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Piscitoccu a trappitara (Stoccafisso alla frantoiana)

Pesce

Dosi per: 6

750 gr. di stoccafisso gia' ammollato
300 gr. di patate
300 gr. di pomodori pelati
due cipolle
50 gr. di capperi sotto sale
50 gr. di olive nere infornate
un bicchiere di vino rosso
due dl. di olio
peperoncino rosso calabrese
prezzemolo
sale

Regione: Calabria

Esecuzione:

Tagliate a fette sottili le cipolle e fatele imbiondire nell'olio d'oliva in un tegame, possibilmente di terracotta, aggiungendo dopo qualche minuto i pomodori ed il prezzemolo tritato. Salate, sminuzzate il peperoncino rosso, unitevi le patate tagliate in grossi pezzi, i capperi e lasciate cuocere per un quarto d'ora circa. Tagliate a pezzi lo stoccafisso, aggiungetelo alla salsa e bagnate con il vino, lasciando evaporare per qualche minuto, allungate con qualche mestolo d'acqua calda e lasciate cuocere a fuoco moderato per il tempo necessario che può variare da 15 minuti a circa un'ora, a seconda dell'ammollo dello stoccafisso. Infine, unite le olive e continuate la cottura per altri 10 minuti. Servite ben caldo.

Vino abbinato:

Rosso di Pèllaro

Note:

Era antica usanza nel reggino (ma anche nella piana di Gioia Tauro) che questa pietanza venisse offerta dal proprietario del frantoio ai suoi frantoiani tutte le volte che si crisciva l'olio e cioè si separava l'olio dall'acqua di lavorazione. Da qui il nome. Naturalmente lo stoccafisso veniva condito con una quantità terificante di olio di frantoio appena spremuto.

Oggi la tradizione si è estesa alle costruzioni edili per cui il costruttore offre u piscistoccu ai suoi operai tutte le volte che si getta l'ultima soletta dell' edificio e si issa la bandiera tricolore.



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