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Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

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Introduzione alla Rubrica e indice di tutti i numeri

 

21 Giugno 2003 – Concerto di Paolo Vallesi durante il Palermo Fest

 

 

Cronaca del concerto e foto


INTERVISTA A PAOLO VALLESI

di Luigi Farina

La ricerca dei sapori regionali non scordando chi sta peggio di noi

  

Palermo 21 Giugno 2003 - Sono le 19.00 e mi trovo davanti al camerino di Paolo Vallesi. La mia richiesta di intervista viene accolta con tanta simpatia ed interesse, ed ancor prima di provare con i suoi musicisti sul palco, mi fa accomodare nel suo camerino ed iniziamo l'intervista.

Tu sei fiorentino. La Toscana è una terra di grandi tradizioni sia gastronomiche che enologiche. Qual'è il tuo rapporto con la cucina?

Sono un reale appassionato del vino e delle produzioni vinicole. Girando molto sopratutto l'Italia, mi piace cercare ed acquistare campioni di vino da tutte le parti d'Italia, quindi mi sento un appassionato.

Anche con il cibo ho un buon rapporto, e da buon toscano mi piace mangiare e bere bene.

Prendendo spunto dal tuo essere toscano, cosa mi dici su le tante parole che sono volate sul problema "mucca pazza", che proprio ai toscani toccava da vicino, con la proibizione a vendere la famosa e buonissima "fiorentina"?

Devo dire che a Firenze non è mai mancata la fiorentina, anche nei periodi più integralisti si trovava qualche macellaio che non rispettava le regole o comunque si trovavano bistecche di animali più giovani. In quel periodo a Firenze correva una barzelletta molto appropriata, che diceva:

Sai che differenza c'è fra Cecchi Gori e la "mucca pazza"?

Nessuna! Perchè tutte e due hanno rovinato la "Fiorentina".

Il primo la squadra, la seconda la bistecca.

Parliamo adesso del tuo lavoro. E' da un po' che non ti si vede in Tv, forse perchè ti sei concentrato sul tuo ultimo disco che uscirà proprio in questi giorni, e di cui ci darai oggi delle anticipazioni?

Diciamo che il disco esce nei negozi venerdì 27 e sto già presentando queste canzoni nuove durante i concerti. Ma non è questo il motivo per cui mi si vede molto poco in televisione. Io caratterialmente sono una persona che fa le cose che gli piacciono e in TV non ne trovo molte, ci vado solo se devo suonare o devo vantare, se no preferisco fare i concerti, che non ho mai smesso di fare, e propormi al mio publico.

E' pure vero che sono stato molto impegnato a fare questo ultimo disco, che raccoglie tutte le canzoni più conosciute che ho fatto, più altre canzoni nuove, però quelle diciamo vecchie le abbiamo tutte riarrangiate e risuonate, quindi è stato un lavoro lungo, mi ha portato via 2 anni, oltretutto esce contemporaneamente in Spagna ed in America Latina, in lingua spagnola.

Preferisco dedicarmi a questo piuttosto che fare cose che magari non mi piace fare, infatti le ultime volte che sono stato in televisione è stato sempre per favorire la nazionale italiana cantanti, sia come promozione che come partite. Se invece devo andare in un programma dove si parla di tutt'altro e serve solo per farti vedere, non mi piace, non fa parte del mio carattere.

Torniamo a parlare di sapori e di cucina. Andando in giro avrai avuto modo di avvicinarti alle cucine regionale. Quando ti trovi in giro, cosa prediligi, la ricerca della tardizione locale o una cucina più standard, oppure ancora preferisci cucinarti da te, se ne hai la possibilità?

Io assolutamente ricerco i piatti più tipici di ogni regione. Per esempio quando vado in Sardegna preferisco mangiare il porcellino più che altre cose. Quando vengo in Sicilia non mancano mai i ricci, quando finisco i concerti andiamo di notte a cercarli. Sono un appassionato della cucina locale, tra l'altro cerco sempre i vini della regione, come ho detto prima, e qui in sicilia sono un appassionato del Rapitalà bianco abbinato al pesce, che mi piace molto. Quindi cerco di trovare sempre dei posti tipici dove andare a mangiare, e assaggiare i sapori tipici del posto, anche se a volte mi ha dato qualche problema, come quando mi sono trovato in Calabria a mangiare il naso del maiale, che è una cosa abbastanza imbarazzante da vedere, però assaggio di tutto e provare di tutto. Mi piace pure cucinar, ma lo faccio solo a casa mia quando non sono in giro.

E cucini solo per te stesso, o riunisci gli amici e cucini per loro?

A me piacerebbe cucinare anche per altri, ma ormai vivo da solo da circa un paio di anni. All'inizio la mia cucina era molto semplice, aveva solo la funzione di sostentamento, poi ci ho preso gusto e riesco ad organizzare qualche cena per amici, con risultati altalenanti, non sono un grande cuoco, fra piacere di cusinare e riuscire a cucinare c'è differenza. Come d'altronde nella musica e nel canto. Fra piacere e riuscire cè differenza.

Un'ultima domanda, cerchiamo di fare un accostamento fra musica e cucina. E possibile farlo secondo te? E se si che assonanze trovi fra queste due arti?

Vedo un accostamento principale. Secondo me, sia la musica che la cucina sono due espresioni dell'animo umano. La cucina è senz'altro una forma di arte, c'è molta arte nel preparare i piatti, così come c'è nel fare musica. Entrambe sono una forma di liberazione personale. Di solito la musica si ascolta per stare bene, e il cibo, anche se lo usiamo per sostentarci, in realtà la maggior parte delle persone ne fanno una fonte di soddisfazione, diciamo che una buona cena ti fa stare bene così come ascoltare o suonare della buona musica, c'è sicuramente un filo comune. Tutto questo magari è bello fino ad un certo punto, se pensiamo che si fa uso del cibo in modo sproporzionato, invece, purtroppo, non in tutto il mondo e così, su questo, anche se c'è la consapevolezza di una certa impotenza, nel nostro piccolo dobbiamo cercare di sensibilizzare tutti per cercare di risolvere i problemi degli altri meno fortunati di noi.

Dopo questa chiacchierata con lo schietto Paolo Vallesi, lo saluto ringraziandolo per la simpatia e la disponibilità con cui mi ha accolto.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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