ALEX BRITTI |
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Foto di Luigi
Farina © 2003 |
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"…suonavo il
blues- il jazz qualche volta m'assaliva di
nascosto- però per i cantautori c'era sempre
posto…..ed anche se il mio suono può sembrarvi
strano - Io faccio pop italiano"
Quella che avete
appena letto rappresenta la dichiarazione
d'intenti che Alex Britti ha posto tra le
note ed i colori di “It. Pop”, il brano
che dà il titolo al suo primo album, pubblicato
ad ottobre 1998. Questo vero e proprio
“manifesto del Britti Pensiero” riassume le
principali caratteristiche della proposta
musicale di Alex.
E' facile
comprendere, scorrendo a ritroso il percorso
della sua vicenda artistica, come il blues, il
jazz, il pop e la canzone d’autore, riescano a
fondersi efficacemente ogni volta che Alex si
accinge a "produrre" note imbracciando la sua
acustica. In effetti la chitarra è il primo
amore di Britti, amore nato all'età di 8 anni
che lo ha spinto a formare un proprio gruppo
dieci anni dopo, suonando blues in giro per
l'Europa. La tecnica di prim'ordine in suo
possesso lo ha rapidamente reso appetibile ai
migliori bluesman internazionali, tra cui Buddy
Miles e Billy Preston, fino a spingerlo nel 1990
a seguire la bluesband olandese di Rosa King in
un lungo tour europeo, con il suggello delle
apparizioni alla manifestazione del 1° maggio a
Roma nel 1994 e '95. E' questo il periodo in cui
Alex allarga i suoi orizzonti componendo le
colonne sonore per i film "Uomini senza donne"
(di Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi) e "Stressati”
(Tognazzi).
Nel frattempo
matura in lui l'idea di convogliare i suoi
sforzi e la sua creatività verso la forma
canzone, con l'intento di proporre le proprie
idee a qualche casa discografica; la più
ricettiva in questo senso è risultata essere la
Universal Music che nel 1997 lo mette sotto
contratto e pubblica, in successione, due
singoli: "Quello che voglio" e "Solo
una volta (o tutta la vita)". Proprio quest'ultimo,
un gioiellino di comunicativa e fruibilità
musicale, dalla fine dell'estate '98 entra in
classifica dove rimarrà per numerose settimane
raggiungendo le 70.000 copie e creando il vero
evento musicale italiano dell'anno.
L'attesa per
l'album "It.pop" viene soddisfatta in
ottobre, e non solo conferma l'efficacia
commerciale della proposta di Alex, ma schiude a
coloro che si avvicinano al suo mondo un
ventaglio di suoni e idee del tutto fuori dal
comune ".
Non solo la
critica ha eletto “It. pop” miglior
debutto dell'anno (referendum di "Musica &
Dischi"), ma di lui si sono accorti ben 350.000
acquirenti, consentendogli di ottenere il triplo
disco di platino. Al Festival di Sanremo 1999
Alex ottiene un primo risultato prestigioso,
vince nella categoria “nuove proposte”
interpretando “Oggi sono io”, una
splendida ballata che interpreta con grande
scioltezza e coinvolgimento emotivo. Dopo
qualche mese, viene un secondo riconoscimento
gradito: quello del PIM (Premio Italiano della
Musica), come “miglior artista esordiente” del
1998.
“Oggi sono io”
va al primo posto delle classifiche e spiana la
strada per un pezzo ancora più forte e amato,
“Mi piaci”, trascinante filastrocca che impazza
per tutta l’estate 1999. Per Alex è un momento
magico, scandito anche da esibizioni dal vivo;
al concerto del 1° maggio a Roma, al “Pavarotti
& Friends” (dove non solo canta ma si esibisce
anche come chitarrista, accompagnando Joe Cocker
e lo stesso Pavarotti), al “Monza Rock Festival”
davanti a 30.000 persone. Ad agosto parte il
tour più originale degli ultimi anni “Alex
Britti – sulla spiaggia”; c’è Alex con la
sua band, c’è Corrado Guzzanti, ci sono deejay
amici per uno spettacolo insolito che ottiene
grande fortuna. Il 1999 finisce in gloria, con
la vittoria al “Festivalbar”, altre date di
successo e un nuovo singolo, “Se non ci sei”.
All’inizio del
2000 Alex si riposa nella sua amata Amsterdam,
poi torna a Roma con le idee più chiare e si
mette a lavorare sodo. Tempo pochi mesi e il
disco è finito; “fatto in casa”, giusto come il
primo, con idee schiette e la grande forza
comunicativa che gli è propria.
Il titolo scelto è
“La Vasca”, e l’idea è quella di “un
disco di crescita, il ventaglio che piano piano
si apre”. Britti non si fossilizza all’interno
della sua nicchia, come forse qualcuno si
aspettava, ma va oltre. Il primo singolo tratto
dall’album è “Una su 1.000.000” (scelta
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
dipartimento per gli affari sociali, quale
colonna sonora della campagna per la giornata
nazionale per i diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza).
