEST:

• KHALED: vox in ABBALL’ CU ME.

• MANU DIBANGO: vox e sax alto in SALVAMM’ ‘O MUNNO.

• HUGH MASEKELA: flicorno in CHEST’ E’ L’AFRICA.

• SIMON SHAHEEN: violino in CANTA PALESTINA,violino in ABBALL’ CU ME, oud e violino in PUORT’ ALLER, oud e violino in TUTT’ EGUAL SONG E’ CRIATURE.

• AMINA: vox in CANTA PALESTINA.

• BABA SISSOKO: vox e kamalengoni in TARANTELLA BRUNA, n’goni e kamalengoni in PAISA’, kamalengoni in ABBALL’ CU ME, n’goni e kamalengoni in CHEST’ E’ L’AFRICA,

• n’goni in VOTT’ ‘O SOLE ARINT’.

• BACHIR MIZMAR BRASS BAND: fiati in ABBALL’ CU ME.

• BACHIR MIZMAR: zurla in TARANTELLA BRUNA, nay in INT’ ‘O VIENTO.

• ADEL SHAAER: tar in CANTA PALESTINA, tar in VOTT’ ‘O SOLE ARINT’.

• LUIGI LAI: launeddas in A PESTE.

• ZI GIANNINO DEL SORBO: canto a fronna in VOTT’ ‘O SOLE ARINT’.

• CANTORI DEL MISERERE DI SESSA: coro in A PESTE.

LISTA BRANI CD
• ABBALL’ CU ME

• TUTT’ EGUAL’ SONG’ ‘E CRIATURE

• CHEST’ E’ L’AFRICA

• A PESTE

• SALVAMM’ ‘O MUNNO

• CANTA PALESTINA

• VOTT’ ‘O SOLE ARINT’

• INT’ ‘O VIENTO

• TARANTELLA BRUNA

• PAISA’

• PUORT’ ALLER

• VOTTA VOTTA

 

Il cd contiene anche la live track de ‘O MUNNO SE MOVE e due tracce video, SALVAMM’ ‘O MUNNO ed ancora ‘O MUNNO SE MOVE.

 

LE ORIGINI DEI BOTTARI

Si narra che tutto abbia avuto inizio dai contadini che nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle loro cantine percuotevano freneticamente botti, tini e falci, attrezzi impiegati nel quotidiano lavoro dei campi.

Questo rituale si ripeteva anche all’aperto per propiziare un buon raccolto, tradizione inizialmente pagana. Confluisce successivamente nella festa religiosa di S. Antonio Abate (17 Gennaio), in cui vengono costruiti dei carri a forma di barca e decorati con foglie di palma, (a rievocare la traversata via mare per raggiungere l’Italia dall’Egitto da parte del Santo) anticamente trainati da buoi, su cui si dispone un gruppo di giovani (Pattuglia) che con mazze e bastoni, percuotono ritmicamente botti e tini, mentre altri battono delle falci con bacchette di metallo.

L’esecuzione di ogni pattuglia è diretta da un Capopattuglia.

Vengono eseguiti particolari modelli ritmici, quello violento e ossessivo della Pastellessa, quello lento e cadenzato del Passo della Morte, ed infine quello della Zeza.

 

BIOGRAFIA: ENZO AVITABILE

ENZO AVITABILE nasce a Napoli nel 1955, inizia lo studio del sassofono all’eta’ di sette anni, e fin da bambino suona con varie band nei locali americani di Napoli, successivamente frequenta il conservatorio di S. Pietro a Maiella dove si diploma in flauto, collabora con i maggiori artisti italiani, e nel 1982 esce il suo primo lavoro discografico a cui faranno seguito altri nove dischi di cui otto editi dalla EMI e due dalla CNI, che lo fanno conoscere ed apprezzare al grande pubblico.
In questi venti anni collabora con i piu’ grandi nomi della musica internazionale come James Brown, Richie Havens, Africa Bamabaataa, Tina Turner, Randy Crawford, Mory Kante etc;

Nel 2001 inizia a lavorare ad un progetto musicale completamente nuovo “ ENZO AVITABILE & BOTTARI ” dove fonde il personale sound con la tradizione dei Bottari, le cui origini risalgono al XIII Sec., gli strumenti sono botti, tini e falci, usati come percussioni, e scandiscono arcaici ritmi processionali.

