21/03/2011 - Esce oggi 21/03 "Non Vale Tutto", il nuovo album del cantautore Niccolò Agliardi
NICCOLÒ AGLIARDI
ESCE OGGI IL NUOVO ALBUM DI INEDITI
“NON VALE TUTTO”
Il reading dedicato a Milano, “L’ULTIMO GIORNO D’INVERNO”
sta continuando a riscuotere successo in radio e in rete
Da oggi, lunedì 21 marzo, è disponibile nei negozi tradizionali di dischi, il nuovo album di Niccolò Agliardi “Non Vale Tutto”, (prodotto e distribuito da Carosello Records, al prezzo di 9,90 euro).
Il terzo progetto discografico del cantautore milanese (prodotto da Max Elli e Simone Bertolotti) contiene 11 tracce tra cui “Più musica e meno testo” in cui ha duettato con Elisa e “Qualcosa vicino all’amore” cantato con Patrizia Laquidara.
«NON VALE TUTTO è - ancora prima del titolo del mio terzo disco - una semplice ma necessaria considerazione che ricordo a me stesso, tutti i giorni davanti alle scelte importanti.» - racconta Niccolò Agliardi - «tutto ha un prezzo; ci insegna ferocemente l’attualità, ma la storia suggerisce che ad alcune cose (e solo ad alcune) andrebbe dato anche un valore. Mi sono messo “al setaccio” e in questi tre anni, dopo l’uscita di “Da casa a casa”, ho lasciato scivolare via quello che ritenevo di troppo e di inopportuno. E alla fine di questo esercizio, non sempre indolore, ho raccolto quello che, oggi, gelosamente tengo da conto e che mi rende fiero del lavoro che faccio e delle persone che ho accanto».
Dal 29 marzo sarà invece disponibile su iTunes la versione deluxe di “Non Vale Tutto” che conterrà 13 brani e il video de “L’Ultimo giorno d’inverno”, il reading che il cantautore milanese ha scelto di dedicare alla sua città. Il suggestivo video (prodotto da Cromazoo) è stato girato nel Parco Indro Montanelli di Milano, interpretato da Ivan Olita e Susanna Giaroli, con la partecipazione di Elisa Petrolo, Lorenzo Biagiarelli e lo stesso Niccolò Agliardi, e sta riscuotendo un grosso successo in radio e in rete.
Questa la tracklist di “Non Vale Tutto”:
“Rumore di fondo”
“Mi manca da vicino” (il primo singolo estratto dall’album)
“Ai piedi dell’arcobaleno”
“Qualcosa vicino all’amore”
“Non vale tutto” (live studio version)
“Quattro quarti”
“Buoni propositi”
“Più musica meno testo”
“Resto”
“L’ultimo giorno d’ inverno”
bonus track: “Perfetti”
Reduce dal successo radiofonico di “Buenos Aires 14”, il programma di RADIO2 che ha condotto con Mattia Boschetti che ha avuto come ospiti nomi illustri dello spettacolo, della musica e della cultura italiana, a gennaio, per il secondo anno consecutivo, Niccolò Agliardi è stato uno dei protagonisti dello spettacolo teatrale “Ostinati e Contrari”, un omaggio alla poetica di Fabrizio De Andrè.
Nella primavera dell’anno scorso a Los Angeles, durante la cerimonia di consegna degli Ascap Latin music Awards (considerati gli Oscar musicali per gli autori nel Nord America) Niccolò Agliardi ha ritirato a nome di Laura Pausini, Paolo Carta e suo il premio per la versione spagnola del brano “Invece no”, premiato nella categoria “Miglior Pop-Ballad”.
Questo è un altro grande traguardo per Niccolò, che nel giro di pochi anni è riuscito a trovare spazio tra i migliori autori italiani sia grazie al suo disco “Da Casa A Casa” pubblicato da Carosello Records nel gennaio 2008, sia per le numerose collaborazioni.
Agliardi, inoltre, è autore insieme ad Alessandro Cattelan del romanzo “Ma la vita è un’altra cosa” (best seller Oscar Mondadori).
Niccolò Agliardi ha scritto e collaborato con i più grandi nomi tra artisti, musicisti e produttori della musica italiana; attualmente è al lavoro sul nuovo disco di Laura Pausini con uscita prevista per l’11 novembre 2011.
NICCOLÒ AGLIARDI
commenta i brani del suo album
“NON VALE TUTTO”
RUMORE DI FONDO
“…perchè il dolore la smette, quando smetti amarlo.
