Le Ricette di Pasquale Franzese - Chef

Pasquale Franzese

Garganelli con speck e polvere di pane aromatizzato al limone

Pastasciutte

Dosi per: 10

800 gr pasta fresca garganelli bicolori
400 gr speck
300 gr burro
100 ml olio evo
400 gr pane grattugiato "tostato"
10 gr zeste "grattugiate"
30 n° pomodorini confit
200 gr pecorino "grattugiato"
5 gr prezzemolo "tritato"
10 gr basilico "tagliato a filangè"

Regione: Emilia-Romagna

Esecuzione:

Nella padella antiaderente tostare lo speck, aggiungere il burro e l'olio.
Aromatizzare 100 gr di pane tostato con sale e prezzemolo, usare per decorazione del piatto.
Mettere in cottura la pasta.
Spadellare la pasta per qualche minuto con lo speck e acqua di cottura.
A fiamma spenta mantecare la pasta con pane tostato, basilico e zeste "aggiungere un pò acqua di cottura se serve".
Adagiare la pasta nel piatto di portata con i pomodorini confit, formaggio e pane aromatizzato per decorazione.

Vino abbinato:

Cantina Piero Mancini: Cannonau di Sardegna è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata ottenuto da uve Cannonau.

Note:

Un formato di pasta all'uovo rigata tipica della Romagna, vengono ottenuti arrotolando una piccola losanga di pasta sfoglia intorno ad un bastoncino che viene pressato su un pettine da tessitura oppure, in assenza, su un rigagnocchi. l'aspetto è simile alle penne. Esistono diverse leggende sulla nascita del garganello, sarebbe stato inventato dai cuochi di Caterina Sforza, moglie di Girolamo Riario, signore di Imola e Forlì nella seconda metà del XV secolo, o un'altra tradizione racconta che nel 1725 una razdora del cardinale Cornelio Bentivoglio d'Aragona, stava preparando il pranzo per molti invitati, tirando la pasta sfoglia con il mattarello, si accorse che qualche animale si era mangiato il preparato per il ripieno dei cappelletti. Bando alla disperazione, le venne in mente un'idea: staccare un pettine dal telaio di casa e, con l'aiuto di una sottile canna (generalmente usata per accendere il fuoco), arrotò sopra i quadretti di pasta. I garganelli vennero poi cotti nel brodo di cappone che servì ai commensali, riscossero un gran successo.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/



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