Ti devo dire
che la prima domanda te la faccio con un po' di invidia: Come nasce l'idea di
fare spettacolo intervistando belle "gnocche"?
E' iniziato con
Zelig, perchè una volta ho beccato la Merz, che è l'unica di quelle che ho
intervistato che me l'ha data, scherzo...
Guarda che io riporto tutto fedelmente quello che mi dici!
No, no, la
saluto, non è vero, scherzavo. La domada doveva essere: Fra quelle che hai
intervistato, c'è una che te l'ha data? E io ti avrei dovuto rispondere: Non
fatemi fare il nome della Merz. Questa è la prassi. Tornando all'idea di queste
interviste, l'ho trovata in una serata di cose sportive, con i ragazzini e tutto
..., stava facendo vedere il calendario un po' osè, e io le ho fatto queste
domande: Si ricorda la sua prima volta? Si! Quanti eravate? E stupidaggini così.
Poi l'ho proposto a Zelig, abbiamo cominciato ed è andata bene. E per assurdo ne
abbiamo anche miracolate parecchie: la Hunziker dopo che ha fatto la puntata con
noi, è stata vista ed è stata presa, la Corna l'abbiam beccata noi, insomma
tutte quelle che erano in pole position, con due
colpi, come si dice, li davanti, si sono rese anche abbastanza simpatiche ed è
stata una buona spinta.
Fra queste, chi ti ha dato più filo, e al contrario chi te ne ha dato un po'
di meno?
Quella che
secondo me capiva un po' meno era l'Asia Argento, quando le
chiedevo, "la prima volta che le son venute le mestruazioni si è
spaventata o ha pensato ad uno scherzo di suo padre?", lei non capiva
bene cosa le succedeva, e la tirava un po' da personaggio, lei è
carina, simpatica e tutto, poi quando va sul palco ha questi momenti,
quando mi ha detto, "ho un piercing sulla passera!", io le ho risposto
"ho un'amico che ha una calamita sul pisello, se vuole vi faccio
conoscere", non è che ci spaventiamo.... Però alcune divertenti, mi
ricordo, per esempio, la Caldonazzo, che le ho detto, "Lei è molto
bella, probabilmente è bella anche dentro" e alla sua risposta
affermativa, "Mi fa entrare per vedere se ci ho preso", la De Grenet,
le avevo chiesto: "Cosa le piace in un uomo? Si esprima pure in Euro!",
un sacco di cazzate così, alla fine abbiamo fatto un libro che era "Me
la darebbe?", che appena uscito ha venduto anche tanto. Adesso è
uscito: "Calciatori e veline" edito da Mondadori, con due autori bravi
che sono Tamburrino e Turati, che mi danno una mano, dove abbiamo messo
insieme i calciatori e le veline, perchè anche i calciatori sono come
le veline senza tette, quindi andare da Buffon a chiedere: "E' vero che
lei quando lancia una palla fino ai 70 metri con un calcio...?", lui mi
ha detto "si!", e io: "No ti fa un po' male?", mi ha detto "no!", non
capiva neanche cosa stavo dicendo; a Totti gli ho detto: "E' vero che
la prima volta che le hanno regalato un libro, lei l'ha buttato in
terra e ha detto, è bello ma rimbalza male?", quindi tutta una serie di
personaggi un po' così, ed abbiamo scoperto che sono un po' simili. La
cosa divertente è che io spavento la gente, ho fatto Cacciari, Feltri,
Liguori, ... Stiamo preparando, oltre che fare questa cosa su 10, su
Sky, visto che è andata bene, 30 puntate, su Sky Sport 1, con la
Dandini stiamo preparando, dovrebbe esserci un palinsesto, una specie
di talk show in due, dove massacreremo veramente quattro ospiti, forse
con l'ausilio della Banda Osiris,...
Tu hai fatto tantissima televisione, partendo da Zelig e Costanzo show,
ma tu come persona che rapporto hai con la televisione?