Quando non gli fai eco, ma impari come chiamarlo.
E, all'improvviso ti svegli cosciente; che quel rumore di fondo,
ormai nessuno lo sente.”
E' la prima canzone che ho scritto tra quelle che compongono il nuovo lavoro e non è casuale che sia il brano di apertura di “non vale tutto”. Ammetto e accetto di non essere stato bene per molto tempo prima di quel momento. Mi trovavo in Brasile in una piccola stanza davanti al mare. Mi ero portato dall'altra parte del “mio mondo” un bagaglio pesante di pensieri e di automatismi che andavano spezzati. Ed è bastato un temporale veloce e violento. Forte e meraviglioso che ha scaraventato sul mare piatto un volume di pioggia calda che non mi era mai capitato di vedere prima. Ho avuto l'impressione che fosse arrivato il momento di salutare il dolore e la mia affezione a esso. Immediatamente; prima che smettesse di piovere. Sono andato a correre, in spiaggia, da solo. E il rumore di fondo che fino ad allora mi perseguitava, era sparito. O avevo soltanto smesso di ascoltarlo. Per ascoltare altro.
MI MANCA DA VICINO
“…Scusa, non meriti quest'uomo che ti dorme accanto;
che rischia di confondere l'orgasmo col pianto.
Non meriti la storia delle mie paure e tutto il mio rosario che ogni perla è un dolore.”
Lo sanno coloro che hanno avuto il privilegio o la sfortuna di ammalarsi di ostinazione.
Questa è una storia d’amore, il più forte e distruttivo che mi sia stato concesso di raccontare.
Un amore perduto. Da perdizione. Vissuto insieme a un “piccolo amore” che sceglie di dormirmi accanto, consapevole di non potersi sostituire a chi non riesco a dimenticare. Ci sono io, impacciato e incapace di abbandonare ciò che ho già perso; e c’è lei, bella e disarmante che sceglie di farmi compagnia comunque.
Il tutto, sotto lo sguardo disattento di chi, con questa storia non ha più nulla a che fare. Ma che mi cammina ancora a pochissimi centimetri dal cuore. E mi manca da vicino.
AI PIEDI DELL’ARCOBALENO
“…è tanto bello Ivan, che nessuno gli crede, quando dice che ha male;
così trasmette a colori dal secondo canale.
Daniela cresce ventenni al ventaglio, poi li lascia volare.
Amanda aspetti il suo ragazzo alla fine del temporale.
Avremmo tutti qualcosa da conquistare ai piedi dell’arcobaleno.”
I miei amici. O alcuni di loro. Quelli che hanno un appuntamento con loro stessi ai piedi del prossimo arcobaleno.
Quelli a cui è mancato o manca qualcosa ma non sono rassegnati. Quelli che, un giorno, mi piacerebbe trovare tutti a festeggiare il successo delle loro rivincite. Sarebbe come a dire, che avrei vinto qualcosa anche io.
QUALCOSA VICINO ALL’AMORE
“... possiamo toccare l’immenso o farci mancare altrettanto.
Sbagliando per pochi secondi la data e la via dell’appuntamento.
Ma non questa volta che siamo qualcosa vicino all’amore;
e tutto potrebbe accadere, ma noi due non possiamo morire.”
San Francisco l’ho guardata, la prima volta a diciassette anni. Non avevo paura di niente.
Ci sono tornato qualche mese fa e sono passato ad un incrocio dove ricordo perfettamente il piccolo caffè in cui andavo a fare colazione.
Non c’era più. Al suo posto, oggi, c’è un ristorante italiano. Ho provato a chiedere cosa ne fosse del “petit cafè,” ma nessuno dei giovani camerieri ha saputo cosa dirmi.
Mi avrebbe ammazzato; in altri tempi, questa rivoluzione. Mi avrebbe ucciso la nostalgia.
Prendo il tram e mi sporgo guardando le colline di San Francisco.
Penso che si sia vicino all’amore quando il presente è molto più affascinante del passato
In volo, sopra ai cieli della California, ho ascoltato una canzone di Patrizia Laquidara. Al mio ritorno in Italia, le ho scritto chiedendole di cantare con me. Ha accettato.
NON VALE TUTTO
“... vedi, che io romantico, ci nasco e ci rimango. Ma al mio suicidio non ci vengo. Non ci vengo.
