Regione: Campania Esecuzione:
Tagliare a dadolata non troppo grossa la carne di maiale e friggerla in olio di girasole senza salare fino a cottura uniforme ma non troppo secca e metterli al caldo.
Friggere le patate tagliate a tocchetti o a stick e friggerle in olio di girasole senza salarle.
In un altra padella friggere le papaccelle previo eliminazione del picciolo e dei semi e spezzettata a mano in maniera grossolana abbastanza grandi e friggere anche queste in olio di girasole.
A questo punto mettere in una "Farzora" o normalissima grossa padella, abbondante olio di oliva e aggiungere facendole sfrigolare per esaltarne l'aroma 4/5 foglie di alloro pulite con strofinaccio. Ripassare per pochi minuti tutti gli ingredienti mescolati senza spappolare patate e papacelle salando a piacere. Scolare con un mestolo forato e servire caldo con buon pane fresco e fragrante. Vino abbinato:
Aglianico del Sannio Note:
Questa che vengo ad illustrarvi oggi è una classica ricetta della mia zona, già precedentemente ne ho parlato nei vari post in giro tra blog e forum nel web, della sagra che si tiene nel mio paese San Martino Sannita (Benevento) puntuale ogni 13 del mese di agosto quella del "Papaprulo 'Mbuttunato".
Ed è proprio in questa sagra che uno dei piatti più graditi è la Farzora.
La Farzora prende il nome dalla tipica rurale padella di ferro che si usava un tempo, la sua ricetta prevede pezzi di maiale, sopratutto pezzi di "scannatura" (nel periodo della macellazione dei maiali detta anche "Cicolotti"), patate fritte e il gusto agrodolce della papaccella, il classico peperone rosso e carnoso messo ad insaporire sotto aceto.
Semplici ingredienti che trovano giusta armmonia in un semplice piatto dal gusto del passato contadino e da sapori e profumi non più usuali alla cucina moderna.
Un piatto unico saziante che assaporato con ottimo aglianico appaga l'essere a tavola.
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