Dicembre

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Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

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Introduzione alla Rubrica e indice di tutti i numeri

 

17 Dicembre 2003 - Palermo - Teatro Metropolitan

"La constatazione amichevole nei tamponementi tra mietitrebbie" con Gene Gnocchi

 

Scritto a quattro mani con Francesco Freyrie, coautore storico di Gene Gnocchi, e con la regia di Gerard Livon, l’esilarante commedia presenta l’attore emiliano, reso popolare da trasmissioni come “Quelli che il calcio” e “La grande notte”, alle prese con uno dei suoi personaggi più riusciti e graffianti, Balthasar Guardacci. Questi è un assicuratore della Pegasus (ramo grandine) che si trova nella non invidiabile situazione di dover condurre, in prima persona, tutto il “Memorial Generale Limone”, la settimana di incontri e dibattiti dedicati alla figura del generale Amedeo Limone del “CIS viaggiare informati”, solo per il fatto di averne sposato la figlia, la timida Ornella.

Balthasar Guardacci si lancia così in un’appassionata conferenza che tocca tutti i grandi temi ai quali il generale dedicò, in vita, il proprio impegno: la normativa sull’adozione a distanza degli Incas, la regolarizzazione del traffico nella foce dell’Orinoco, l’uso della grandine come arma impropria nei delitti di mafia e l’abitudine, sempre più in voga da parte dei piccoli paesi di provincia, di dotarsi della bomba atomica. E quando la serata improvvisamente, col ritrovamento di un cadavere, si tingerà di giallo, per Balthasar Guardacci sarà ormai troppo tardi e, quasi senza accorgersene, arriverà ad un rendiconto con se stesso.


 

INTERVISTA A GENE GNOCCHI

di Luigi Farina

 

17 Dicembre 2003 - ore 20.30 - Mi trovo sul palco del Teatro Metropolitan di Palermo, prima dello spettacolo che oggi e domani porta in scena Gene Gnocchi. Vengo accolto dall'artista emiliano con molta simpatia ed interesse ed inizio la mia intervista.

 

Iniziamo l'intervista parlando del tuo modo di proporti al pubblico, spazi dalla televisione, al teatro, scrivendo anche libri... Dove ti trovi più a tuo agio?

Devo dire che io ho cominciato facendo cabaret, e da allora il rapporto con il pubblico per me è fondamentale. Direi quindi che il luogo sostanzialmente dove ti realizzi di più è il teatro, e nel rapporto col pubblico, anche perchè c'è una reciproca scelta del personaggio, cioè io decido di fare le cose che mi piacciono fino in fondo, il pubblico sceglie di vederti, paga per vederti, non è il pubblico che ti subisce in televisione domenicalmente o anche il lunedì, che capita di vederti, dice: "ma, vediamo cosa fanno". No, è il pubblico che paga per venire a vederti, che si aspetta da te una cosa diversa, e quindi questo è sicuramente il momento più gratificante per chi fa questo lavoro.

 

Tu ti sei cucito addosso un personaggio che sembrerebbe apatico, pigro, ..., ma nella vita fai tantissime cose, scrivi libri, fai teatro e televisione, giochi al calcio, ti occupi di solidarietà, dimostrando quindi il contrario. Chi è veramente Gene Gnocchi?

Io sostanzialmente sono abbastanza pigro, per carattere, perchè ho dei tempi molto lenti, le idee mi maturano anche abbastanza lentamente, prima di fare una cosa ci penso su. Però sono molto curioso nello stesso tempo, quindi le due cose sono in apparenza antitetiche, perchè in realtà mi interessa tutto, con i miei tempi, ma mi interessa tutto, quindi siccome faccio parecchie cose male, però sembra che sia iperattivo. In realtà io sono un teorico di questa filosofia: "Piuttosto che fare una cosa bene, meglio farne tante male", e quindi perseguo strenuamente questo mio rapporto con tutto quello che faccio, mi piace cantare, canto discretamente, ma non bene, mi piace scrivere, mi piace fare teatro, cioè faccio tante cose male, perchè assaporo un po' di tutte le cose, è una verità, e questo mi piace molto. Piuttosto che specializzarmi e diventare bravissimo in una cosa, non mi interessa!

 

Facendo un salto nell'enogastronomia vorrei sapere tu da emiliano come ti rapporti con le altre culture gastronomiche visto che viaggi molto, e visto che poi oltretutto vivi a Milano.

Io ho un buon rapporto con la gastronomia, visto anche che vengo da una famiglia di ristoratori, perchè mia madre è stata cuoca, fa dei corsi di cucina, ha attualmente una trattoria a Fidenza. Quando vado in giro nei posti dove vado, mi lascio guidare, nel senso che vado e assaggio la cucina locale, non sono assolutamente di quelli che va, non so, nelle Marche o in Umbria e pretende di avere le lasagne, o va in Sicilia e pretende di avere il panettone. Mi lascio sempre guidare, ho sempre un grande rispetto con la tradizione, e devo dire che sono stato sempre bene, facendo così. Chiaramente mi faccio consigliare, ho sempre qualche amico che mi dice, girando l'Italia, "senti vai qui, piuttosto che...", e ti consigliano sempre bene. Recentemente, questa estate, sono stato a Cagliari e mi hanno consigliato una trattoria, che è una trattoria di pescatori, di cui in non sapevo nemmeno l'esistenza, vicino al porto, una cosa che sembrava quasi un retrobottega di un totocalcio, ed ho mangiato, invece, del pesce pazzesco, mai mangiato così bene. Il gusto di scoprire questi posti qui, questi posti strani, è bellissimo.

 

E che rapporto hai con il vino?

Col vino ho un ottimo rapporto, perchè ne bevo, mi piace. Anche se devo dire che in Emilia siamo abituati a dei vini poco impegnativi, frizzanti, dei Sauvignon, delle Malvasie secche, qualche Riesling per i bianchi, e anche questo taglio di Gutturnio, che è un Barbera bonarda, lo stesso Lambrusco, sono vini poco impegnativi.

 

Per finire, parlaci un po' dei tuoi programmi futuri.

Come programmi futuri c'è lo spettacolo nuovo, che debutterà in settembre, con la nuova stagione, con cui c'è l'idea di chiudere questa trilogia, che cominceremo a scrivere a Gennaio, e cominceremo a provare intorno ad Aprile, Maggio, un primo allestimento che comunque partirà intorno a Settembre, Ottobre. Di cosa nuova, potrebbe essere a breve, il Festival di San Remo con Simona Ventura in televisione, e forse un libro a fine anno prossimo, o inizio 2005, un romanzo per Einaudi che si intitola "Sembra un sabato, ma no lo è".

 

Ringrazio Gene Gnocchi per la sua disponibilità e per la simpatia con cui mi ha accolto e mi commiato complimentandomi per il suo modo veramente unico di fare spettacolo.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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