Interviste
Intervista a i Profugy per "Musica con gusto 2.0"
Articolo inserito da musica il 06/11/2015 alle ore 14.18.50
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In occasione dell'uscita del loro EP "La nostra comunità", di cui inseriamo alla fine di questa intervista il video, abbiamo intervistato i Profugy via mail per la nostra rubrica "Musica con gusto 2.0", con cui cerchiamo di scoprire anche i gusti e le abitudini enogastronomiche degli artisti che intervistiamo.
Spiegateci in poche parole la genesi del vostro EP
Nasce per gioco. Due amici che di notte, davanti ad un falò, chitarra in mano, inventavano canzoni divertenti sia per fare da cornice a baci occasionali di amori estivi, sia per far smaltire le innumerevoli birre bevute da amici ubriaconi. Poi questo gioco piaceva, oltre che a noi anche alle persone che partecipavano, e ci siamo detti: perchè no? In fondo abbiamo sempre fatto questo ed ora avevamo bisogno di gridare la nostra rabbia, di esternare il nostro pensiero, tutto racchiuso nel disco.
Gli artisti (non solo musicali, anche arte, letteratura, cinema, fumetti, ...) che vi hanno spinto a fare musica e quelli che ancora ti influenzano
Pino Daniele e la matematica. Il primo perchè ricordo che da bambino volevo che tutti cantassero le mie canzoni cosi come tutti cantavano le sue. Non nascondo che a volte sognavo ad occhi aperti di essere lui. La matematica perchè a scuola la odiavo così tanto da capire che quello di sicuro non sarebbe stato il mio mondo e ciò mi spinse a seguire la scia artistica. L'aver studiato cinema e in particolare la regia di Kubrick ha inciso moltissimo sulle mie scelte e direzioni artistiche. Oggi ne sento l'influenza, mi ispiro un pò a lui anche se io non faccio film ma canzoni.
Potete raccontare (in modo comprensibile anche ai non esageratamente tecnici) la strumentazione principale che avete utilizzato per suonare in questo disco?
Semplice. Formazione acustica. Chitarre acustiche, basso acustico, ukulele, banjo, batteria, strumenti ritmici come mezzelune e shakers, kazoo e cori.
La storia del Rock è piena di gruppi che si sono fatti forza con una vera o presunta rivalità... (Beatles/Stones, Blur/Oasis) pensate ad un gruppo della scena italiana di cui vorreste essere rivali e spiegateci perché avete scelto quel gruppo in particolare
Assolutamente. Siamo completamente contrari alla musica come forma di rivalità. Non a caso siamo ostili nei confronti dei talent show che hanno come loro punti di forza proprio la competizione. La musica è unione, complicità. Stiamo parlando di tutt'altra cosa.
Cosa pensate di come si ascolta oggi la musica, ovvero con streaming su Spotify e affini. Che idea vi siete fatti?
Penso abbia i suoi pro e i suoi contro. Di certo siamo fortunati a vivere nell'era della "facilità", basta un clic e si può ascoltare ciò che si voglia. Questo è fantastico! Ma d'altra parte bisogna dire che questa "facilità" permette a chiunque di produrre musica e farla ascoltare e con ciò a volte ci imbattiamo in degli ascolti abbastanza patetici. Farei tranquillamente a meno di questa "faciltà" in cambio della meritocrazia e della giustizia musicale.
Parliamo adesso di enogastronomia: qual'è il vostro rapporto con il cibo e il vino?
Ci piace mangiare e ci piace farlo bene. La fortuna vuole che abitiamo a Napoli e di certo questo facilita le nostre scelte. Molte volte facciamo pranzi/abbuffate dove il vino la fa da padrone. Molte volte le canzoni sono nate proprio da una bella bevuta in compagnia.
Volendo fare un confronto fra la vostra musica e l'arte culinaria, a che piatto accostereste il vostro modo di fare musica e perchè?
Bhe seppur scontata la nostra risposta è la pizza napoletana! Perché, come la nostra musica, una volta provata, non se ne può più fare a meno.
Ringraziamo i Profugy per avere accettato di essere intervistati per Musica con Gusto 2.0 e per la loro disponibilità, e li lasciamo con l'augurio di tanta buona fortuna.
video de I PROFUGY tratto dall'EP "LA NOSTRA COMUNITÀ"
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