In rapida
successione i singoli “Una su 1.000.000”
e “La Vasca” diventano campioni di
programmazione radiofonica, entrambi conquistano
il numero 1 nella classifica dell’airplay (per
la prima volta un artista consegue lo
straordinario risultato di “scalzarsi” dalla
vetta di questa speciale classifica) e si
affermano come due tra i brani più popolari
della stagione. Intanto il pubblico riserva
all’album una strepitosa accoglienza: prima di
Natale “La Vasca” è già certificato
doppio disco di platino. E’ un momento di
importante conferma e soddisfazione per il
lavoro svolto, ma Alex non si siede sugli
allori. Si concede il piacere di suonare in
televisione con Ray Charles, si “inventa la
doppia versione” del divertente video di “La
Vasca”, si “rimette in gioco” con
l’applaudito e coraggioso ritorno sul palco del
Festival di Sanremo dove presenta l’emozionante
brano “Sono Contento” e soprattutto
affronta il “suo primo vero tour”,
sorprendendoci ancora una volta con il PalaVasca,
una grande tenda gialla con cui gira l’Italia.
Tra i momenti clou di questa tourneè va
indubbiamente ricordato il concerto allo stadio
Olimpico.
Ancora una volta il riscontro del pubblico è
davvero notevole, l’album “La Vasca”
taglia il traguardo del triplo disco di platino
e supera le cifre raggiunte con “It pop”.
Si chiude così
l’ennesima stagione trionfale per Alex Britti
che, come da copione, “sparisce” per tornare
nell’amata Amsterdam dove si ritrova con la sua
vecchia band e riparte per un “blues tour” in
giro per tutta l’Olanda.
Nel frattempo Mina
decide di incidere, con grande successo, “Oggi
sono io”, ed il testo del brano “Fuori”
viene inserito in “Io protagonista”,
antologia per la terza media (nella sezione “Noi
uomini e donne di domani”)…. Alex partecipa,
suonando la chitarra, alla realizzazione degli
album di 883 e Mina e soprattutto continua, con
grande piacere, le sue incursioni live nel mondo
del blues (con Louisiana Red) o del jazz (con
Stefano Di Battista ed il loro “laboratorio
musicale).
Ricerca,
sperimentazione, influenze, collaborazioni, il
tutto esasperato dalla consueta straordinaria
passione di Alex per la musica, ricreano gli
stimoli giusti per iniziare il lavoro sul terzo
album, previsto in uscita per la primavera del
2003….
La crescita
artistica di Alex Britti continua, il suo
originalissimo “melting pot” (….ricordate
il “manifesto” di cui si diceva poc’anzi)
raggiunge nuovi apici che non mancheranno di
sorprenderVi, ancora una volta.
Nel marzo 2003
viene pubblicato il terzo album di Alex Britti
preceduto dalla partecipazione al Festival Di
Sanremo con il brano “7000 Caffè”. Alex
sfiora la vittoria piazzandosi al 2° posto della
categoria big. Il titolo del nuovo album è
semplicemente “3”, da cui sono stati estratti 3
singoli e 3 videoclip; la lunga tournèe (estiva
e teatrale) “Kitarra, Voce e Piede” lo ha
visto in un allestimento originale ed
impegnativo: Alex si presenta assolutamente solo
sul palco e con l’aiuto di microfoni e
campionatori crea atmosfere diverse per ogni
brano.
A settembre 2005,
Universal Music Italia ha pubblicato l’ultimo
album di studio “Festa”, anticipato dal
singolo ‘Prendere o Lasciare’ e
dall’omonimo brano “Festa” e seguito poi
dal singolo “Quanto ti Amo”.
“Festa” è
un album che prende di sorpresa tutti quelli
che, dopo i precedenti lavori, avevano creduto
di poter già catalogare artisticamente in un
clichè il cantautore romano. Niente di più
lontano dal vero invece, perché Britti non ha
mai pensato di “fermarsi al primo lampione”,
anzi, in verità ha sempre guardato avanti,
trovando il modo di portare la sua musica a un
pubblico sempre più numeroso.
Quelle di Britti
sono canzoni che sanno di blues, di jazz, di
tempi dispari, delle notti passate a suonare nei
locali fumosi di mezza Europa. Sono canzoni che
nascono “sporche” per diventare pop, dopo che
Britti stesso, con la cura e il mestiere
dell’artigiano, le ha lentamente trasformate.
La critica
ascoltando “Festa” conferma in modo
definitivo le impressioni positive avute dai
precedenti dischi annoverandolo definitivamente
tra i migliori cantautori italiani. Il suono di
Britti è unico ed originale ed immediatamente
riconoscibile mentre la sua tecnica di
strumentista lo posiziona, in una immaginaria
classifica, tra i primi chitarristi d’ Europa,
Nell’autunno 2005
Alex ha realizzato un tour teatrale che ha
toccato tutta l’Italia accompagnato dalla sua
band, dalla sua chitarra e dalla sua ormai
inseparabile pedaliera, ottenendo un grande
riscontro di pubblico e critica.
Sul palco del
Festival di Sanremo edizione 2006 abbiamo visto
Alex Britti confermare, se ce ne fosse bisogno,
la sua vocazione pop e la sua voglia di essere
sempre in contatto diretto con il pubblico. Lo
strepitoso brano dal titolo “…Solo con Te”
è anche questa volta scritto e prodotto da Alex
Britti e arrangiato a due mani con un produttore
di fama internazionale quale Geoff Westley (già
collaboratore tra gli altri di Lucio Battisti,
Renato Zero, Laura Pausini, Claudio Baglioni,
Ron e Riccardo Cocciante) che segnerà certamente
un ulteriore passo in avanti nel percorso
artistico e musicale che da sempre
contraddistingue il cantautore.
biografia
aggiornata al luglio 2006
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