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Renato Aiello

Protagonista

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Data evento: 23-01-2020
Oltre 60 realtà private al centro del Report Le organizzazioni private dell'arte contemporanea in Italia. Ruoli funzioni attività che sarà presentato giovedì 23 gennaio alle ore 10 a Roma presso l'associazione Civita

Oltre 60 realtà private - fondazioni, associazioni e società capitali - operanti nel mondo dell'arte contemporanea italiano, con una programmazione continuativa e qualificata,orientata alla promozione e produzione artistica destinata alla pubblica fruizione, sono al centro del Report Le organizzazioni private dell'arte contemporanea in Italia. Ruoli funzioni attività che sarà presentato giovedì 23 gennaio 2020 alle ore 10.00, a Roma, presso la Sala Gianfranco Imperatori dell'Associazione Civita.

Promossa congiuntamentedal ComitatoFondazioni Arte Contemporanea, Associazione Civita ed Intesa Sanpaolo,l'iniziativa presenta una mappatura dettagliata, e per certi versi inedita, di tali organizzazioni, con l'obiettivo di far conoscere e valorizzarne il ruolo, econ un focus particolare sul "modello italiano delle Fondazioni"dotato di una specifica fisionomia. Modellate sul museo piuttosto che sulla galleria, le realtà impegnate nel contemporaneo in Italia mostrano come elemento essenziale della propria mission il coinvolgimento attivo del pubblico, tramite la programmazione espositiva edi Public program, svolgendo una preziosa funzione di sostegno alla produzione artistica, in particolare giovanile, e di avvicinamento al pubblico del contemporaneo.

Il Centro Studi di Civita, sulla base di un'analisi desked attraverso una survey condotta su un campione di 63 organizzazioni di natura giuridica privatistica - delle 73 censite in origine - mediante un questionario elaborato ad hocsomministrato attraverso la piattaforma digitalerealizzatadal Consorzio Stabile Glossa,ha effettuato un monitoraggio sistematico delle realtà private che operano nel contemporaneoricostruendone il contesto e, al contempo, ha condotto un approfondimento "qualitativo" sulle caratteristiche ed il funzionamento di tali realtà tramite interviste mirate con i responsabili e sopralluoghi presso le strutture.

Lo Studio, pertanto, ha inteso, da un lato, indagare e porre a confronto gli ambiti strategico-gestionali legati all'offerta artistica e culturale (formagiuridica; organizzazione interna; risorse disponibili;attività pianificate e/o svolte; canali di comunicazione; relazioni di altri enti di settore inItalia e all'estero; ecc.) e, dall'altro, evidenziare best practices e criticità inerenti aspetti quali: politiche di promozione dei giovani artisti, pratiche di audience engagement ed impatti prodotti da queste realtà sui territori e le comunità di riferimento.

Approfondire ed interpretare il sistema privato dell'arte contemporanea è un passaggio essenziale per gestirne le risorse, estrarne i valori, potenziarne il dialogo con il pubblico e la società. La sfida è, dunque, quella di trasformare i benefici delle singole esperienze in ricadute a lungo termine attraverso la connessione tra il mondo del contemporaneo ed altri settori mediante la cooperazione sistematica tra Istituzioni, attori privati e comunità locali.


PROGRAMMA

WELCOME COFFEE

SALUTI
Simonetta Giordani,Segretario Generale Associazione Civita
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Comitato Fondazioni Arte Contemporanea
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo

MODERA
Sabrina Donadel, Giornalista

INTRODUZIONE E PRESENTAZIONE DELLA RICERCA
Raffaella Frascarelli, Presidente e Direttore scientifico Nomas Foundation
Alfredo Valeri, Responsabile Ricerca, Centro Studi Associazione Civita


INTERVENGONO
Giovanni Giuliani, Presidente Fondazione Giuliani
Paolo Naldini, Direttore Cittadellarte I Fondazione Pistoletto
Cristiana Perrella, Direttore Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Florinda Saieva, Direttore generale Farm Cultural Park
Francesco Arena, Artista
Riccardo Rossotto, Segretario Generale Comitato Fondazioni Arte Contemporanea

CONCLUDE
Nicola Borrelli, Direttore Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana Mibact

Tramite il sito web realizzato in collaborazione con il Consorzio Glossa è possibile consultare le informazioni relative a tutte le organizzazioni del contemporaneo analizzate.

I RISULTATI DELL'INDAGINE

Il campione oggetto della survey è composto da 63 organizzazioni italiane dell'arte contemporanea, in prevalenza Fondazioni (39, pari al 62% del totale) e Associazioni (19, pari al 30%); residuale la quota di società di capitali che, con 5 realtà fra Srl e Spa, pesa l'8%. A livello di macro-aree geografiche, la distribuzione delle organizzazioni private vede una netta prevalenza di realtà localizzate nelle Regioni del Nord-ovest, dove si concentra il 44% delle Fondazioni e il 37% delle Associazioni, prima fra tutte la Lombardia seguita dal Piemonte.