Normale, la guardo fondamentalmente, abito in un posto che è molto
siciliano, che sono le Cinque Terre, che sta sul mare, quindi sto lì,
pesco, me ne vado con i miei amici cinghiali, che non mi cacano
neanche. E mi salvo la vita così, non sto ne a Roma ne a Milano,
preferisco questo tipo di rapporto, anche perchè la televisione è
miracolante, ma spesso ti ridà quello che ti da, insomma. Bisogna stare
molto attenti a prenderla come una situazione giocosamente alla larga.
Io preferisco avere questi rapporti così, per esempio con Costanzo, lo
vedo, mi ha miracolato 15 anni fa, ma non ho avuto queste
frequentazioni post, tipo le cene,... , perchè son convinto che là poi si
rovinano i rapporti, invece così rimane il fatto che sei simpatico. Come con gli innamoramenti, insomma, si dovrebbe avere il coraggio di
non andare mai con una che ti piace, perchè poi è peggio di quello che
sembra, sia per me che per gli altri, al contrario.
Hai parlato delle Cinque Terre, posto ricco di tradizioni
gastronomiche. Quale è il tuo rapporto con il cibo, visto anche, che per
il lavoro che fai, viaggi tanto?
Intanto, venire a Palermo e non andare al giardinetto a mangiare la
cremolosa è una follia. Una delle sfighe più grandi della vita è venire
a Palermo e trovar chiuso quel chiosco lì. La fanno anche in tanti, ma
andare li a prendere un minimo di tris, non puoi non prendere, che so,
i gelsi piuttosto che qualche altro gusto, c'è di tutto, li diventa un
dilemma primordiale, vorresti prenderli tutti, ma sei costretto a
prenderne tre, perchè se ne prendi sei già ti guardan tutti male, è un
problema psichiatrico. Prima di venir quà sono andato a mangiare
un'arancino, vicino al Giornale di Sicilia, bomba, con dentro il maiale
e tutto, il mio omeopata è morto quando gli ho telefonato, gli ho detto
che dopo un terzo grugnivo come i cinghiali, col caldo e senza bere è
stata una prova di forza. Quà ho anche avuto un momento da cannoli
straordinario, poi non fumo, bevo poco, e forse ho ancora il palato
sano. Mi ricordo che un'altra volta son venuto a presentare l'altro
libro, non mi ricordo se ero a Palermo, comunque ero in Sicilia, era
ancora presto e mi son fermato in una specie di bar, mi han detto che
fanno le granite buone, è mi han fatto per la prima volta la granita,
quella con il caffè, sotto granita e panna sopra, e la brioche a
fianco. Te lo giuro, alla prima cucchiaiata mi è partito il cervello e
pensavo in siciliano, ha spostato dei neuroni, non lo so, è ci ho preso
una calma ..., e ci ho messo quaranta minuti a staccarmi. E' stata una
tappa fondamentale, scherzosamente ma è così. Come in Puglia ho trovato
un posto che si chiama Tuccino a mare, a Polignano, dove mangiano
crudo, i ricci crudi, la prima volta che ho mangiato un riccio crudo,
io che vivo al mare, sto sul mare, vado in barca e pesco, ho risentito
il mare davvero, e adesso ho un'astinenza di ricci crudi, e mi
dispiace. io sono un po' ipocondriaco, sto attento quando mangio, però
i ricci crudi, ragazzi, vai via di cervello. Tornando alle Cinque
Terre, ti posso dare anche l'indirizzo molto buono di uno, che si
chiama Cappun Magru, in una piccola località che si chiama Groppo, dove
c'è un ragazzo molto bravo, Maurizio, che ha ripreso la casa della
nonna, ha fatto anche tre o quattro stanze, dove si mangia bene, vale
il viaggio, veramente, è diventato uno famoso, anche da guide e tutto,
fa delle cose buonissime, tipo il cappun magru, che è un piatto povero,
vecchio, è tanto magro che il cappone non c'è, naturalmente, con tutti
gli avanzi dei frutti di mare, della verdura, dell'orto. La cosa buona
di noi, diciamo meglio di loro, noi non siamo più niente, diciamo dei
