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Alla ricerca del buono

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Migliaccio con ricotta

Ricetta inserita da pasqualefranzese

Autore della Ricetta:

Pasquale Franzese

Chef e Docente di ristorazione

Dolci - Torte, crostate


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Dosi per: 20

250 gr. semolino
1 l latte intero
100 ml acqua
50 gr. strutto o burro
8 uova
300 gr. di zucchero
600 gr. di ricotta mista
5 gr. sale
1 n° buccia limone
1 n° buccia arancia
30 gr pasta d'arancio
3 gr vaniglia
10 gr. liquore strega
3 gr fior d'arancio
300 gr arancia candita a cubetti (a piacere)








Esecuzione:

Versare l'acqua e il latte in una pentola, il burro o strutto e la scorza di limone e arancia.
Portare ad ebollizione, togliere le bucce, abbassare la fiamma e incorporare a pioggia il semolino con una frusta.
Fare bollire per circa 5 minuti mescolando di continuo con il cucchiaio, spegnere la fiamma e lasciare intiepidire.
A parte lavorare le uova con lo zucchero e la ricotta, aggiungere tutti gli aromi.
Unire i due composti, mescolare fino a formare un composto cremoso.
Imburrare una teglia dai bordi bassi, il composto al suo interno non deve superare lo spessore di 2 o massimo 3 cm.
Spolverizzare sulla superfice con zucchero semolato e fiocchi di burro.
Infornare il migliaccio a 160° per 40/50 minuti circa o fino a che non avrà un colore bruno.
Lasciate raffreddare per circa due ore, è preferibile mangiarlo dopo le 24 ore.
Tagliare il Migliaccio a fette e servite, con zucchero a velo.


Consigli utili: se dovessero crearsi dei grumi durante la cottura del semolino frustate il composto con una frusta elettrica.

Regione: Campania

Vino:

Moscato di Cagliari Donna Jolanda "Cantina Meloni"
è un vino bianco dolce ottenuto da uve Moscato in purezza, con note di rosa, pesca sciroppata e albicocca secca. In bocca si presenta dolce, aromatico e persistente, con retrogusto di albicocca, agrumi canditi e mele cotogne in conserva. Servire a 6 - 8 °C con dessert, dolci e frutta.

Note:

Un dolce partenopeo preparato in occasione del Carnevale insieme alle chiacchiere e al sanguinaccio, una torta che deve il suo nome alle sue umili origini preparata con la farina di miglio ma che adesso è stata di gran lunga sostituita con il semolino. Esistono tantissime versioni, che si tramandano di famiglia in famiglia, quella semplice e povera era preparato con il semolino, la versione moderna viene arricchita con l'aggiunta di ricotta di pecora.
Ha origini medievali, dall'anno mille. La parola deriva dal latino miliaccium che indica un tradizionale pane di miglio. In effetti nel XVIII secolo questo termine suggeriva anche una particolare torta contadina tipica napoletana (e toscana) fatta con miglio e sangue di maiale.

il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/

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