La mia memoria è breve, però non vale tutto.”
Se si parte assieme, e insieme si cresce e si cambia, e se nel frattempo ci si è pure amati; anche il capolinea dovrebbe rispettare certe regole. Qualunque cosa sia accaduta nel frattempo.
Ecco, a questo, mi riferivo quando ho cominciato a scrivere questa canzone.
In nome di un amore sicuro, sebbene sia inesorabilmente finito, anche la rabbia andrebbe ricomposta.
Ho inciso due versioni della stessa storia. Una live, in studio, accompagnato solo dal pianoforte di Luca Scarpa e dalla chitarra acustica di Max Elli che trova la sua naturale collocazione nel disco. E una più ricca e arrangiata, che diventa un piccolo omaggio a chi sceglierà di acquistare il disco su piattaforma digitale.
QUATTRO QUARTI
“Hai mai provato a non sapere che è Natale, perchè hai tentato di schivarlo su una spiaggia tropicale?
E a non vedere la bellezza strafottente della vita, perchè hai lo spirito in metastasi e la vista arrugginita?”
Guardare da lontano quello che non ci fa dormire.
Pensare al grande amore che è rimasto in Italia, da una spiaggia assolata e silenziosa dell'Africa.
Sentire forte il desiderio di condivisione e trovarsi a contemplare le stelle da soli.
Alzare le braccia al cielo in segno di resa e di sgomento.
E solo a quel punto, incrociare lo sguardo di Dio che rifiuta l'ennesimo “PadreNostro” e che, attraverso le meraviglie della natura, ti fa capire che non avresti bisogno di nient'altro; e ti implora di smettere di lamentarti. Malgrado e nonostante tutto.
BUONI PROPOSITI
“Sappiamo bene essere cattivi con chi è più buono.
Sappiamo bene confondere l'amore con l'abbandono.
[…]
Sappiamo dare consigli a caso al matrimonio di chissà chi..
e poi scappare davanti all'amore che ha detto... che dice: mha sì.
Giudicare le vicende degli altri è, senza dubbio, più semplice che aprire gli occhi su se stessi.
Così come spesso è più facile assecondare la malinconia piuttosto che lasciare andare quello che si è già perso.
All’interno di questa canzone credo si possa individuare sia l’errore, sia la possibilità di rimediarlo; anche attraverso la consapevolezza che una perla può non far parte di una collana ma rimanere preziosa ugualmente.
Resta il fatto però che “due errori di fila non fanno un successo”.
RESTO
“ Resto, lo faccio per me.
Ne ho piena la stanza di mezze parole.
Tieni presente anche tu che sono bravo ad aspettare
il meno e il meno male.
[…]
Resto. E’ andata così… Ma è l’unico modo di amare le cose a cui tengo.
Rimango qui”.
Davanti a un torto, a un’ingiustizia, a una frase di troppo detta male, qualche volta è più facile voltare le spalle e andarsene.
Io, spesso ho agito così.
Ma in quest’occasione no. Ho preferito rimanere. Fermo, irreprensibile e solo.
A costo di sembrare ridicolo; ma con la convinzione, invece, di non avere più nulla da perdere.
PIÙ MUSICA E MENO TESTO
“Se tanto la verità arriva in faccia come uno sputo.
Come uno schiaffo che lì mi resta e, a me, non resta che stare muto.
[…]
Non ti capisco, però sto bene, quando mi chiedi di attraversare l’oceano in volo, la vita e il resto
con più musica e meno testo.
E meno testa. E meno testa.
Elisa ha scelto di cantare con me in una delle canzoni più significative e più giocose di tutto il disco.
La musica, prima di tutto. Prima della concettualità, prima della distribuzione di significati e di responsabilità.
Prima delle parole invadenti e delle domande che non hanno risposte.
I soliti interrogativi che sono crepacci e non portano a nessuna vetta.
Pensare di meno e cantare (?) di più… mi sono detto…
Tutto questo, in teoria… In pratica ho fatto esattamente il contrario.
Però questa canzone appare leggera, e mi mette allegria. E duettare con Elisa è uno spettacolo!
L’ULTIMO GIORNO D’INVERNO
“Ho capito che ci portiamo dentro chi non siamo riusciti ad avere accanto.
Ma questo non potrà più essere un motivo per sentire sempre lo stesso giro infinito di parole.
[…]
Non avremo colpe, né io né te. L’ultimo giorno d’inverno.
