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Ricette
Pastiera Napoletana
Ricetta inserita da pasqualefranzese
Autore della Ricetta:
Pasquale Franzese
Chef/Docente di enogastronomia
Dolci - Torte, crostate
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Dosi per: 10
ingredienti per due tortiera cm 28:
1 kg. pasta frolla;
Farcia 1: 250 gr. grano cotto, 100 ml. latte, 50 gr. burro, 1 bustina vanillina, zeste di arancio e limone, 3 gocce aroma di millefiori; mettere in cottura il composto e lasciar raffreddare.
Farcia 2: 250 gr. ricotta di pecora, 250 gr. zucchero, 1 busta vanillina, 6 uova, 10 gr. di acqua di fior d'arancio, 50 ml. liquore strega, 1 cedro a pezzi o canditi misti; mescolare tutti gli ingredienti a freddo in una bastardella.
Esecuzione:
Imburrare ed infarinare una tortiera con uno diametro di cm 28.
Foderare con la pasta frolla o pittolo.
Mescolare i due composti e versare nella teglia foderata.
Ricoprire con delle striscioline di frolla disponendole ad incrocio.
Versare dei fiocchi di burro sulla pastiera ed infornare a 180°C per 1 ora.
Consigli utili: nella farcia possiamo mettere anche della crema pasticcera per renderla più delicata, quindi aggiungere alla ricetta 250 ml. di crema pasticciera.
Regione: Campania
Vino:
Cantina Meloni "Moscato di Cagliari"
Note:
La tradizionale pastiera napoletata viene fatta con il "PITTOLO", sostituendo la pasta frolla. Le dosi del PITTOLO sono 500gr farina, 100gr zucchero, 4 uova, limone e arancio grattugiato, 80gr strutto, 50 gr acqua.
Poi esiste la Pastiera di riso, al grano viene sostituito il riso cotto con latte e aromi.
Esistono due leggende:
1 vuole la sirena Partenope creatrice di questa delizia, deriva probabilmente dalle feste pagane e dalle offerte votive del periodo primaverile. In particolare la leggenda è probabilmente legata al culto di Cerere le cui sacerdotesse portavano in processione l'uovo, simbolo di rinascita che passò nella tradizione cristiana. La ricetta attuale fu perfezionata proprio nei conventi e divennero celebri quelle delle suore del convento di San Gregorio Armeno.
2 narra che dei pescatori, a causa dell'improvviso maltempo, rimasero in balia delle onde per un giorno ed una notte. Una volta riusciti a rientrare a terra, a chi domandasse loro come avevano potuto resistere in mare così tanto tempo, risposero che avevano potuto mangiare la Pasta di Ieri, fatta con ricotta, uova, grano ed aromi. Per questo motivo la Pastiera iniziò ad essere simbolo di rinascita, oltre che per gli ingredienti, perché aveva dato una seconda vita a questi quattro pescatori.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/