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EL NEGRO AND ROBBY BAND
LIVE AT UMBRIA JAZZ

HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ & ROBBY AMEEN

 

 

Il manifesto cd, in collaborazione con Around Jazz, annuncia l’uscita DI “EL NEGRO & ROBBY BAND-LIVE AT UMBRIA JAZZ”, progetto guidato dai batteristi Horacio “El Negro” Hernandez e Robby Ameen, due nomi prestigiosi del genere latin jazz.

Questo cd rappresenta l’apice di una tournée di tre settimane che è finita con tre notti magiche all’Umbria Jazz Festival 2003 di Perugia, in cui i complessi arrangiamenti ed i robusti assoli di tutti i musicisti, come la qualità del prodotto musicale (il cui risultato globale è ottimo), danno l’idea della statura dei singoli, così come si coglie nei brani l’entusiasmo che musicisti e pubblico si scambiano a vicenda.

Sulla scia di maestri come Tito Puente, Mongo Santamaria, Poncho Sanchez e altri ancora, “Live At Umbria Jazz” è uno straordinario affresco sonoro in cui echi e rimandi di tradizione si mescolano a forme più moderne e sviluppate di groove salsa con inserimenti nel rap hip-hop.

Richie’s Brain: un brano che ci è sempre piaciuto, era il nostro modo di introdurre nello spettacolo la follia di due batteristi. Faceva parte del nostro primo cd, grazie a quel “ragazzaccio” di Richie Flores.

Sympathy for the Devil originariamente dovevamo registrarla l’11 settembre a dieci isolati dalle torri gemelle. Il nostro amico Bobby (Franceschini) sarà sempre l’essenza di questa canzone: che incredibile arrangiamento!

3 for Africa, da una melodia per tre persone a una canzone per tutto il gruppo. Yosvany ha fatto un gran lavoro costruendo le linee dei fiati… per non parlare dell’assolodi Pedri!!!

Hit This, Split This: con questo cd non avrete la possibilità di ammirare Chris, che tutte le notti usciva in scena ballando prima del suo rap, ma è sicuro che lo percepirete.
E la cosa più importante di questo brano è catturarne le vibrazioni. Groove!

Escono fuori gli zingari turchi in Timba Timbale, la prima volta che mettiamo insieme una Zen Drum (chitarra per batteristi) ed una batteria vera. Negro è forte quanto Lynch alla tromba (buon per voi che non possiate vedere Robby che balla).

Arroz con Mango: il nostro primo omaggio al sound cubano moderno… e alla cucina tradizionale: NG contostones, Chucho con maduros. Questo è quanto.
Si te salvas, quedas loco: improvvisamente, tutto ciò che è pazzo ha senso, e tutto ciò che ha senso diventa pazzo, come il nostro buon amico e mentore Juan Formell. Quindi adesso potete ballare, e meravigliarvi dell’assolo di Beas. Infine ascoltate il nostro caro amico Stefano Di Battista nel ring con Yosvany e Brian.

En 4 seguro que se mueve: è arrivato il momento del cha cha cha, e proviamo a muoverci come i nostri vecchi amici. Buena Vista Social Club in nove. Ancora una volta l’arrangiamento di Franceschini illumina il tutto.
Strano a dirsi, ma tutto è iniziato con uno dei bizzarri loop-techno di Beasley.

Money money money money… MONEY! Dubitiamo che i Pink Floyd riescano a riconoscere la loro canzone…ma forse gli O’Jays sì. Se è per questo, ci chiediamo anche se Mick Jagger capirà le parole di Pedrito in Sympathy. Si tratta di una specie di linguaggio nuovo… MONEY: compratevi un paio di tette false e un registratore Sony!

Entriamo nella Bedroom Take. Questa canzone è dedicata a Perugia: in assoluto la più bella, la più affascinante, ragazza dei nostri sogni.

Awe Shucks di Brian riporta il gruppo al suono del New York latin jazz. Brian stesso è un insieme di virtuosismo e di New York latin jazz.

Stiamo quasi per fare le valigie e tornare a casa, e per favore dateci la batteria:
Gimme the Drums (we’re gonna do it again). Che incredibile feedback ci avete dato dopo un’ora che suonavamo! Non ci resta che essere funky, non ci resta che ballare e sperare di rivedervi ancora una volta.
 