Diamo sempre un potere maggiore agli avvenimenti futuri di quanto non ne abbiano realmente.
Piuttosto, sono le nostre proiezioni su di essi, in grado di farci tanto bene o tanto male.
Io non lo so, che cosa sia "L'ultimo giorno d’inverno"; se una canzone senza melodia, se un racconto con la musica, se un libero sfogo o un grido d'amore spezzato.
Forse è solo una proiezione. Ma ancora oggi, quando la riascolto, mi fa stare bene.
(La fortuna ha voluto che il giorno di registrazione del video a Milano, ci fosse una giornata incredibile. Ivan Olita e Susanna Giaroli hanno recitato con un bellissimo sole sul viso e con i piedi immersi nella neve. I ragazzi di Cromazoo hanno ripreso tutto con una delicatezza e un silenzio proverbiali.
Quando uscirà il mio disco sarà L'ultimo giorno di inverno, e se avrà gli stessi colori e la stessa poesia del video, sarà un giorno da tenere da conto.)
PERFETTI
“Siamo stati mangiati dal freddo
E dal senso comune.
Che due uomini possono ridere, ma non piangere insieme.
[…]
Siamo stati stupendi, mio amore… e stupendi significa mai.
A vent’anni ho sentito l’amore; ma a vent’anni che te ne fai.?
Due ragazzi scoprono di essersi innamorati a vent’anni.
Uno dei due cerca di raccontare all’altro quanta fatica sente nel disperato tentativo di capirci qualcosa e di farlo capire al mondo.
Perfetti è una canzone d’amore. Né più né meno che questo.
Bella per qualcuno, meno bella per altri. Destino comune a quasi tutte le canzoni.
E non mi stanco di dire che una canzone andrebbe prima di ogni altra cosa sentita.
Poi se ne può parlare, certo. Ma una canzone non può vivere di polemica e di giornali, morirebbe ingozzata da una vita che non le appartiene.
Ecco perché ho deciso di ripubblicare “Perfetti” a due anni dalle polemiche che l’hanno investita.
Per dare la possibilità, a chi ne sentirà ancora il bisogno, di commentarla e di giudicarla, ma solo dopo aver cliccato “play”.
NICCOLÒ AGLIARDI
Biografia
Niccolò Agliardi nasce a Milano il 17 maggio 1974 ed è per colpa o merito di quel "Ridere, ridere, ridere ancora…" di “Samarcanda” di Roberto Vecchioni che resterà per sempre affascinato dall’arte della parola in musica e, quindi, dai cantautori.
Frequenta il liceo classico, ed è in quegli anni che comincia a scrivere le sue prime canzoni. Spinto dalla passione verso i grandi nomi della canzone d’autore si laurea in Letteratura Italiana Presso l'Università Statale di Milano discutendo una tesi sui luoghi reali ed immaginari presenti nei testi di Francesco De Gregori. Tra i suoi riferimenti musicali - oltre naturalmente a De Gregori - ci sono: Ivano Fossati, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Radiohead, Damien Rice, Tom Mc Rae e John Mayer.
Nel 1999 (dopo un anno passato a lavorare come assistente di produzione in due tour importanti come quelli di Fabrizio De Andrè e Renato Zero) Niccolò comincia la sua carriera di autore e inizia a scrivere canzoni firmando in esclusiva prima per Sony Music Publishing, quindi per Universal Music ed oggi per CURCI.
Nel 2000 lascia Milano trasferendosi a Roma dove inizia a lavorare alla sua carriera da cantautore e il fortunato incontro con Niccolò Fabi porta alla realizzazione nel 2001 del suo primo singolo “Fiammiferi” (edel Italia) che ottiene una positiva accoglienza di critica e pubblico e l'apprezzamento di molti artisti italiani.
Nel 2002 un altro incontro importante segna la strada artistica di Agliardi. Roberto Danè (storico produttore di Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè) sceglie di occuparsi del suo primo disco lasciando però incompiuto il lavoro e il rapporto artistico e umano che si crea tra loro a causa della sua prematura scomparsa nel 2003. Niccolò fa comunque tesoro dell’esperienza ricevuta recuperando tutto il materiale scritto sotto la supervisione di Danè e pubblica nell’ottobre 2004 “Fratello Pop” (Bonaparte Ed.), singolo che stazionerà per quattro mesi nella classifica dei 100 brani più trasmessi dalle radio del MusicControl. Il 13 maggio 2005 esce il suo primo album dal titolo “1009 giorni” (Edel).
