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Musica con Gusto 2.0

alla svoperta dei gusti enogastronomici degli artisti e musicali degli chef

Categoria: Artisti
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Luigi Farina
Palermo (Palermo)
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Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

Interviste

Intervista a Marco Brosolo per "Musica con gusto 2.0"


Articolo inserito da musica il 27/08/2015 alle ore 20.25.32


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Dopo avere ascoltato il nuovo CD di Marco Brosolo, "Cadremo Feroci", abbiamo intervistato l'autore via mail per la nostra rubrica "Musica con gusto", con cui cerchiamo di scoprire anche i gusti e le abitudini enogastronomiche degli artisti che intervistiamo.

Prima di passare all'intervista inseriamo una breve nota sul CD:
Prodotto, interpretato ed eseguito da Marco Brosolo, CADREMO FEROCI è un disco in cui la poesia di Federico Tavan (che diventa testo dei 9 brani inclusi nell'album) si incontra con la visione pop di un friulano (come Tavan, "poète maudit" della stessa regione) che vive da anni a Berlino. Un pop filtrato dal'esperienza tutta mitteleuropea/berlinese, che in CADREMO FEROCI viene messa in scena da Brosolo con la complicità di artisti chiave della scena tedesca "glitch" come Robert Lippok (To Rococo Rot), Bernd Jestram (Tarwater). Ma accanto a Brosolo, a mettere in note le poesie di Tavan, si radunano anche Pierpaolo Capovilla (Il teatro degli orrori), Rudi Moser (Einstürzende Neubauten) e, ultimo ma non ultimo, Bobby Solo, che presta la sua voce ad "Albero".
Il disco è stato pubblicato in tutto il mondo con la distribuzione della storica label inglese Rough Trade.

Adesso passiamo all'intervista a Marco Brosolo:

Spiegaci in sintesi la genesi del disco
Come l'Angelus Novus, mi sono voltato indietro e ho cercato tra i poeti friulani quello che mi cambiasse la vita. Sono rimasto folgorato da Federico Tavan e ho musicato in tre quarti d'ora 18 sue poesie. Le ho poi arrangiate collaborando con degli artisti prestigiosissimi, sia italiani che stranieri.

Gli artisti (non solo musicali, anche arte, letteratura, cinema, fumetti, ...) che ti hanno spinto a fare musica e quelli che ancora ti influenzano
Ecco la mia panoramica di "bulletti perditempo": Roman Opalka, il Tenente Colombo, Gilles Villeneuve, Ringo Starr e Aki Kaurismäki.

Ci puoi raccontare (in modo comprensibile anche ai non esageratamente tecnici) la strumentazione principale che hai utilizzato per suonare in questo disco?
Tre batterie acustiche, un pianoforte verticale, un toy-piano, una chitarra semiacustica e 5 chitarre acustiche. Una chitarra elettrica. Molti sintetizzatori sia analogici che digitali. Un coro, numerosi interpreti cantanti. Un basso. Un mixer della radio francese degli anni 60. Numerosi microfoni di diverso tipo sia nuovi che antichi. Un vocoder. Un computer. Tantissimi cavi e una maracas.

La storia del Rock è piena di gruppi che si sono fatti forza con una vera o presunta rivalità... (Beatles/Stones, Blur/Oasis) pensa ad un gruppo della scena italiana di cui vorresti essere rivale e spiegaci perché hai scelto quel gruppo in particolare
Propongo un gruppo impossibile formato da Battiato, Battisti, Dalla e Conte: siccome in guerra é molto più importante scegliersi i migliori nemici, prendo i più bravi musicisti che l'Italia ha avuto.

Cosa pensi di come si ascolta oggi la musica, ovvero con streaming su Spotify e affini. Che idea ti sei fatto?
Se si ascolta con la necessita di nutrire la propria anima, è indifferente come lo fai, qualsiasi mezzo va bene. Con questo atteggiamento si avrà sempre totale rispetto di chi ti fa stare così bene come un musicista che ami. Se invece si usano i sistemi digitali solo per fagocitare cantanti e gruppi a tutto volume, allora spero che tra questa gente si diffonda un'epidemia di diarrea acuta. Per quanto riguarda invece la retribuzione congrua dei musicisti nell'era digitale, purtroppo questo rimane ancora un grosso problema irrisolto.

Parliamo adesso di enogastronomia: quale è il vostro rapporto con il cibo e il vino?
Mangiare è bellissimo ed è raro che qualcosa non mi piaccia! A discapito di linea e salute, mi piacciono i piatti sostanziosi e da friulano, sono abituato al vino buono. Da quelle parti anche il vino da tavola, quello semplice vanta una buona qualità, qui a Berlino invece bisogna stare attenti di non comprare bottiglie di "mal di testa"!

Volendo fare un confronto fra la vostra musica e l'arte culinaria, a che piatto accostereste il vostro modo di fare musica e perchè?
Faccio un appello agli editori italiani: vi prego, ristampate: "L'abbuffone", di Ugo Tognazzi. In quelle pagine si comprende divertendosi quanto la vita e il mangiare siano correlati. Io farei un parallelo tra il missaggio del disco e cucinare per esempio un risotto... è una questione di bilanciamento dei vari elementi che non debbono essere per forza proporzionati: mettimi una buona salsiccia e quella ti riempie il cuore come una bella grancassa.

Ringraziamo Marco Brosolo per la sua disponibilità e lo lasciamo con l'augurio di avere il successo che merita con questa sua opera veramente interessante.


scheda CD

 

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Marco Brosolo Cover de CD "Cadremo Feroci" di Marco Brosolo Retro di copertina del CD "Cadremo Feroci" di Marco Brosolo