El Negro & Robby
 

BIOGRAFIA - HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ

Horacio nasce all’Havana, il 24 aprile del 1963, in una famiglia profondamente radicata nella tradizione della musica cubana e attenta alle influenze del jazz americano.

Il suo talento risulta evidente sin da giovane: all’età di 12 anni entra nella prestigiosa Escuela Nacional de Arte dove studia con i migliori insegnanti cubani tra i quali Fausto Garcia Rivera, Enrique Pla e Santiago Rieter.

Inizia precocemente la sua attività come professionista, lavorando con i più grandi interpreti della scena musicale dell’Havana degli anni ’80: Nicolas Reynoso, Paquito D’Rivera, Lucia Hurgo, Arturo Sandoval e German Velazco.

Nel 1980 incontra il pianista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba diventando membro stabile del gruppo Proyecto, con il quale rimarrà per ben 10 anni.

Sebbene in questi anni “El Negro” continui la collaborazione con numerosi artisti cubani ed internazionali del calibro di Dizzy Gillespie (United Nations Orchestra), è con Rubalcaba che sviluppa la sua particolare tecnica percussiva miscelando elementi afro-cubani con il jazz.

Si trasferisce a Roma nel 1990, dove diventa rapidamente il punto di riferimento della scena latin jazz della capitale. In questi anni lavora con Pino Daniele, Steve Turre, Gary Barts, Gary Smulyan e Mike Stern e fonda il gruppo Tercer Mundo.

Hernandez approda a New York nel 1993 dove immediatamente viene accolto nei circoli del jazz d’oltre oceano, lavorando con Paquito D’Rivera, Dave Valentin, Jerry Gonzalez & the Fort Apache Band, the Ed Simon Trio, Anthony Jackson, Kip Hanrahan, David Sanchez, Papo Vasquez, Steve Turre and the Sanctified Shells, the Cepada Family’s Afro-Rican Jazz, Giovanni Hidalgo, Arturo Sandoval, Regina Carter e Chico O’Farrill.

Inizia in questi anni la sua collaborazione con Michel Camilo partecipando tra l’altro alla registrazione della colonna sonora del film Two Much. Compare tra i protagonisti del memorabile concerto di Chucho Valdes intitolato Irakere West a San Francisco con ospite Carlos Santana. Entra a far parte dei Tropi-Jazz All Stars diventando così il membro più giovane del gruppo diretto da Tito Puente.

Nel 1997 Horacio è a Orvieto per l’edizione invernale dell’Umbria Jazz Festival, dove si esibisce con il gruppo Crisol di Roy Hargrove assieme a David Sanchez, Frank Lacy, Gary Bartz, Changuito, Jon Benitez, Anga Diaz, Russel Malone e Chucho Valdes. Nel 1997 il loro primo album intitolato Habana vince un Grammy Award venendo premiato come miglior disco nella categoria latin jazz. Nello stesso periodo registra Thru My Eyes con Michel Camilo, John Patitucci ed Anthony Jackson; appare con McCoy Tyner a San Francisco e partecipa al tour mondiale di Carlos Santana con il quale registrerà due brani nell’album Supernatural anch’esso insignito nel 1999 del Grammy Award.

All’inizio del 1998 i lettori della prestigiosa rivista Modern Drum lo eleggono come Drummer of the Year 1997.

Nello stesso anno è in tournée, nei più importanti festival jazz europei, con il gruppo Latin Crossings con Steve Winwood, Arturo Sandoval e Tito Puente; partecipa al tour del John Patitucci Quartet; produce assieme a Kip Hanrahan il cd dal titolo Deep Rumba.

Negli ultimi anni “El Negro” ha continuato a collezionare collaborazioni di altissimo livello tra le quali ne ricordiamo solo alcune: Jack Bruce, Alejandro Sanz, Joachim Kuhn, Los Hombres Calientes, Los Cubanos Postizos di Marc Ribot, Ramon Valle, Zap Mama, Tokyo Zawinul Back, Bill Frisell, Chie Ayado, Kazumi Watanabe, Chick Corea, Poncho Sanchez e Gary Burton. Attualmente sono a suo nome i seguenti progetti: El Negro and Robby Band, Italuba e Horacio Hernandez & Giovanni Hidalgo Duo. E’ membro stabile del Michel Camilo Trio. Citiamo alcune delle sue recenti apparizioni in video: Calle 54 di Fernando Trueba; Horacio “El Negro” Hernandez Live at Modern Drummer Festival 2000 con Michael Brecker, Marc Quinones, John Patitucci e Hilario Duran; Traveling Through Time con Giovanni Hidalgo. Infine, ricordiamo la sua attività come insegnante, in clinic e workshop in tutto il mondo, dalla quale scaturisce il metodo edito dalla Warner Bros. dal titolo Conversations in Clave.