Nel dicembre dello stesso anno Agliardi diventa collaboratore della cattedra di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale di Milano dove tiene lezioni e seminari sulla canzone d’autore.
Il 2006 vede Niccolò in una nuova veste: quella di conduttore radiofonico per la sindacation Radio InBlu per la quale scrive e conduce, da allora, “Incontro tra autori”. Appuntamento fisso che si rivelerà nel tempo sempre più seguito e appassionante grazie alla presenza di grandi nomi della musica d’autore italiana intervistati settimanalmente da Niccolò.
Questa pausa dalla sua attività di cantautore è rotta solo da una partecipazione importante: il 6 aprile, infatti, viene invitato a suonare in Piazza San Pietro a Roma davanti a più di 100 mila persone in occasione dell’incontro di Papa Benedetto XVI con i giovani.
Nel gennaio 2007 Niccolò comincia a lavorare insieme al produttore Simone Bertolotti al suo secondo album “Da casa a casa” (pubblicato il 25 gennaio 2008). Durante l’anno, al lavoro sul nuovo disco e all’impegno radiofonico, affianca un nuovo progetto: quello di un romanzo scritto a quattro mani insieme all’amico Alessandro Cattelan dal titolo “Ma la vita è un’altra cosa”, uscito il 1 aprile 2008 per Mondadori. Viene ripubblicato in una seconda edizione per la catena “best seller-Oscar Mondadori” il 2 aprile 2009.
Nell’ottobre 2007 Niccolò firma insieme a Eros Ramazzotti e Guy Chambers il brano “Ci parliamo da grandi”, uno dei quattro inediti presenti nell’ album di Eros Ramazzotti “E2”.
Il 25 luglio 2008 Agliardi riceve ad Aulla (MS) il Premio Lunezia Nuove Stelle per il valore musicale letterario dell’album “Da casa a casa”.
il 24 ottobre 2008 è uscito in tutto il mondo “Invece no” il primo singolo estratto dal nuovo album di Laura Pausini dal titolo “Primavera in anticipo” il cui testo, firmato da Niccolò, si è aggiudicato la nomination ai Latin Grammy Awards come miglior canzone dell’anno e vince il prestigioso riconoscimento internazionale ASCAP AWARD per la miglior ballad pop consegnato a Los Angeles il 23 marzo 2010. Cofirma insieme a Cheope, Carta e Pausini anche il brano “La geografia del mio cammino”.
Partecipa al progetto “Domani 21.4.2009” Artisti uniti per L’Abruzzo insieme ai 50 più importanti artisti italiani.
Da giugno a settembre 2009 ha condotto “ingresso libero” nuovo programma radiofonico del palinsesto estivo di Radio Rai 2.
E’ docente di scrittura creativa di testi per canzoni presso l’accademia di Sanremo (sanremoLab) per l’edizione 2009 e Area Sanremo nell’ ottobre 2010
Cura le traduzioni in italiano dei testi dell’album di Elisa HEART uscito a novembre 2009.
Dal 18 al 21 febbraio 2010 e dal 13 al 16 gennaio 2011 è uno dei solisti dello spettacolo teatrale “ostinati e contrari”: un omaggio alla poetica di Fabrizio De Andrè in collaborazione con l’associazione musicoterapica “ La stravaganza” per la regia di Sebastiano Filocamo, in scena a Milano al teatro “Franco Parenti” e al teatro “Elfo Puccini”
Da aprile a giugno 2010 conduce assieme a Mattia Boschetti “Buenos Aires 14” programma in esterna, in diretta con ospiti musicali e nomi illustri della cultura e dello spettacolo sulle frequenze di RadioRai2.
Il 21 marzo 2011 esce per Carosello Records “NON VALE TUTTO” (include un duetto con Elisa e uno con Patrizia Laquidara) terzo disco di inediti prodotto da Max Elli e Simone Bertolotti anticipato dal reading e dal video “L’ultimo giorno d’inverno” che in pochi giorni ottiene, grazie al passaparola virale, un numero altamente significativo di visite e di download dalle piattaforme digitali.
Ha scritto e collaborato con i più grandi nomi tra artisti, musicisti e produttori della musica italiana; attualmente è al lavoro sul nuovo disco di Laura Pausini con uscita prevista per l’11 novembre 2011.
(Biografia aggiornata a marzo 2011)
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