Dolci, dolcetti
Ricetta inserita in archivio da Pasquale Franzese il 16/02/2018 alle ore 07.36.27
Autore della Ricetta:
Pasquale Franzese
Chef/Docente di enogastronomia
1 l crema pasticcera
50 gr maizena
1 kg impasto per danubio (400 gr farina 00, 100 gr farina di forza, 75 gr burro, n° 3 uova, 100 gr latte tiepido, 10 gr lievito di birra, 100 gr zucchero, 3 gr arancio grattugiato o 10 gr pasta d'arancio, 2 gr sale)
Sciogliere il lievito nel latte ed incorporare metà della farina con metà dello zucchero.
Incorporare le uova e la restante farina.
Aggiungere lo zucchero.
Quando l'impasto è ben accordato aggiungere il burro con gli aromi e sale.
Lasciare riposare l'impasto per 20 minuti.
Formare delle sfere da gr 30 e disporre nello stampo da ciambella o tortiera, formando una corona.
Lasciare lievitare.
Nella crema fredda incorporare la maizena.
Quando le sfere hanno raggiunto il doppio del volume, siringare ogni sfera con della crema.
Spennellare il danubio con uovo, zucchero e panna o acqua.
Infornare a 160°C per circa 40/45 min.
Cantina Piero Mancini: Moscato di Sardegna DOC
Presente sullIsola dai tempi dei Romani, il vitigno Moscato DOC coltivato nelle vigne di Piero Mancini in Gallura, produce un vino eccezionale, unico, dal grande aroma e dal profumo inconfondibile.
La sua diffusione e la sua storia radicata a Napoli, tipico della tradizione boema e di quella austriaca è il Buchteln, un antico dolce da té che si compone di tante morbide sfere di pasta lievitata, farcite con marmellata di prugne e albicocche. Giovanni Scaturchio, pasticciere d'origine calabrese, nel 1905 aveva fondato una pasticceria a Napoli in piazza San Domenico Maggiore, pasticceria rinomata ancora oggi. Negli anni '20 del '900 Scaturchio era tornato a Napoli, dopo la Grande Guerra, portando con sé la sua sposa salisburghese. Della pasticceria Scaturchio erano già rinomate la Pastiera, i Babà, le Sfogliatelle ricce, i Roccocò, gli Struffoli, insieme al Susamiello calabrese ed è proprio dagli anni '20 che iniziarono ad esser prodotti dolci nuovi per i palati napoletani: lo Strudel, la torta Sacher e proprio il Buchteln, che venne presto "napoletanizzato" in Briochina del Danubio e poi in Danubio.
Secondo altre fonti, il Danubio avrebbe fatto la sua comparsa a Napoli già molto tempo prima, durante il regno dei Borbone. Nel 1768 re Ferdinando IV prese in sposa Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, la quale portò con se un gruppo di cuochi viennesi. A corte la tradizione austriaca si fuse con quella napoletana e da tipico dolce d'Oltralpe, il Danubio divenne una ghiotta torta salata, con un ripieno fatto di ingredienti come salame e scamorza.
Il Danubio è uno straordinario incontro di sapori, che può accompagnare moltissimi piatti, da gustare in compagnia e in qualsiasi occasione. La sua caratteristica è il contrasto tra il dolce della pasta brioche ed il salato del ripieno che crea un connubio perfetto di sapore e bontà.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/
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