In termini di età delle organizzazioni, il 70% del campione è stato costituito dopo l'anno 2000, con picchi di frequenza a partire dal 2008 fino al 2014, complice, fra l'altro, una sollecitazione culturale globale che ha interessato anche l'Italia. Dalla loro fondazione ad oggi si evidenzia, in molte, uno spiccato dinamismo. Non tutte le realtà sono sempre state focalizzate fin dalle origini sull'arte contemporanea; nel caso delle Fondazioni "di famiglia", ad esempio, talora i passaggi generazionali hanno determinato uno spostamento di attenzione dall'arte antica al contemporaneo, in altri casi, specie nelle realtà con almeno un trentennio di vita dotate di assetti giuridici "flessibili", emergono trasformazioni nella mission e negli ambiti di azione, in risposta ai cambiamenti del contesto socio-culturale di riferimento.

Le realtà analizzate sorgono per il 90% in ambito urbano e, riguardo alla natura degli spazi, il 37% ha sede in strutture di origine industriale o commerciale, mentre il 35% all'interno di edifici storici. Le caratteristiche legate alla localizzazione rappresentano un elemento-chiave nel determinare la natura della programmazione di tali realtà (ad esempio, l'offerta di visite guidate/audioguide è senz'altro in rilevanza nel caso degli edifici antichi, mentre gli edifici ex industriali o commerciali dispongono in misura maggiore di servizi per l'accesso ai disabili) oltre che nel loro ruolo indirettamente svolto in termini di rifunzionalizzazione di un patrimonio dismesso o di rigenerazione urbana o extraurbana, sino al punto di creare un forte legame identificativo fra l'ente e l'ambito territoriale di riferimento.

Fra le 63 realtà censite, 38 (61%) - di cui 27 Fondazioni - posseggono una collezione d'arte contemporanea e, in diversi altri casi, è il soggetto fondatore a detenere una propria collezione ("di famiglia" o d'impresa) svincolata dall'organizzazione. Talora, quest'ultima, nasce dalla missione di tutelare e valorizzare il patrimonio di uno specifico artista o rappresenta l'evoluzione "sociale" di un'esperienza di collezionismo corporate o, ancora, frutto della volontà di un'impresa - con un chiaro richiamo al brand aziendale - di posizionarsi in modo strategico nel mondo contemporaneo con creazione di valore condiviso a beneficio dell'azienda stessa ma anche della comunità.

Rispetto alle iniziative il quadro è eterogeneo. Sul fronte espositivo, se 4 su 10 realtà sono assimilabili a musei poiché dotate di una collezione permanente fruibile dal pubblico, oltre 9 su 10 sviluppano una programmazione legata a mostre temporanee. Le residenze d'artista sono istituite da 37 organizzazioni (59%), mentre la tendenza a fare rete, sviluppando progetti artistici in partnership con Istituzioni pubbliche o altre organizzazioni private, è espressa da quasi 8 realtà su 10.
Seguono una spiccata attenzione alle attività educative e formative (8 casi su 10), progetti di taglio scientifico (6 su 10), produzioni editoriali in house ed eventi non espositivi destinati ad un pubblico specialistico (presentazioni di libri, seminari, convegni etc.,).
Un asset fondamentale per la grande maggioranza delle Associazioni (94%) e Fondazioni (85%) sono le iniziative a sostegno e promozione dei giovani artisti attraverso l'organizzazione di mostre e attività espositive, l'istituzione di residenze, la pubblicazione di bandi e open call, in particolare per le Associazioni. Le Fondazioni prediligono l'istituzione, a scala nazionale o internazionale, di borse di studio e ricerca; di interesse comune il sostegno all'accesso dei giovani artisti in network nazionali e stranieri (Istituti di Cultura, Accademie, etc.,).

Riguardo all'accessibilità alla propria audience, oltre 7 su 10 offrono un'apertura continuativa nel corso dell'anno con orari prestabiliti. La varietà di servizi di accoglienza e accessibilità offerti è un fattore significativo per l'audience development delle organizzazioni. In termini di servizi al visitatore, emerge una particolare attenzione ad attività di accoglienza e/o progetti educativi rivolti ai pubblici più giovani.
A distinguere tali organizzazioni rispetto alle Istituzioni culturali pubbliche è la grande attenzione è posta alla comunicazione digitale; le realtà private del contemporaneo affidano siti web e social media a professionalità specializzate, a cui si affianca la figura più tradizionale dell'addetto all'ufficio stampa, e l'utilizzo di newsletter (8 su 10) al fine di mantenere aggiornata e fidelizzata la propria audience.

Riguardo a forme organizzative e modalità operative delle realtà oggetto di indagine, per quanto varie e disomogenee, emerge un dato incontrovertibile: quelle implementate non sono pratiche occasionali bensì interventi di profilo strategico coerenti con visioni di ampio respiro, resi possibili non tanto grazie al sostegno pubblico, quanto contando sulle proprie forze. In termini di sostenibilità economico-finanziaria, infatti, l'autofinanziamento, attraverso risorse dei fondatori o degli associati, è la modalità prevalente sia per le Associazioni che le Fondazioni, seguito dalla raccolta di donazioni o erogazioni liberali. Significativo, in particolare per le Associazioni, il contributo delle Fondazioni di origine bancaria.

Ufficio stampa


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