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Carciofi stufatiVerdure, legumi, patate Warning: getimagesize() [function.getimagesize]: SSL: An existing connection was forcibly closed by the remote host. in D:\inetpub\webs\spaghettitalianicom\Blog\RicettaStampa.php on line 678 Warning: getimagesize(http://win.spaghettitaliani.com/public/vetr/Carciofi-stufati023643_v.jpg) [function.getimagesize]: failed to open stream: HTTP request failed! in D:\inetpub\webs\spaghettitalianicom\Blog\RicettaStampa.php on line 678
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Regione: Sardegna Esecuzione: Separare i carciofi dal gambo, sfogliare i carciofi dalle foglie dure. Vino abbinato: Cantina Piero Mancini: Vermentino di Gallura DOCG Spumante Brut Note: Originario dell'Etiopia, scoperto dagli antichi Egizi, i Greci lo chiamavano kinara e i Romani cynara.Nel mondo antico i carciofi erano solo delle inflorescenze del cardo selvatico. I Romani conobbero quelle piante e le apprezzarono anche in cucina, ma limitarono il loro entusiasmo culinario solo agli steli, depurati dalle foglie dure, molto simili ai nostri attuali cardi. I Romani hanno sempre cercato, con opportuni incroci, di migliorarne la produzione dei cardi e dei suoi cuori, rendendoli più carnosi. I carciofi latini provenivano principalmente dalla Sicilia, ma anche da Cartagine e Cordova, in Iberia. Apicio, cuoco della Roma imperiale del primo secolo dopo Cristo cucinava i cardi con il garum, olio, uova sode a pezzi, oppure con un pesto di ruta, menta, coriandolo, finocchio, pepe, ligustico, miele o condiva i cardi lessati con pepe, cumino, garum e olio. Nel corso degli anni la pianta selvatica è stata domata e sono nate diverse varietà di carciofo: dai giganteschi esemplari del Nord Africa a quelli minuscoli dell'estuario di Venezia. La cucina sarda usa il carciofo, sia coltivato che selvatico, la coltivazione del carciofo si è radicata su tutto il territorio d'Oristanese a quelle del Campidano, dalla Valledoria alle valli del Coghinas, da Alghero a Ittiri, da Uri a Usini. Si gusta crudo, condito con olio extravergine, limone, sale e pepe e nient'altro in quanto non sopporta né pane né vino. Ottimo appena scottato in acqua bollente salata e servito con un filo d'olio extravergine o in pastella, oppure come ingrediente nelle casciolas di verdure, di carne o di pesce. |
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