nostri nonni, è che nelle Cinque Terre non ci sono pescatori, ma
contadini vista mare, cioè hanno queste terrazze strappate a fatica, il
mare lo usano poco. Mio papà per esempio, alleva conigli, galline, e
usa bene frutta e giardini, ma non sa nuotare e non va in barca, quindi hanno un
rapporto molto contadino. Siamo molto terroni, se ci
permettono di dirlo, siamo molto simili al sud, difatti io al sud mi
trovo bene, ho preso anche una casa anche in Puglia. Noi siamo li ed
abbiamo questa visione molto sudista delle cose, i limoni, ..., sembra
molto di essere al sud, e poi io sono convinto, l'ho detto anche oggi,
li in radio, che la vera regione unita, non come la lega che da un
chilometro a l'altro ha problemi grossi, se facessero dalla costa
all'interno per 10 Km per tutto il bacino del Mediterraneo, Spagna,
Italia, Grecia, a scendere Marocco, se ne potrebbe fare una regione,
che a parte i dialetti, che sono lingue, e son diversi, c'è lo
stesso modo di parlare, di vedere, di mangiare, di usare il mare. Una
volta l'autostrada era il Mediterraneo, costava meno fatica caricare la
roba su una barca e portarla da un'altra parte, invece da noi andare a
Milano che sono 180 Km, c'è una montagna, c'è la Cisa, era inviolabile,
solo negli ultimi anni con i trafori le strade, ...., ma prima era
quasi irraggiungibile. E' affascinante pensare che ho più cose in
comune a 1.000 km, dove si innesta il palamito per il pescespada, che
non andare a Milano, che è un'ora e mezzo, e non c'ho niente da dire,
non sono da risotto alla milanese, lo zafferano, capisci?
E con il vino che rapporto hai?
Il vino non l'ho mai bevuto, mia moglie è già una che beve di più. io
bevo Coca Cola, schifezze, spume, acqua minerale, adesso allungo il
vino con l'acqua gassata, faccio delle cose orribili. Però devo dire
che ultimamente sto cominciando a capire cosa sta succedendo nel mondo,
anche se c'è tutta questa moda di gente che fa il sommelier, assaggia,
ma c'è fondamentalmente una bella cultura sotto. Da poco abbiamo fatto
cinque serate in Trentino con Riondino, dove per ogni serata
presentavano un vino, ed è stato inevitabile assaggiarli, ed ho
cominciato a capire che forse è vero che senti i gusti e i sapori. Io
sono più da boschi e da riviera, però comincio a non andare a cena
senza vino, anche mettendoci un po' d'acqua, ma comincio a sentirne il
bisogno, una cena a spuma non ce la farei.
Tornando ai tuoi spettacoli, ho visto che hai con te la tua chitarra,
parlaci della musica e delle canzoni che spesso scrivi.
Io nasco come cantautore. Sono andato da
Costanzo, vincendo San Scemo,
con la canzone di Mario, non me la danno mai, questa serie di
stupidaggini, ..., tutto nasce dalla paura che li davanti al pubblico dici
la battuta e nessuno ride, mentre canti, tutti li gentili ti ascoltano
e poi ti fanno l'applauso quando han capito che è finita. Per cui
queste canzoncine un po' idiote, le faccio. La cosa divertente è che,
io faccio il cabaret musicale da 15 anni, quando con Zelig hai avuto
una bella botta, poi con Quelli del calcio, ..., andando in giro i
ragazzini che vedono quelle cose lì, vedono che canti e ti dicono, ma
canti anche?, in realtà sono le interviste che erano in più. Però va
bene tutto! L'importante è non andare a lavorare!
Un saluto per i visitatori di spaghettitaliani?
Spaghettitaliani, salutiamo tutti, sperando che tutto sia al dente,
insomma, niente robba molla. Ecco!.
Ringrazio Dario Vergassola per la sua disponibilità e per la simpatia con cui mi
ha accolto, e mi commiato, dandogli appuntamento per lo spettacolo di questa
sera, a cui assisterò con molto interesse.
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