BIOGRAFIA - ROBBY AMEEN

Di origine libanese, Robert Ameen nasce il 7 dicembre 1960 a New Haven, Connecticut, la cui prossimità a New York gli permette sin da giovane di frequentare i club e di ascoltare i grandi maestri del jazz. Mentre è ancora al liceo studia sotto la direzione di Ed Blackwell il quale lo influenza profondamente nella ricerca stilistica. All’Università di Yale, dove si laurerà in letteratura, studia percussione classica con Fred Hinger.

Una volta trasferitosi a New York, Robby inizia a incidere per Dave Valentin e per il gruppo Seis del Solar di Ruben Blades, il primo cantante di salsa a inserire permanentemente nel proprio organico un batterista. Un’altra delle sue prime registrazioni è New Faces con Dizzy Gillespie, che dichiara in un’intervista rilasciata alla rivista Jazz Times: “L’altro giorno ho registrato un disco con un batterista libanese: fortissimo! Grande grinta che non si ferma mai”.

Nella scena latina Robby collabora inoltre con Eddie Palmieri, Mongo Santamaria, Hilton Ruiz, Daniel Ponce e tanti altri. Al suo attivo varie prestigiose tournée al fianco di Willie Colon, Paquito D’Rivera, Gato Barbieri e DLG; partecipa inoltre al storico concerto di Marc Anthony al Madison Square Garden. Tra le tante registrazioni in cui è presente ricordiamo quelle con David Byrne (Rei Momo) e Jack Bruce.

L’inizio della sua duratura collaborazione con il produttore e compositore Kip Hanrahan risale al 1987 e comprende numerose registrazioni e tournée. Grazie a Kip, Robby incontra “El Negro” con il quale negli anni svilupperà diversi progetti in comune.

Alla metà degli anni ’90 lavora con Paul Simon incidendo Songs from the Capeman e prendendo parte alle numerose rappresentazioni di The Capeman a Broadway ed in televisione.

Come co-leader registra due dischi con Seis del Solar: Decision e Alternate Roots. Robby è inoltre co-autore con Lincoln Giones del metodo intitolato Funkifying the Clave: Afro Cuban Grooves for Bass and Drums, che ha venduto oltre 25.000 copie in tutto il mondo.

Nel 2001 assieme ad “El Negro” fonda la band El Negro and Robby con la quale incidono nel 2002 un cd co-prodotto con Kip Hanrahan dal titolo El Negro and Robby at the Third World War (la Timba no es como Ayer) che vede la partecipazione – oltre agli attuali componenti della band – di numerosi ospiti tra i quali: Ruben Blades, Marie Dauline, Jerry Gonzalez, Larry Baeder, Charlie Torres, Bobby Franceschini, Richie Flores, Takuma Watanabe, Xiomara Laugart, Puntilla Orlando Riso, Lincoln Goines e Essiet Essiet. Nel 2003 esce, sempre per la Ewe Records, il secondo album del gruppo dal titolo Onto the Street (still at the Third World War).

Robby oltre a tenere numerose clinic a livello internazionale e a partecipare agli incontri del NAMM e del PAS, è molto attivo nella produzione di jingle, musica per televisione e cinema con compositori come Dave Grusin, Carlos Franzetti e Howard Shore.


DATA USCITA CD:

GENNAIO 2004

PREZZO CD:

8 EURO

DIFFUSIONE:

LIBRERIE del circuito FELTRINELLI e IL LIBRACCIO, punti vendita della catena RICORDI MEDIA STORES e MELBOOKSTORE, presso i NEGOZI DI DISCHI.


Il manifesto cd

Ufficio Stampa e Promozione: BIG TIME

http://musica.ilmanifesto.it