 

PREFAZIONE A CURA DEL PROF. MARINO NIOLA

"Se ci sta una terra ci sta una montagna, se ci sta una montagna ci sta una foresta, se ci sta una foresta ci stanno gli alberi, se ci stanno gli alberi ci sta l’acqua, se ci sta l’acqua ci sta un fiume, se ci sta un fiume ci sta un mare, se ci sta un mare ci sta un cielo, se ci sta un cielo ci sta la vita". Quest'inno alla vita, quest'appello agli uomini di buona volontà è il manifesto poetico di Enzo Avitabile che fa di Salvamm' 'o munno una chiamata a raccolta delle voci di tutti i Sud del mondo.

Khaled, Manu Dibango, Hugh Masekela, Amina, Simon Shaheen, Baba Sissoko, Bachir Mizmar artisti che sono diventati dei testimoni planetari della vita offesa hanno mescolato il loro suono e il loro canto a quelli degli interpreti del nostro Sud, alla percussione coribantica dei Bottari di Portico, alla solennità liturgica dei cantori del Miserere di Sessa Aurunca, al canto a fronna di Zi Giannino del Sorbo, all'arcaismo perturbante delle Launeddas di Luigi Lai.

Ma non è tanto il virtuosismo solistico di questi grandi maestri, ciascuno dei quali è depositario di un'identità culturale, erede di una tradizione artistica millenaria, a costituire la cifra di questo disco. E' soprattutto il fatto di fondersi, di diventare "tutt'uno" - come cantano le parole di Enzo Avitabile - di rivelarci, come solo la musica sa fare, che si può essere se stessi solo facendo risuonare l'eco dell'altro dentro di noi. Perché un'identità si rivela solo dentro e attraverso la differenza e una tradizione vive solo se si apre alla contaminazione. Altrimenti è cosa morta, imbalsamata in una caricaturale museificazione.

In realtà la musica afferma senza possibilità di smentita ciò che le parole si ostinano a negare. E' vero, in una intonazione, in un ritmo si rivela un mondo, ma ancor più fortemente affiora una unità dimenticata, una fratellanza segreta di cui le tradizioni scritte hanno perso la chiave. Nella poetica musicale di Enzo Avitabile quell'affinità che ci fa tutti parenti e tutti differenti diventa partitura collettiva, evidenza sonora che non ha bisogno di essere dimostrata. Così il suono domestico della fronna rivela improvvisamente immemorabili corrispondenze mediterranee. Proprio la familiarità di questo canto - diamine lo abbiamo ascoltato mille volte - ci fa sentire la lontananza alta e remota del grido popolare che sentiamo da sempre senza avvertirne la profondità.

Ma per la stessa ragione ci fa avvertire la familiarità dimenticata di suoni che le accademie ci hanno insegnato a considerare marginali, se non addirittura estranei alla nostra storia, quella scritta nei libri e sigillata nei musei. E invece basta ascoltare la voce di Avitabile mescolarsi a quella di Khaled ed Amina, allo n'goni di Baba Sissoko, ai tini e falci dei Bottari ai fiati di Bachir Mizmar, al violino di Shaheen, alla tromba magica di Hugh Masekela, alla voce e al sax di Manu Dibango - velluto arso figlio di 'mamma scura' - per sentire realizzata in musica l'utopia di un mondo salvato dall'armonia delle differenze. Di un'umanità che ritrova la sua stella d'oriente sognando verso Sud. Salvamm' 'o munno è proprio una Fiera del Sud, una filastrocca da cantare tutti a gola piena. Un gioco d'echi dove ciascuna voce seduce con la sua differenza. E così finalmente la musica rimette insieme i quattro lati del mondo.


DATA USCITA CD:

Marzo 2004

PREZZO CD:

8 EURO

DIFFUSIONE:

DAL 19 MARZO NELLE EDICOLE DELLE PRINCIPALI CITTA’ e nelle LIBRERIE del circuito FELTRINELLI e IL LIBRACCIO, punti vendita della catena RICORDI MEDIA STORES e MELBOOKSTORE, presso i NEGOZI DI DISCHI.


Il manifesto cd

Ufficio Stampa e Promozione: BIG TIME

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