Festival nazionale spumantitalia 2021 a Garda fronte lago

L' Osservatorio Unione italiana vini (Uiv)-Ismea stima il 2021 con numeri da record, sia in termini di esportazione che in termini di consumo interno, con una produzione di 900 milioni di bottiglie di spumante italiano e un valore di 236 milioni di euro, con l'incremento delle vendite all'estero (+20% a volume), con un aumento anche nei consumi interni, in particolare nella Grande Distribuzione (GDO), che fa segnare nei primi 11 mesi dell'anno un +22% in volume accompagnato da un +26% in valore rispetto al pari periodo 2020.

Il periodo in cui si certifica la maggiore richiesta di consumo delle bollicine è il periodo delle feste, in cui gli italiani brindano con calici di spumanti di ogni tipologia, i dati riportano ben oltre 316 milioni di bottiglie italiane stappate con la consueta fisica del "botto" che sentiamo all'apertura del "tappo a fungo" (allo stato iniziale il tappo è di forma cilindrica, ma una volta nel collo della bottiglia la parte interna si comprime e quella esterna si dilata, assumendo la forma di un fungo, ecco da dove deriva il suo nome).

Da notare che di queste, quasi 3 su 4 sono destinate all'estero, nella Hit Parade delle esportazioni di bollicine italiane, in testa vede il Prosecco Doc (+25%), a seguire Asti, Franciacorta, Conegliano DOCG, Trento, Oltrepò, Alta Langa, Lessini Durello e Colli Asolani.

Complessivamente, nel 2021 il valore alla produzione degli spumanti italiani ha superato di molto i 2 miliardi di euro, con un volume produttivo in costante ascesa (+170% negli ultimi dieci anni). Attualmente le bollicine sono arrivate a rappresentare circa 1/4 del totale delle esportazioni di vino italiano nel mondo.

In Italia stanno aumentando anche le manifestazioni che divulgano e rappresentano la forte richiesta di consumo e di approfondimento sulla tipologia di prodotto.

Una di queste si è svolta l'estate scorsa nel mese di luglio, dando vita alla terza edizione del festival Spumantitalia a Garda, organizzato da Bubble's Italia, con il patrocinio del Comune di Garda, Federdoc e Assoenologi.

Molti sono i Consorzi Vitivinicoli presenti: Garda DOC, Monti Lessini Durello DOC, Soave DOC, Oltrepò Pavese DOCG, Asti DOCG, Acqui DOC, Abruzzo DOC, Valtenesi DOC, Cofagricoltura di Treviso, Prosecco DOC, Sannio DOP e tanti altri.

Un format interessante, basato sulla promozione del mondo spumantistico italiano in due chiavi diverse, quella nazionale ed estera e quella di rendere protagonisti anche alle realtà meno blasonate ma che hanno voglia di raccontare il loro territorio e produzione.

La manifestazione si è svolta nello storico Palazzo Piccini Carlotti, in una delle piazzette più caratteristiche fronte lago di Garda.

Il panorama con le sue tipicità paesaggistiche e quelle culinarie hanno fatto da cornice agli incontri, talk shows, approfondimenti e scambi vitivinicoli.

Sono stati organizzati piccoli spazi enogastronomici dislocati in diversi punti del paese, per dare vita a penisole di eventi, aperitivi nelle più belle terrazze di palazzi storici ed hotel.

Tra visite guidate nelle cantine del luogo, eventi gastronomici che hanno visto coinvolti i ristoratori, brindisi a base di sole bollicine nei musei del territorio, diverse wine experience con ambasciatori stimati ed esperti della tipologia produttiva in questione, insomma una grande ripresa per le bolle d'Italia.

Inoltre, da quest'anno la manifestazione è stata aperta ai wine lovers e non solo agli operatori, con l'intento di promuovere la cultura del vino e la conoscenza di uno dei prodotti icona dello stile italiano nel mondo.

Non solo a Capodanno quindi un brindisi tutto italiano, non solo in Italia, secondo la Coldiretti i consumatori che fanno concorrenza agli estimatori nazionali sono gli americani che scavalcano i cugini inglesi, che oltremanica si contendono il podio con i tedeschi, terzi nella classifica dei maggiori acquirenti di vino spumante italiano.

Susseguono i russi anche se le tensioni causate dalle restrizioni dell'embargo per una serie di prodotti agroalimentari Made in Italy sono ancora belle vive.

Subito dopo troviamo i Paesi asiatici, Cina e Giappone, insomma un successo in costante ascesa per le bollicine tricolori anche se il mondo si sta adoperando per imitare il prodotto, partendo proprio dalla stessa Europa.

Quindi in alto i calici e brindiamo a questa espansione e crescita tutta italiana, nel segno della bolla e della condivisione del prodotto figlio di Bacco.

Carol agostini