Articolo inserito da Carol Agostini il giorno 25/05/2020 alle ore 19.19.33
Il nome di questa azienda ha una sua storia che mi ha sedotto ed affascinanto immediatamente, appena conosciuto Gianluca Zitti.
"Secondo la mitologia giapponese sulla luna si intravede una lepre.
Si racconta che tanti anni fa sulla terra vivessero felicemente e in amicizia una scimmia, una lepre e una volpe.
Un potente Dio venne a conoscenza di questa grande amicizia tra animali così diversi e decise di verificarla: avrebbe premiato tanta lealtà.
Arrivato sulla terra si presentò ai tre amici spacciandosi per un povero vecchio affamato.
La volpe e la scimmia, sperando in una ricompensa, si misero a raccogliere bacche e verdure per sfamarlo, ma la lepre continuò a giocare spensierata, perché quella era la sua natura.
Allora la scimmia e la volpe le dissero di raccogliere dei rametti per loro e di ammucchiarli e accenderli.
Lei li accontentò e i suoi amici la spinsero sul fuoco e la servirono all'affamato vecchio che, colto da orrore per quel tradimento pensò che l'unica davvero leale fra i tre fosse stata la lepre e, come premio, la fece salire fino al palazzo della luna dove le fu resa la vita che divenne eterna".
(C'è una bellissima canzone composta da Luisa Zappa e cantata da Angelo Branduardi dedicata a questa leggenda).
I vini di questa azienda sono tra i più " particolari" che io abbia mai assaggiato in 25 anni di degustazioni; questo Montepulciano, vino naturale in anfore di terracotta rosato al naso è ricco di profumi verticali.
Sento note di fiori di fiordaliso e ginestra, frutta rossa fragola e lampone, ciliegia e mirtillo, spezie tra cui tamarindo, pepe rosa, vaniglia; ossigenandosi emergono liquirizia, salvia, melissa e mirto, pietra e grafite.
In bocca trova la sua massima espressione dopo l'ossigenazione, un vino che tenuto aperto, esposto all'aria rende il massimo delle sue potenzialità con il passare delle ore, esplodendo in un ventaglio di profumi e aromi complessi.
Entra fresco e deciso, sapido, le parti dure predominano; il palato si riempie di glicine e violetta, fragola e lampone, limone e lime; sapore di ginger, arancia, mandarino e ciliegia.
In sequenza aromi di spezie ed erbe aromatiche, salvia, melissa, mentuccia selvatica; gelee di fragoline di bosco con timo e rosmarino.
Un vino di ottima resa nel tempo, va secondo me decantato; l'ho abbinato ad un tagliere di formaggi, cestino di vacche rosse 36 mesi con erbette di montagna cotte, fragole fresche ed asparagi marinati.
Per informazioni il sito è: www.lalepreelaluna.it
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